Le borse asiatiche hanno parto in caduta per il secondo giorno consecutivo in un giorno in cui lo yen ha recuperato ulteriormente verso il dollaro Usa. Il prezzo del greggio è sceso, cosí come i futures sul rame. Il benchmark regionale, l’MSCI Asia Pacific si contraeva dello 0,1% a 141.42 alle 9:02 del mattino aTokio. Il giapponese Topix lasciava sul terreno lo 0,4% mentre lo yen si posizionava saldamente sui 101.28 per dollaro dopo essere già aumentato ieri per la prima volta in quattro giorni.
Secondo un survey Bloomberg, le richieste di sussidi di disoccupazioni dovrebbero essere cresciute negli Usa. Dati di ieri mostravano come i prezzi delle case siano saliti in misura maggiore dal 2006, mentre la fiducia dei consumatori è calata (a 70,4 rispetto a 72.4), nonostante aspettative del mercato che segnalavano il contrario. Sul fronte della politica internazionale il leader di un movimento di protesta in Thailandia, Paese dove i tassi d’interesse sono in revisione in queste ore, ha chiesto le dimissioni del primo ministro Yingluck Shinawatra. Una flotta disarmata di bomber B-52 americani ha sorvolato una zona di difesa aerea predisposta dalla Cina e rifiutata dal Giappone.
“I dati sul bilancio Usa risultano ancora oscuri” commenta Matthew Sherwood, head dell’investment markets research di Perpetual a Sydney. “E, cosa più importante, i mercati sono rimasti sorpresi dal dato sulla fiducia dei consumatori”. L’australiano S&P/ASX 200 era di poco variato in mattinata, mentre il nipponico Nikkei 225 Stock Average lasciava sul terreno lo 0,5%.