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Borse chiusura 18 maggio: la schiarita sul tetto al debito Usa ridà ossigeno ai mercati. Boom di Saipem a Milano

Piazza Affari in rialzo ma meno frizzante di Francoforte e Parigi: corrono i titoli industriali mentre soffrono le utilities

Borse chiusura 18 maggio: la schiarita sul tetto al debito Usa ridà ossigeno ai mercati. Boom di Saipem a Milano

Oggi i mercati europei si sono mossi con maggior convinzione, in scia ai guadagni della vigilia di Wall Street (rafforzata dall’ottimismo sull’esito delle trattative sul tetto del debito) e al rally di Tokyo.

La chiusura del Vecchio Continente è così sopra la parità, benché sotto i massimi di seduta, condizionata ancora una volta dell’attuale andamento degli indici di New York, poco convinti in avvio (DJ -0,1%), per l’impatto di trimestrali di peso come Cisco (+0,02%) e Walmart (+0,7%) e per dati macroeconomici che fanno temere ulteriori strette nella politica monetaria. 

Piazza Affari, che era arrivata a guadagnare un punto percentuale, si apprezza solo dello 0,14% a 27.235 punti base, spinta da Stm +3,54% e Saipem +3,34%, ma frenata dalle utility.  La giornata in Italia ha offerto una tregua anche dal punto di vista metereologico e la pioggia si è fermata in Emilia-Romagna, benché i tragici danni dello tsunami di fiumi e rigagnoli della regione ammonteranno a diversi miliardi e il conto delle vittime umane è già salito a 13 persone.

Tornando ai mercati finanziari, si segnala che a guidare la carica europea è Francoforte +1,3%, su nuovi massimi, con il rimbalzo di Commerzbank +4,67%. Brilla inoltre Volkswagen (+2,17%), che intende rinnovare il marchio principale per aumentare l’efficienza e i rendimenti.

Bene Amsterdam +0,92% e Parigi +0,64%. Londra si ferma a +0,26%, frenata da Bt Group -5%, dopo i dati trimestrali deludenti e l’annuncio choc di un taglio del 40% circa della sua forza lavoro entro il 2030. I conti fanno male anche a Burberry (-5,2%). In coda Madrid, praticamente incolore.

È ancora superdollaro; gas sotto i 30 euro

Contro molte previsioni il dollaro continua a salire, nonostante il ritorno della propensione al rischio.

A perdere smalto è forse l’idea che la Fed abbasserà i tassi d’interesse entro l’anno e per gli osservatori esperti del mercato valutario è questo a sostenere il rally del biglietto verde. L’indice della divisa Usa è salito del 2% da metà aprile, pur retando in calo del 10% rispetto al massimo ventennale del settembre scorso. A dar manforte all’ipotesi di una banca centrale ancora aggressiva contribuisce la presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, secondo cui gli ultimi dati non giustificano una pausa nel rialzo dei tassi d’interesse alla prossima riunione, in programma il 14 giugno.

I dati macro di giornata offrono una lettura in chiaroscuro: sono calate le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione, -22.000, a 242.000, contro stime per 250.000; l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia è rimasto invece negativo per il nono mese di seguito, pur salendo a -10,4 punti, un dato migliore delle stime.

In questo contesto l’euro arretra dello 0,6% contro dollaro e cambia a 1,077.

Tra le materie prime sono in retromarcia petrolio e oro.

Ad Amsterdam il gas scende sotto i 30 euro al Mwh per la prima volta dal 21 giugno 2021.

Piazza Affari, corre l’automotive milanese

Stm, guida il Ftse Mib, in un comparto effervescente a livello globale dopo che Micron ha annunciato investimenti multimiliardari in Giappone.

Bene Saipem, grazie a nuovi contratti offshore per 850 milioni DLR annunciati stamani e attese di un impatto positivo sui margini.

Si allineano agli acquisti nei titoli delle quattro ruote in Europa anche le azioni automotive di Milano come Stellantis +2,06%, Iveco +1,7%. Ferrari +1,22%.

Si apprezzano molti titoli finanziari, alcuni dei quali reduci da una seduta debole nelle contrattazioni di ieri: Banco Bpm +1,4%, Mediobanca +0,91%, Bper +0,9%, Unicredit +0,59%. Le prese di profitto pesano invece su Mps -2,63%. Debole anche Intesa -0,56%.

A soffrire maggiormente è il comparto delle utility: A2a -4,02%, Hera -3,82%, Italgas -2,63%, Terna -2,62%. Erg perde l’1,77%, mentre Reuters scrive che nella prossima revisione di giugno il titolo potrebbe uscire dall’indice delle blue chip, per lasciare il posto a Brunello Cucinelli (-0,61%).

Fuori dal paniere principale debutta alla grande Italian Design Brands +2,94%, titolo del polo italiano dell’arredo e del design di alta qualità.

Spread stabile e rendimenti in rialzo

Lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata rimane stabile a 185 punti base, mentre salgono i rendimenti rispettivamente a +4,3% (da +4,18%), e +2,45% (da +2,33% di ieri).

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