I mercati asiatici hanno perso terreno, guidati dalla cattiva performance delle azioni giapponesi in un giorno caratterizzato da uno yen forte e da previsioni deludenti sul fronte degli utili Usa. Le borse erano anche in attesa dei dati sulla manifattura cinese. Da segnalare anche il rally delle valute della Malaysia e della Nuova Zelanda. L’indice MSCI Asia Pacific perdeva lo 0,2% alle 9:54 a Tokyo, mentre il giapponese.
Topix era in caduta per il secondo giorno consecutivo, cedendo lo 0,4 per cento. Il ringgit malese avanzava per il secondo giorno consecutivo e la moneta kiwi, reduce il giorno prima dal maggior scivolone dallo scorso agosto, risaliva la china. Lo yen, infine, ha mantenuto le posizioni dopo il balzo in avanti dello 0,8% del giorno prima.
“I mercati sono avanzati per un lungo tempo e ora non c’è sufficiente spinta da parte degli utili per sostenere i ritmi di crescita” commenta Nader Naeimi, head della dynamic asset allocation di AMP Capital Investors a Sydney. “I risparmiatori sono ancora troppo ottimisti sugli utili a venire”.
L’australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,4% dopo aver interrotto il giorno prima un rally di sei giorni. Il Kospi perdeva lo 0,15 a Seul.