L’effetto Fed investe le borse europee, tutte in netto rialzo. Non fa eccezione Piazza Affari: l’indice Ftse Mib avanza dell’1,5%, oltre i 16,500 punti. Stesso guadagno per Madrid, mentre fanno ancor meglio Parigi e Francoforte, entrambi su dell’1,7%. Londra +1,10%.
A confortare il buonumore contribuisce l’esito assai positivo della nuova asta Ltro della Bce: le banche della zona euro hanno raccolto 45,269 miliardi di euro di fondi a quattro anni a tasso zero. La Bce ha soddisfatto le richieste di 249 banche. L’importo assegnato è risultato superiore alle attese.
Sul fronte valutario il dollaro perde quota nei confronti di tutte le valute. L’euro sale a 1,124 da 1,118.
Scendono i rendimenti dei titoli di Stato: il Btp a 10 anni è scambiato all’1,21%, dall’1,28% di ieri. Il rendimento del Bund è tornato negativo a -0,04%, da zero di ieri.
Il petrolio è in rialzo, spinto dall’ultimo dato sulle scorte Usa di idrocarburi, più basse delle attese. Il Brent è scambiato a 47,2 dollari al barile (+0,8%), Wti a 45,8 dollari (+1%). Avanzano i petroliferi: Saipem guadagna il 4,3% dopo avere annunciato nuovi contratti per 430 milioni di dollari, Eni +1,2%, Tenaris +2,5%.
I maggiori rialzi riguardano però l’automotive (+1,9% l’indice Stoxx di settore): Fiat Chrysler sale dell’1,5%, Daimler +2,2%, Bmw +2%. In denaro anche Brembo (+3%).
Buon rialzo di Cnh Industrial (+2,5%) dopo i dati molto positivi sulle vendite di camion in Europa ad agosto.
Prysmian guadagna il 3% e aggiorna di nuovo i massimi storici: Hsbc ha alzato il giudizio a Buy da Hold con target price a 27 euro. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 25,5 euro da 23 euro, confermato il giudizio Buy.
Accelerano le banche italiane (+0,8% l’indice italiano contro +0,4% di quello europeo). Tra i titoli migliori Monte Paschi (+1,6%). Il presidente dell’Eba (Autorità Bancaria Europea), Andrea Enria, in un’intervista alla Stampa ha detto che il problema dei crediti deteriorati va risolto in fretta e che, se gli aiuti di Stato possono essere parte della soluzione, “se ne faccia uso”. Enria sottolinea che “le regole europee garantiscono un certo grado di flessibilità”.
Unicredit, invece, scende dello 0,1% nonostante le indiscrezioni sulla possibile vendita di Fineco (+0,6%) a Banca Generali (+1,8%). Arretrano Ubi (-1%), Pop.Emilia (-0,5%) e Mediobanca (-0,2%).
Bene il lusso: Ynap (+3,6%) davanti a Luxottica (+3%) e Safilo (+5%) dopo l’outperform di Exane. Ovs +2,5%.
MolMed +3,5%, si porta sui massimi da due anni. Campari +2,3% dopo aver annunciato alcune operazioni per abbassare il costo del debito.
Completa il quadro Telecom Italia: +2,1% dopo il balzo di ieri (+2,6%). Stamattina Macquarie ha promosso il giudizio a Outperform da Neutral. Non è noto il nuovo target price, il precedente era fissato a 1,0 euro. Gli analisti del broker australiano tornano ottimisti dopo 18 mesi di cautela.