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Borse: Asia a razzo, timore Pil a Milano. S&P aumenta rischio economico Italia. Milano inizia male

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PARTENZA A RAZZO DELLE BORSE ASIATICHE

LA FRENATA DEL PIL PESA SU PIAZZA AFFARI

Anche l’Asia si concede una giornata di gloria, sulla scia della chiusura ruggente venerdì dei listini europei e di Wall Street. Sia Tokyo che Hong Kong vantano rialzi superiori al 2 per cento. A confortare il rialzo contribuiscono le notizie positive in arrivo da Atene.

Gli ispettori della Trojka hanno emesso, grande novità, un giudizio positivo sugli sforzi dell’esecutivo nelle ultime settimane . E’ in questo clima più disteso che si terrà l’asta dei T-bill ellenici a 26 settimane. L’obiettivo è di rispettare la scadenza del 20 agosto rimborsando i 3,1 miliardi di titoli in scadenza ed evitare il default. Al proposito sembra, ma non è ufficiale, che il vertice della Bce del 2 agosto sia servito anche a promettere ad Atene un piccolo, ma decisivo aiuto.

Venerdì sera Wall Street aveva chiuso in forte rialzo: Dow Jones +1,69%, S&P +11,90%, Nasdaq +2%, festeggiando così i dati positivi sui nuovi occupati anche se l’indice dei senza lavoro ha segnato un lieve aumento all’8,3%. Tra i dati positivi spicca anche la ripresa del settore edilizia e del mercato del real estate.

In Europa Piazza Affari, la migliore, è letteralmente volata oltre quota 14 mila. L’indice Ftse Mib ha toccato un rialzo del 6,11 a quota 14.095 pb grazie ai titoli finanziari in piena ripresa. Segue Madrid che guadagna il 5,62%. Francoforte guadagna il 3,95% Parigi il 4,03%, Londra +2,18%.

Non meno forte la reazione sui titoli di Stato italiani con lo spread a 2 anni che si contrae di 65 punti base a quota 312 (rendimento Btp 2 anni 3,06%). Il rendimento del Bot 12 mesi scende al 2,65%. Lo spread Btp/Bund a 10 anni si è ridotto di 33 punti base a quota 472 (rendimento Btp 10 anni al 6,04%). Recuperi analoghi anche per i Bonos spagnoli, i cui rendimenti si mantengono però a debita distanza da quelli dei titoli di Stato italiani: Bono 10 anni 6,95%.

L’Italia dei Btp ha chiuso le serrande per ferie agostane. L’Italia dei Bot si presenterà all’appuntamento con i mercati il prossimo 13 agosto quando è prevista una nuova asta di BoT a 12 mesi, a fronte dei 7,15 miliardi di Buoni annuali e 3 miliardi di trimestrali.

Su un punto, però, sono tutti d’accordo: agosto sarà un mese ad alta volatilità. In attesa delle indicazioni in arrivo dal meeting dei governatori in quel di Jackson Hole (a Ferragosto), non mancheranno le giornate “calde”.

La prova del fuoco scatterà domani, quando verrà reso noto il dato del Pil italiano del secondo trimestre. Grande attenzione anche all’indice della produzione industriale tedesca e, giovedì,i numeri sull’inflazione di Pechino e della bilancia commerciale cinese.

Stamane, invece, il mercato dovrà fare i conti con l’ennesimo warning delle agenzie di rating. Standard & Poor’s ha alzato da «4» a «5» il rischio economico legato all’Italia, che potrebbe affrontare una profonda e prolungata recessione. L’agenzia di rating prevede per l’Italia una contrazione economica del 2,1% nel 2012 e dello 0,4% nel 2013. «L’attuale stato dell’economia italiana – si legge nel report – sta aumentando la vulnerabilità della qualità degli asset delle banche italiane». Di riflesso Standard & Poor’s è intervenuta sul rating di 32 istituti, abbassandolo a 15, tra cui Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Milano. L’agenzia ha lasciato invece invariato il rating di UniCredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Tra le banche declassate c’è la Popolare dell’Emilia Romagna.

Il governatore della Banca d’Italia gela le speranze in una ripresa rapida ma promuove Mario Monti, con una riserva: “Dalla Banca europea svolta decisiva per difendere l’euro, ma siamo ancora in emergenza finanziaria ed economica: saremo in recessione anche il prossimo anno”. E ancora: “Il Paese deve ritrovare la fiducia. Per ora non serve l’aiuto del Fondo”, ma il governo guidato da Mario Monti deve accelerare sulle riforme: “Ho riferito al cancelliere Merkel del crescente risentimento qui in Parlamento contro l’Ue, contro l’euro, contro i tedeschi e a volte contro lo stesso cancelliere” ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista allo ‘Spiegel’. “Questo però – aggiunge il professore – è un problema che va molto oltre il rapporto tra Germania e Italia. Le tensioni che da anni accompagnano l’Eurozona hanno già i connotati di una dissoluzione psicologica dell’Europa. Dobbiamo lavorare duro per contrastarle”.

Summit stamane del consorzio di garanzia dell’aumento Fonsai. L’obiettivo delle banche è di collocare, entro la settimana un 10% del capitale ad azionisti terzi e così ridurre sotto i 400 milioni lo sforzo richiesto al consorzio (Mediobanca, Unicredit, Ubs, Nomura, Barclays e Deutsche Bank). L’operazione di collocamento potrebbe prendere il via mercoledì. Tra i possibili compratori figura Raffaele Mincione, il finanziere romano con base a Londra salito agli onori della cronaca finanziaria per aver acquisito 80 milioni di diritti inoptati dell’aumento di capitale Bpm. Sempre mercoledì si terrà la prima riunione tra Carlo Cimbri e i manager di FonSai. L’intenzione dell’ad di Unipol è di stringere i tempi dei passaggi tecnici funzionali alla fusione a quattro, a partire dai rapporti di concambio. Per questo, ma non solo,Cimbri ha anche sollecitato che l’assemblea di Premafin si tenga prima di quanto già previsto,

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Categories: Finanza e Mercati