Il 2013 si era chiuso con 11 giorni consecutivi di aumenti dell’indice regionale MSCI Asia Pacific e con un record storico dello S&P500, che nell’anno era salito del 30%. In gennaio queste performance stellari stanno subendo una correzione, e la caduta di Wall Street di ieri sera si è puntualmente ripercossa in Asia dove l’indice dell’area sta scendendo dell’1,4%.
Dennis Lockhart, membro non votante del FOMC, ha detto che l’economia americana ha basi solide, e può sostenere la riduzione dello stimolo monetario. Quanto bastava per mettere Wall Street di cattivo umore, assuefatta com’è alla medicina della Fed.
In campo valutario, euro e yen poco variati ( a 1,366 e 103.34 rispettivamente contro dollaro); lo yuan cinese continua, lento ma inesorabile, a macinare record di apprezzamento, e questa mattina segna 6,04 contro US$.
L’oro tiene quota 1250 $/oncia e il petrolio è debole a 91,8 $/b WTI (106,7 Brent).