Le borse asiatiche sono salite per il quarto giorno consecutivo e il rischio legato ai bond della regione è calato grazie ai colloqui in atto tra il presidente degli Stati Uniti Barak Obama e il Parlamento per trovare un accordo sull’innalzamento del tetto del debito governativo. Secondo il leader della maggioranza repubblicana al Congresso, Eric Cantor, le trattative continueranno fino a trovare “un cammino in avanti”. La casa Bianca ha però affermato che “nessuna decisione fondamentale” è stata fatta nei primi 90 minuti dell’incontro che si è tenuto a Washington.
L’indice MSCI Asia Pacific è salito dell’1,3% alle 11:17 a Tokio, avviandosi verso il maggior rally dell’ultimo mese. Quasi otto titoli erano in aumento per ognuno in declino. Tra i listini, in evidenza il Giappone con il Topix in crescita dell’1,6 per cento. Sul fronte valutario, il sudcoreano won e il ringgit malese hanno guadagnato terreno per il secondo giorno consecutivo.
“Entrambe le parti stanno cercando di trovare una soluzione” afferma Stephen Halmarick, capo dell’investment markets research di Colonial First State Global Asset Management. “I mercati si aspettano una soluzione prima della scadenza del 17 ottobre, ma c’è ancora tanta strada da fare”.
Il sudcoreano Kospi ha guadagnato l’1,1%, l’australiano S&P/ASX 200 è cresciuto dell’1,7% e l’Hang Seng di Hong Kong è risalito dell’1,3 per cento.
http://www.bloomberg.com/news/2013-10-10/u-s-futures-slip-amid-debt-talks-as-dollar-pares-gains.html