Le Borse asiatiche sono cresciute grazie a un indebolimento dello yen che ha migliorato le aspettative per le aziende esportatrici. Anche il dato in aumento sulla vendita delle nuove case negli Stati Uniti fa ben sperare per una ripresa economica globale. La casa automobilistica giapponese Nissan, che ottiene il 79% delle vendite all’estero, è cresciuta del 2,1 per cento a Tokio. SK Hynix, il secondo maggior produttore mondiale di memory chip per computer, è aumentato dell’1,9% a Seul dopo aver annunciato utili superiori alle aspettative. Huaneng Power International ha fatto un balzo del 4,7% a Hong Kong avvicinandosi ai massimi degli ultimo cinque anni, dopo che il produttore di energia elettrica ha riportato profitti trimestrali netti più che raddoppiati.
L’indice MSCI Asia Pacific ha guadagnato lo 0,8% a 137.98 alle 11:47 del mattino a Tokyo,avvicinandosi alla migliore chiusura dal 12 aprile scorso. “L’economia americana non va così male da spaventare gli investitori, ma neanche così bene da poter fare a meno degli stimoli della Reserve Bank” commenta Stan Shamu, markets strategist di IG Markets a Melbourne. “Questa situazione è positva per l’economia globale”.
Il Nikkei 225 Stock Average ha guadagnato l’1,2% in un giorno in cui lo yen è sceso fino a quota 99.77 sul dollaro, prima di risalire a 99.30. L’australiano S&P/ASX 200 ha preso un +1,2 per cento. Il prezzi al consumo di Canberra sono cresciuti meno del previsto nell’ultimo trimestre e ciò apre la possibilità di ulteriori riduzioni nei tassi d’interesse. Il neozelandese NZX 50 ha guadagnato lo 0,5 per cento. L’Hang Seng ha registrato un + 0,9% e lo Shanghai Composite ha preso un +0,2 per cento. Il sudcoreano Kospi è avanzato dello 0,8% mentre il Taiex Index ha registrato un +0,6 per cento.
Allegati: L’articolo di Bloomberg