I mercati in Asia aprono bene dopo che lo S&P500 ha rosicchiato un altro record. L’indice regionale MSCI Asia Pacific escluso Giappone è cresciuto questa settimana dell’1,4% e anche Tokyo, dove oggi il Nikkei segna a un’ora dalla chiusura +0,5%, registra la seconda settimana di progressi. In America il 77% delle società che hanno comunicato gli utili ha battuto le previsioni degli analisti, e di dati di ieri sono stati specialmente confortanti, con i nuovi sussidi di disoccupazione scesi al livello che prevaleva subito prima della Grande recessione.
In Giappone a giugno i prezzi al consumo segnano per l’indice complessivo +3,6% sull’anno e 2,3% per l’inflazione di base (al netto di alimentari freschi ed energia): per luglio, limitatamente a Tokyo, l’inflazione segna, rispettivamente, 2,8 e 2,1%. Lo yen si è leggermente deprezzato, a 101,7 e l’euro, sempre rispetto al dollaro, è sui livelli di ieri, a 1,347. Perde ancora terreno l’oro, a 1293 dollari/oncia, e così l’oro nero: il greggio WTI scende a 102 dollari al barile (107,2 il Brent). Leggermente negativi i futures azionari su NY e Londra.