Partenza positiva per le Borse europee trainate dai buoni dati macro in arrivo dalla Germania (+1,9% gli ordinativi industriali). Francoforte +1,9% è la piazza migliore, seguita da Parigi +1,3% e Madrid +1,2%. I mercati dell’Eurozona snobbano il vertice del pomeriggio su Atene. Del resto “non tutte le questioni aperte con la Grecia saranno risolte oggi” anticipano fonti europee: il voto in Parlamento ad Atene sul pacchetto di misure per le pensioni e gli aumenti delle imposte ha facilitato le discussioni che cominciano alle 15, ma resta aperto il problema delle misure compensative automatiche.
Fa eccezione, però, Piazza Affari: l’indice Ftse Mib -0,50% accelera al ribasso e si mantiene sotto quota 18 mila, sotto la pressione delle vendite sui bancari. L’indice di settore italiano perde l’1% (+0,9% l’Eurostoxx del comparto).
Sotto tiro in particolare il Banco Popolare -8,68% travolto dopo il varo dell’aumento di capitale propedeutico alla fusione con la Banca Popolare di Milano -3,82%. Ma, come ha sottolineato stamane il presidente della Consob Giuseppe Vegas in occasione dell’assemblea annuale. “Nelle attuali condizioni di mercato – ha detto – è difficile fare ricapitalizzazioni – la recessione prolungata sta pesando sui bilanci bancari e sulle “valutazioni degli investitori pesa il problema delle sofferenze”.
Va meglio ma non troppo al resto del settore. Torna a scendere Monte Paschi -3,70%,?Unicredit -1,76%.
Più solida Intesa +0,27%, grazie al sostegno del report del Crédit Suisse. Ubs trova il titolo interessante a questo prezzo. Kepler Cheuvreux mantiene il giudizio buy sul titolo ma taglia il target price da 3,6 a 3,1 euro. ?Equita riduce il target price (hold confermato) da 3,2 a 3,1 euro a causa dei ricavi core in rallentamento: “vista la debole partenza ipotizzare una crescita delle commissioni per fine anno è ottimistico: riduciamo la stima da +5% a +1%”.
Poco mosso il mercato obbligazionario. Bund tedesco 0,15%, BTP 10 anni 1,51%.
Tra le note positive il rally di Campari +4% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre che si?è chiuso con ricavi in crescita del 7,2%.
In grande evidenza anche Rcs +3,2%:?in un comunicato Mediobanca, azionista della società, ha annunciato ufficialmente che valuterà diverse opzioni che valorizzino meglio la propria partecipazione, incluso ?“il mantenimento della stessa o eventuali proposte alternative di cui possa essere destinataria”. Il comunicato è stato emesso il comunicato su richiesta della Consob.
Brilla anche Buzzi?+0,6%, spinta da Kepler Cheuvreux che ha confermato il giudizio Buy e alzato il target price a 18,5 euro.
Invariata Fiat Chrysler, in una giornata di grandi manovre attorno al titolo Volkswagen +4%. Il balzo è stato provocato dalla?ribellione del socio TCI, hedge fund inglese detentore del 2% del capitale, senza diritto di voto. Il gestore e fondatore del fondo, Chris Hohn, ha mandato al board di Volkswagen?una lettera nelle quale chiede di cambiare registro, a partire dalle retribuzioni degli alti dirigenti che l’anno sorso, nonostante la crisi del dieselgate, si sono portati a casa 63 milioni di dollari. Hohn denuncia che la redditività è molto più bassa di quella di altre società comparabili e segnala che la società destina ai dipendenti una parte troppo ampia del valore creato, circa il 65% contro il 4% destinato ai soci.?
Il petrolio sale con il Brent a?46 dollari al barile (+1,5%) e il Wti a 45,5 dollari (+1,9%). I vasti incendi in Canada hanno costretto l’industria petrolifera del Paese a ridurre la produzione di 1 milione di barili al giorno.?
Giù Saipem -1,25% 1%. Standard & Poor’s ha ridotto il rating a lungo termine di Saipem, portandolo a ‘BB+’ con outlook negativo dal precedente ‘BBB-‘ con outlook stabile. Eni?+0,3%,?Tenaris -0,9%.?
Debole Enel 0,36% a poche ore dal cda sulla trimestrale.