MADRID E PARIGI, ASTE MIRACOLOSE DEL DEBITO SOVRANO
E LE BANCHE VOLANO IN PARADISO. PIAZZA AFFARI +2,45%
Dopo la Spagna è stata la volta della Francia. Nella prima asta dopo la perdita della tripla A, il Tesoro francese ha venduto titoli per 7,9 miliardi (8,5 miliardi l’ammontare massimo previsto) con scadenze a medio/lungo termine, registrando un generale calo dei rendimenti.
E’ stata la seconda iniezione di fiducia dopo l’esito dell’asta dei Bonos di Madrid in mattinata: 6,6 miliardi piazzati contro un obiettivo minimo di 4,5 miliardi. E rendimento in calo al 5,40% dal 6,97% di dicembre.
Di riflesso, sul mercato dei titoli di Stato, il Btp decennale torna a guadagnare con il rendimento che scende al 6,37% (-4bp.). Lo spread con il bund si riduce a 455.
Immediata anche la risposta delle Borse, al traino di un settore bancario ruggente un po’ in tutta Europa. Piazza Affari è la più effervescente: +2,45% l’indice Ftse/Mib a quota 15651, segue il Cac di Parigi +1,96% ed il tedesco Dax +0,97%. A guidare la corsa, alla vigilia della scadenza della trattazione dei diritti dell’aumento di capitale (fissata per domani), è Unicredit in salita del 12,9%%. Segue Intesa avanza del 5,3%. Esplode il Banco Popolare +13,81%, crescono Ubi +6,22%, Mediobanca +9,40%. Polverizza ogni record Bpm: +17,63%.
In Europa l’indice Stoxx delle banche è in rialzo del 3,9%. A Parigi Société Générale sale del 10,8%, BnpParibas +7,2%. A Francoforte Deutsche Bank avanza del 7,5%, ma a guidare il rally è Commerzbank +13% dopo avere annunciato un aumento di capitale da 6 miliardi di euro.
Prosegue il rialzo di StM +0,92%, lanciata dalle prospettive di miglioramento del settore chip.
Buzzi guadagna il 2,9%, sostenuta da acquisti di investitori che scommettono sulla ripresa dell’attività edilizia in America. I dati sui nuovi cantieri avviati a dicembre saranno annunciati oggi pomeriggio.
Recuperi per Fondiaria-Sai +3,4% e Unipol +3,6%, impegnate in un difficile percorso di aggregazione che per ora ha solo penalizzato i titoli in Borsa.
Sotto tiro i titoli coinvolti nel piano delle liberalizzazioni: Atlantia -0,17%, Snam -2,19%, sotto tono anche Enel -2,2% e Enel Green Power – 0,2% dopo la retrocessione di Nomura.
Meno euforia si respira a Wall Street: S&P 500 +0,41%, Nasdaq +0,8%, Dow Jones +0,28%. Bank of America +4,7% e Morgan Stanley + 4,9% tengono a galla la Borsa Usa nonostante dati macro meno brillanti di quelli previsti, salvo il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione (meno 50mila unità a 352mila, il livello più basso dall’aprile 2008). Sotto le attese i dati che arrivano dal settore immobiliare con le nuove costruzioni a dicembre risultate pari a 657mila unità, in calo dalle 685mila del mese precedente e sotto le stime di 680mila unità. Delude l’indice Filadelfia Fed, è nettamente sotto le attese a 7,3 punti sotto i 10,3 stimati.