Giornata di rally per i listini coreani e australiani che hanno aiutato l’indice regionale a risalire dai minimi mensili toccati ieri. A galvanizzare le borse asiatiche in particolare il rimbalzo delle azioni statunitensi. L’oro ha guidato l’avanzata dei metalli preziosi, mentre il petrolio è calato. In discesa, le valute coreana e malese.
L’indice Kospi balzava dello 0,6% alle 9:57 a Seul, risalendo dalla chiusura di ieri, la peggiore dal 6 febbraio scorso. L’australiano S&P/ASX 200 guadagnava invece lo 0,4 per cento. I mercati giapponesi erano chiusi. Il won coreano ha toccato i minimi delle ultime sei settimane perdendo lo 0,3% (piazzandosi su 1.079,40 sul dollaro) e il ringgit malese è caduto per il terzo giorno consecutivo (dello 0,3% a 3.3096 per dollaro), avviandosi verso una perdita settimanale dello 0,9 per cento.
L’indice MSCI Asia Pacific è cresciuto dello 0,1% oggi, limando la seconda perdita settimanale all’1,6% causata dalla notizia del prossimo rialzo dei tassi d’interesse in Usa. “Un parziale recupero dalla paura causata ieri dalle dichiarazioni della Yellen è in linea con il comportamento delle Borse degli ultimi mesi” ha dichiarato Ric Spooner, chief market analyst di CMC Markets a Sydney. “Ora l’attenzione è puntata sul PMI cinese”.
Dopo aver deluso con il dato sulla produzione industriale e l’export, la Cina comunicherà presto l’indice di acquisto dei manager della manifattura. Bloomberg prevede che l’indice HSBC/ Markit manufacturing purchasing manager raggiungerà quota 48.7 a marzo dal 48.5 di febbraio.