L’indice Msci Asia Pacific è poco variato (-0,2%) a metà giornata in Asia, ma registra, rispetto a venerdì scorso, una diminuzione dell’1,5%, il primo dato negativo dopo sei settimane di guadagni. Fra i sub-indici, invece, quello relativo alle materie di base andrà a guadagnare ancora per la settima settimana, forse perché recedono le preoccupazioni sulla crescita cinese: Pechino assicura che difenderà la crescita al 7,5%, e ha i mezzi per farlo.
L’indice regionale registra un p/e ancora attraente, a quota 13, contro 15,4 per lo S&P 500 e 13,9 per lo Stoxx Europe 600. L’inflazione cinese a luglio si è fermata al 2,7%. In America, i dati sui nuovi sussidi di disoccupazione sono stati migliori delle attese. Anche se hanno registrato un leggero aumento rispetto alla settimana precedente, la media mobile è la più bassa dall’inizio della Grande recessione.
Il dollaro si indebolisce ancora, sia verso euro (1,338) che verso yen (96,4), mentre lo yuan si mantiene sui massimi storici (6,116 contro dollaro). L’oro ritenta l’assalto a quota 1300 e registra 1309 $/oncia. Il petrolio WTI, che nella giornata di ieri era sceso sotto quota 104, si riprende a 104,2 (107,1 il Brent).