BORSE ASIATICHE IN CRESCITA, A SHANGHAI PREOCCUPA L’ELEVATO COSTO DEI FINANZIAMENTI
L’oro ha guidato la perdita delle commodities in un giorno in cui il dollaro si è rafforzato per il sesto giorno consecutivo grazie all’annuncio di dati positivi sul fronte Usa. La maggior parte dei titoli asiatici resta in crescita, mentre Shanghai ha subìto una battuta d’arresto. L’indice MSCI Asia Pacific è cresciuto dello 0,4%, mentre lo Shanghai Composite si è contratto dell’1,2%, portando le sue perdite degli ultimi sei giorni all’11% e raggiungendo i livelli minimi dal gennaio del 2009.
Notizie dall’America mostrano come le prenotazioni di beni durevoli siano cresciute a maggio e che i prezzi delle case, la vendita di nuove abitazioni e la fiducia dei consumatori abbiano battuto le aspettative degli economisti, una settimana dopo che la Fed ha affermato che un miglioramento delle condizioni economiche avrebbe portato a una riduzione degli stimoli monetari. Il mercato di Shanghai è calato dopo che l’annunciato impegno da parte della banca centrale di stabilizzare i mercati monetari non ha centrato l’obiettivo di calmare le preoccupazioni secondo cui gli elevati costi di finanziamento potrebbero colpire la crescita economica.
In generale sui mercati asiatici, circa cinque azioni erano in crescita per ogni tre in declino. A guidare il rally sono state le società finanziarie e i produttori di materiali. In controtendenza, l’healthcare. Fra gli indici in evidenza, l’australiano S&P/ASX è cresciuto dell’1,2% e l’Hang Seng China Enterprises ha guadagnato l’1,6% a Hong Kong, in recupero dai minimi dall’ottobre 2011.
http://www.bloomberg.com/news/print/2013-06-26/asian-stocks-gain-on-u-s-economy-as-oil-slips-won-rises.html