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Borse: Asia ancora in rally. Falchi muovono su Bce e Fed

FIRSTonline

La prossima ripresa dei negoziati sui dazi tra Usa e Cina continua a sostenere i mercati, avviati in Asia ad un finale di settimana positivo. Dati i precedenti, non è da escludere una prossima “doccia fredda” via un tweet di Trump, ma a sostenere la prospettiva di un happy end contribuiscono i dati positivi sull’economia Usa: l’indice delle attività non manifatturiera (quello che conta di più, vista la schiacciante prevalenza oltre Oceano dei servizi sull’industria) ha segnalato ieri un andamento assai più brillante del previsto della congiuntura. Di riflesso salgono i listini azionari, scendono i beni rifugio, a partire dall’oro precipitato a 1.516 dollari l’oncia (-2%, il calo più violento dal 2017).

TONICA WALL STREET IN ATTESA DEI DATI DEL LAVORO

Oggi i dati sul lavoro Usa ci diranno se l’ottimismo poggia su basi solide. Senza dimenticare che, se si allontana il rischio recessione, riprende fiato sia alla Bce che alla Fed il partito dei “falchi”. I mercati sono perciò già concentrati sulla riunione di Francoforte di giovedì, l’occasione giusta per capire quanto sia forte la determinazione comune per contrastare la recessione. Nell’attesa, tiene senz’altro banco la deriva drammatica della Brexit. Il Toro, intanto, prosegue la sua corsa.

Tutti in rialzo stamane i listini d’Oriente: il Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,6%, il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen lo 0,2%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,3%, il Kospi di Seoul lo 0,4%. Variazioni positive dello stesso ordine di grandezza per Singapore, Taipei e Jakarta.  

Il cambio dollaro yen si riporta sopra quota 107, da 106,4 di ieri. Invariato il cross dollaro-yuan cinese, a 7,145. Si apprezza lo won della Corea del Sud e la rupia dell’Indonesia.

Tonica ieri Wall Street: Dow Jones +1,41%, S&P +1,3%. Nasdaq +1,75%.

SU CHIP E FINANZA, PETROLIO SOPRA I 61 DOLLARI

Oltre ai chip (+2,1%), sostenuti dall’attesa di un accordo con Pechino, brillano i finanziari (+2,5%) nella speranza che il prossimo calo dei tassi, in discussione alla Fed il prossimo 18 settembre, si limiti ad un quarto di punto.

Importante in questa cornice il dato di oggi pomeriggio sull’occupazione negli Stati Uniti: il consensus si aspetta per agosto una creazione di nuovi posti di lavoro pari a 160.000, disoccupazione stabile al 3,7% ed un incremento dello 0,3% su mese, della paga oraria.

Il nuovo calo delle riserve strategiche di petrolio degli Stati Uniti contribuisce a tenere alte le quotazioni del greggio Brent, sui mercati dell’Asia, in lieve rialzo a 61 dollari il barile.

Stabile stamane il rapporto tra l’euro e il dollaro, a 1,103,

DRAMMA SHAKESPEARIANO: JOHNSON “TRADITO” DAL FRATELLO

Continua, seppur con minor enfasi, l’avanzata dei listini del Vecchio Continente, con l’eccezione di Londra, investita da una crisi che assume il carattere dello scontro familiare (vedi conflitto tra i fratelli Johnson, degno di una tragedia shakespeariana). Gli indici di Borsa, rincuorati dalle notizie sul negoziato sui dazi, consolidano i massimi dell’ultimo mese. Intanto i Paesi dell’Eurozona fanno i conti sui risparmi resi possibili dal calo dei tassi. La Spagna ha tagliato di 20 miliardi di euro a 194,5 miliardi (minimo dal 2007) le emissioni nette previste per l’anno in corso. La Francia ha lanciato un’offerta record (10,14 miliardi di euro) a 10 e a 15 anni. Naturalmente ad un tasso negativo.

IN ATTESA DI MOODY’S ANCHE FITCH PROMUOVE IL GOVERNO

Piazza Affari inanella un’altra seduta positiva e chiude in rialzo dell’1%, a 21.955 punti.

Dopo S&P anche Fitch ha promosso il nuovo governo. La formazione di un nuovo governo italiano, afferma l’agenzia di rating, riduce il rischio di confronto con l’Ue ma l’incertezza politica è ancora significativa. “Il governo cercherà una certa flessibilità di spesa da parte dell’Ue, ma lo farà in partnership con la nuova Commissione europea”.

Stasera, a Borsa chiusa, arriverà il verdetto di Moody’s sul debito italiano (attualmente’Baa3′, outlook stabile).

AI COMUNI IN VISTA LA RESA DEI CONTI. SALE L’EUROPA

Salgono Francoforte (+0,87%), Parigi (+1,11%) e soprattutto Madrid (+1,51%).

Copione a parte per Londra (-0,55%), investita dal ciclone Brexit. Il cross euro-sterlina sfonda al ribasso la soglia di 0,90 per la prima volta da fine luglio.

I membri del parlamento inglese terranno lunedì una nuova votazione su una mozione riguardante la possibilità di tenere delle elezioni anticipate. Lo annuncia il leader della Camera dei Comuni, Jacob Rees-Mogg. Il primo ministro Boris Johnson voleva indire le elezioni il 15 ottobre ma non è riuscito a ottenere sostegno sufficiente dal parlamento durante la votazione di ieri. Il Labour, all’opposizione, ha dichiarato che non appoggerà il voto anticipato finché la mozione finalizzata a impedire una Brexit senza accordo a ottobre non sarà approvata, eventualità che probabilmente si realizzerà lunedì.

LO SPREAD TORNA SOPRA QUOTA 150

In chiusura i Btp hanno ampliato il calo in sintonia con la carta tedesca: la carta italiana si è portata a 0,93%, da 0,81%. Bund tedesco a -0,60% (+8 punti base).

Lo spread si riporta così ben oltre quota 150 punti base.

STM SUPERSTAR, BENE LE BANCHE

Stmicroelectronics brilla in testa al listino principale con un balzo del 6,2% in scia all’investor day di New York ed ai rialzi di tutto il settore tech Usa e europeo sull’allentamento delle tensioni commerciali Usa e Cina

Ancora ben comprate le banche (indice di settore + 2,2%) anche se lo spread si riporta oltre quota 150 punti base. Bene in particolare Unicredit (+3,5%) e Ubi Banca (+3,1%). Vendite su Banca Mps (-1,3%), che negli ultimi tre mesi è salita di quasi il 60%.

BRILLA L’AUTOMOTIVE, KEPLER PROMUOVE EXOR

Brilla l’automotive: il denaro si concentra su Brembo (+3,2%) e Fca (+2,9%). Exor è salita del 2,7% dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 71 a 73 euro, confermando la raccomandazione buy, in scia ai conti diramati ieri che hanno registrato un utile di oltre 2 miliardi legato alla cessione di Magneti Marelli.

Cnh +1,5%, Pirelli +2,47%.

Deboli le utility con Enel in calo dell’1,1%: il titolo che da inizio anno si è apprezzato del 32%.

Cali pronunciati per Prysmian (-2,4%) e Amplifon (-3,3%).

GIGLIO GROUP BRILLA GRAZIE A KARTELL

Giornata di gloria per alcune navicelle del made in Italy.

Spiccano le performance di alcuni titoli più piccoli nel settore dei macchinari come Fidia (+27,3%) e Biesse (+7,3%).

Continuano gli acquisti su Pininfarina, che chiude in rialzo del 2,4%, sotto i massimi di seduta. Ieri la società ha annunciato che disegnerà “il treno delle meraviglie” che dal 13 dicembre 2020 collegherà le attrazioni turistiche svizzere di Montreux, Gstaad e Interlaken.

Giglio Group +5,44% dopo la sigla dell’accordo con Kartell, azienda di design simbolo della progettualità Made in Italy.

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