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Borse caute aspettando la Bce: a Piazza Affari pesante Telecom, brilla Banco Popolare

I mercati guardano alle riunioni dei board di Bce e BoE – Attesa per i dati su Pil e disoccupazione Usa – A Milano scivola Telecom dopo l’aut-aut dell’Antitrust Brasiliano: “Venda Tim Brasil o Telefonica esca da Telco” – Banco Popolare vola su voci di cessione crediti non performing – Bene il comparto Bancario, ma Mps continua a cadere – In rosso Fiat.

Borse caute aspettando la Bce: a Piazza Affari pesante Telecom, brilla Banco Popolare

Borse europee poco mosse in mattinata. Milano cede lo 0,16%, mentre Parigi, Francoforte e Londra restano praticamente invariate. Lo spread Btp-Bund è stabile a quota 234 punti base, mentre l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,36.

I mercati guardano alle riunioni dei board di Bce e BoE. Gli analisti non attendono novità sul fronte delle politiche monetarie, pertanto l’attenzione è sulle stime di crescita e d’inflazione. E’ prevista una revisione al rialzo delle stime del Pil 2013 del Regno Unito, mentre sul fronte eurozona si guarda alle proiezioni dell’inflazione 2014 e 2015 in chiave tassi di interessi futuri.

C’è poi attesa per alcuni dati macro importanti dagli Stati Uniti (Pil e disoccupazione). Ieri sera dal Beige Book della Federal Reserve è emerso che l’economia Usa migliora la crescita “da passo modesto a moderato”. 

Su Piazza Affari pesa Telecom Italia (-2,41%), il peggior titolo del listino. Il gruppo di Tlc sconta le notizie in arrivo dal Sud America: l’Antitrust brasiliano (Cade) ha deliberato che Telefonica deve uscire dalle partecipazioni dirette e indirette in Tim Participações (Tim Brasil) o vendere Vivo (il primo operatore mobile brasiliano controllato da Telefonica Brasil). L’Authority ha spiegato che la decisione di Telefonica di crescere nel capitale di Telecom Italia, che controlla Tim Brasil, ha aperto seri problemi di concorrenza. 

“Telecom Italia venda Tim Brasil o Telefonica esca da Telecom Italia”: questo l’aut-aut lanciato il presidente di Cade, Vinicius Marques de Carvalho, in comunicato citato dal Wall Street Journal. Contro “la vendita, obbligata, di Tim Brasil, ritenuta strategica dallo stesso management di Telecom”, si è espresso Marco Fossati, socio tramite Findim della compagnia telefonica italiana con una quota del 5%. Fossati ha chiesto “un intervento immediato e risolutivo da parte delle Autorità di controllo italiane” per riconoscere il controllo di fatto di Telco su Telecom.

Di tutt’altro segno la giornata di Banco Popolare, che negli stessi minuti guadagna oltre due punti e mezzo percentuali e guida i rialzi del Ftse Mib. A innescare l’ondata di acquisti sono state le indiscrezioni sulla possibile cessione di un consistente pacchetto di crediti non performing. Secondo Mf, si parla già di un operatore in pole position (Primus Partners) e l’operazione potrebbe avvenire nella prima metà del 2014. I crediti oggetto della maxi cessione valgono circa quattro miliardi e sono contenuti nella bad bank Release, nata sulle ceneri di Italease e partecipata anche da Popolare Emilia, Popolare Sondrio e Popolare Milano.

Bene anche diversi altri titoli del comparto bancario: Pop Milano +1,13%, Unicredit +0,5%, Mediobanca +0,75%, Ubi +0,68%. Intesa Sanpaolo cede invece mezzo punto, mentre continua il calo di Mps (-2,19%), con tutti gli occhi degli investitori puntati sulle sorti del pacchetto di riferimento nelle mani della Fondazione senese.

Quanto alle assicurazioni, stamane Moody’s ha diffuso un report in cui sottolinea che le prospettive per il mercato italiano restano negative nel ramo vita, perché il basso tasso di risparmio e l’alto tasso di disoccupazione ne limiteranno le vendite e la redditività. Per quanto riguarda il settore assicurativo italiano nel suo complesso – aggiunge Moody’s – le società assicurative italiane presentano un notevole rischio di concentrazione in titoli sovrani e la qualità dei loro attivi è dipendente, in larga misura, dalla qualità del credito sovrano italiano.  

I giudizi dell’agenzia americana non pesano in modo particolare sull’andamento dei titoli assicurativi a Piazza Affari. A fine mattinata, Generali cede lo 0,6%, ma Fondiaria Sai guadagna l’1,64%, mentre Unipol viaggia in rialzo dello 0,5% e Milano Assicurazioni dell’1,2%. 

Fra gli industriali sale Saipem (+0,63%): Seadrill si è detta pronta ad acquisizioni, alimentando i rumors che la vorrebbero interessata ad asset della società del gruppo Eni. Riscatto Autogrill (+1,27%), mentre sembra durato solo un giorno il rimbalzo di Fiat (-1,6%) e di Diasorin (-1,37%). Tra le utilities, Enel guadagna lo 0,45% e A2a cala dello 0,44%. 

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