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Borse, aria di correzione: Fed e dollaro fanno tremare gli emergenti. Ma Milano stamani inizia bene

L’imminente tapering da parte della Fed e la crescita del dollaro fanno tremare i mercati emergenti: svalutazioni record per peso argentino, lira turca, rublo russo e rand sudafricano – Male i bond: Btp al 3,85%, spread risale a 214 punti – Ma Milano stamani inizia bene – Hera e Amga trovano accordo per fusione – Trimestrale record per Microsoft.

Borse, aria di correzione: Fed e dollaro fanno tremare gli emergenti. Ma Milano stamani inizia bene

ARIA DI CORREZIONE SUI MERCATI. TREMANO GLI EMERGENTI. TRIMESTRALE RECORD DI MICROSOFT. E LA FIAT ACCELERA

Finale di settimana difficile per le Borse asiatiche. Perde quasi due punti percentuali la Borsa di Tokyo, in sensibile calo anche Hong Kong e Seul. Fa eccezione Shanghai dove comincia a fare effetto l’iniezione di liquidità da parte della banca centrale.

Intanto la prospettiva di un nuovo taglio degli acquisti da parte della Fed accelera il deflusso di capitali dai mercati emergenti. Stanotte l’Argentina ha svalutato il peso del 13%, il calo più massiccio dal 2001, l’anno del default. La lira turca, dopo la decisione della Banca centrale di non alzare i tassi, è in calo verticale da nove giorni, ai minimi storici sulla valuta Usa. Anche il rublo russo è sceso sui minimi da aprile 2009 e  il rand sudafricano su quelli da ottobre 2008.

Seduta complicata anche per Wall Street, condizionata dalle notizie negative in arrivo dall’economia cinese e dall’andamento contrastato della campagna delle trimestrali. Il Dow Jones è sceso dell’1,07%, l’S&P 500 dell’1%. Nasdaq -0,57%. Salgono per contro i Treasuries con il benchmark decennale in rialzo ad un rendimento del 2,799%.

Nel dopo Borsa sono stati resi noti i conti di Microsoft: il fatturato è salito del 14,5% a 24,5 miliardi di dollari, contro una previsione di 23,7 miliardi. Positiva la reazione del mercato. Il titolo Microsoft è salito del 5,5% nel dopo Borsa. Facebook -2,5% a pochi giorni dal decimo compleanno: il social network è nato ad Harvard il 4 febbraio 2004.

Il forte ribasso della Borsa Usa ha condizionato il finale delle Borse europee, sostenute in mattinata dai buoni dati del pmi del Vecchio continente. Soffrono soprattutto i titoli Tech (Stoxx -2,8%), Media (-1,6%), Assicurazioni (-1,4%). Il ribasso dei Tech è stato guidato dalla caduta di Nokia -11% che ha annunciato per il primo trimestre 2014 una forte discesa dell’utile operativo della divisione reti di tlc. A Milano StM ha perso il 2,1%.

La Borsa di Londra chiude a -0,7%, Parigi -1% e Francoforte -0,9%. A Milano l’indice FtseMib è sceso ieri dello 0,7%. Drastico peggioramento anche dei bond: il rendimento del Btp a 10 anni è salito al 3,85%, spread in allargamento a quota 214 (+7 punti base). Ci sono “forti indicazioni” che l’economia italiana sia tornata a crescere nell’ultimo trimestre del 2013 ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, a margine del World economic forum di Davos.

IL DOLLARO SALE, TREMANO GLI EMERGENTI

Si avvicina la riunione del Fomc, cresce la pressione del dollaro sulle valute emergenti. In Turchia la decisione della Banca centrale di non alzare i tassi nell’ultima riunione ha portato il cambio dollaro-lira turca sui massimi storici. Il peso argentino ha perso il 18% nei confronti del biglietto verde e anche il rublo russo è sceso sui minimi da aprile 2009 e il rand sudafricano su quelli da ottobre 2008. Alcuni esperti parlano di contagio nei mercati emergenti, una cosa simile a quanto accaduto durante la crisi finanziaria asiatica del 1997-1998.

FIAT, IL RALLY NON SI FERMA PIU’

Fiat è stato il titolo migliore, con un rialzo del 2,63% a 7,62 euro. Cresce l’attesa per i dettagli del deal Chrysler, che verranno dati in occasione della pubblicazione dei conti del 29 gennaio e per la presentazione del piano industriale, prevista per maggio.

Brilla Tenaris che ha messo a segno un +1,8% a 17 euro beneficiando dell’upgrade ricevuto sia da Equita Sim (a buy da hold con target price alzato a 20 euro da 18,5 euro), sia da Mediobanca Securities (a outperform da underperform con prezzo obiettivo che passa a 19,3 euro da 13,6 euro). Finmeccanica +0,5% e Ansaldo +0,2%. Intanto, secondo Bloomberg, Alberto Bombassei di Brembo -2,40% è entrato ufficialmente nel club dei miliardari.

BANCHE

L’aumento del differenziale sul decennale Btp/Bund a 214 punti base ha provocato perdite consistenti: Unicredit è scesa del 2,5%, Banco Popolare -2,6%, Mediobanca -1,2%. Solo MontePaschi ha chiuso positiva (+0,06%).

Intesa -0,81%. L’ad Carlo Messina ha anticipato che il piano industriale, che verrà presentato a metà aprile, ha come obiettivi il raggiungimento nell’arco di 3-5 anni di un indice di redditività del capitale superiore al 10%, un aumento dei ricavi e un ulteriore controllo dei costi. La banca uscirà rafforzata dall’asset quality review della Bce che stimolerà un’ondata di integrazioni tra le banche di media dimensione in Italia.

In rosso Carige -2,4%: la banca ha sottolineato di non condividere il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e di esercizio al 31 dicembre 2012 e del bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2013 reso da Consob, riservandosi l’impugnazione del provvedimento. Generali -0,5% e UnipolSai sono uscite pressoché indenni dalla discesa delle assicurazioni in Europa.

HERA-AMGA, FUSIONE AL VIA. SOFFRE CIR

Da rilevare anche che i consigli di amministrazione di Hera -1,96% e Amga hanno dato il via libera all’accordo quadro per la fusione per incorporazione della municipalizzata controllata dal comune di Udine nel gruppo Hera. Alla fine il Comune di Udine avrà il 2,98% della multiutility del Nord Est. Cir -3,56%: le banche hanno chiesto alla holding di versare 300 milioni nella controllata Sorgenia.

Vendite anche su Salini Impregilo che ha perso il 3,14% a 4,63 euro. Pesano sul titolo sia la vicenda del canale di Panama, sia un possibile aumento del flottante. Tra i migliori titoli di tutta piazza Affari si è posizionata Bastogi +17,99%. L’azione in poche sedute ha guadagnato più del 60%. La società ha dichiarato di non essere a conoscenza di eventi, ovvero operazioni che possano contribuire a determinare gli attuali corsi azionari.

Forti acquisti infine su Arena +20,96% dopo che la capogruppo ArenaAgroindustrie Alimentari ha notificato che nell’ambito della procedura concorsuale sono state individuate fonti di finanziamento per  garantire la continuità della gestione, seppure limitata.

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