L’indice MSCI Asia Apex 50 è stabile nel primo pomeriggio giapponese. L’angoscia di Wall Street di ieri sera (peraltro esagerata, dato che i dati congiunturali sono stati meno cattivi di quanto sembri) non ha contagiato i mercati asiatici. Il Nikkei sale dello 0,4% e il ‘Composite’ di Shanghai è sui livelli di ieri.
I dati americani sono misti: al forte aumento delle vendite di case nuove si è contrapposto un calo sostanzioso degli ordini di beni durevoli, che tuttavia è in massima parte dovuto alla serie molto volatile degli ordini di aerei (dimezzati a dicembre rispetto a novembre).
In campo valutario lo yen è vicino ai livelli di ieri (118,1 contro dollaro), mentre l’euro, che era calato di botto dopo la vittoria di Syriza in Grecia, ha riguadagnato terreno per il secondo giorno e quota 1,134.
Il petrolio sempre debole, a 45,4 $/b (49,1 il Brent). L’oro tenta di nuovo l’assalto a quota 1300 e segna 1290 $/oncia. In netto rialzo i futures sullo S&P500 (+0,6%).
