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Borse ancora sull’ottovolante: debole Shanghai, Wall Street non si fida, test per l’Europa

Sui mercati finanziari si continua a navigare a vista e la volatilità è alle stelle anche dopo il taglio dei tassi cinesi – Borse asiatiche sempre incerte – L’Europa cancella il Black Monday ma Wall Street non si fida e lo S&P500 incassa la quinta seduta in ribasso – A Piazza Affari riparte la scuderia Agnelli – Boom di DeLclima – Intesa la miglior blue chip

“Grande è il disordine sotto i cielo: la situazione è eccellente”. La massima del presidente Mao può esser di buon augurio dopo l’ennesima giornata turbolenta sui listini, che sfuggono ormai a qualsiasi legge che non sia la volatilità.

L’ultimo esempio arriva da Wall Street. Dopo una seduta all’insegna del rialzo, con punte del 2,9& per l’indice S&P 500 una pioggia di vendite ha provocato un’inversione di tendenza nell’ultimo quarto d’ora. Gli indici hanno invertito la rotta, e il Dow, come l’S&P è finito in territorio negativo con un -1,3%, mentre il Nasdaq ha chiuso a -0,44%. 

Una battuta d’arresto che non si spiega con i dati, positivi in arrivo dall’economia Usa: i nervi sono così tesi che prevale la tendenza a chiudere le operazioni in giornata. Nessun si fida di quel che potrà avvenire all’apertura di Shanghai.

CINA, VOLATILITA’ ALLE STELLE 

Nelle Borse cinesi, dopo il taglio del tasso di sconto e la riduzione della riserva bancaria obbligatoria, si continua a navigare a vista. Nel primo quarto d’ora di scambi l’indice è prima sceso del 2,3% per poi risalire dell’1,2%. A metà seduta lo Shanghai composite segna -1,2%. Difficile prevedere l’evoluzione della seduta mentre s’infittiscono le voci sui dissidi al vertice del partito: sotto tiro è la politica del premier Li Kequiang, fautore della liberalizzazione dell’economia.

La Borsa di Tokyo sale dello 0,4%. L’obiettivo è di spezzare la serie di sei sedute consecutive al ribasso. Deboli Sidney -0,5% e Hong Kong -0,2%.

Dopo un rimbalzo legato al taglio dei tassi, torna ad indebolirsi il prezzo del petrolio: greggio americano a 39,15 dollari, Brent a 43.15.

MILANO, MIGLIOR SEDUTA DAL 2012. AL VIA IL NUOVO BTP 

Di tutt’altro tenore la seduta dei listini europei, passati in poche ore dal panico all’euforia. Ma le Borse oggi dovranno fare i conti con l’improvvisa battuta d’arresto serale di Wall Street.

A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 5,9% cancellando in un colpo solo i ribassi del lunedì nero (-6,6%). Si è trattato della miglior seduta dall’agosto 2012.

Francoforte +5,3%, Parigi +4,4%.

Modesto il ribasso dei Btp: lo spread risale oltre i 130 punti sulla pressione dei Bund.

Il Tesoro si prepara alle aste di fine mese che cominceranno domani con l’offerta di 6,75 miliardi di Bot a 6 mesi.

C’è molta attesa per l’offerta di venerdì quando sul mercato arriverà il nuovo benchmark decennale dicembre 2025, oltre che del nuovo Ctz agosto 2017. Nel dettaglio, l’offerta riguarda da 1 a 1,5 miliardi di Ccteu 15/06/2022; da 1,5 a 2 miliardi di Btp 5 anni e da 3,5 a 4 miliardi del nuovo Btp 10 anni 1/12/2025, cedola 2% da 1,50%.

RIPARTE L’AUTO. MITSUBISHI METTE LE ALI A DELCLIMA 

C’è stata ieri una forte reazione delle società automobilistiche: indice Stoxx +5,5%. Rimbalzo molto violento anche per i tecnologici (Stoxx +5%).

Fiat Chrysler è salita del 6,5%, recuperando larga parte del -7,7% della vigilia.

Secondo le stime del centro studi, Jato Dynamics, riprese da Reuters, le immatricolazioni di auto in Europa (Ue27 + Efta) a luglio hanno registrato un rialzo del 9,1% a 1,18 milioni di veicoli.

L’associazione dei produttori Acea pubblicherà i dati di luglio, insieme a quelli di agosto, a metà settembre.

CNH Industrial +5,5%. Mediobanca ha alzato la raccomandazione ad Outperform da Neutral.

Robusto rimbalzo anche per Stm +7,3% e di Prysmian +5%. Finmeccanica +6,5%-

Tra le mid/small cap industriali il caso del giorno è DeLclima schizzata a +81% a seguito dell’Opa lanciata da Mitsubishi Electric a 4,44 euro. DeLclima è la società nata dallo spin off delle attività legate alla refrigerazione e al riscaldamento in ambito professionale di De’ Longhi +5%.

LUXOTTICA: LA CINA E’ IL 2% DEL FATTURATO

Giornata positiva per il lusso. Yoox +5,4%, Moncler +5,7%. 

Luxottica +6,5%. Il gruppo leader mondiale nell’occhialeria, ha affermato, in una nota, che l’esposizione del gruppo al mercato cinese è ad oggi “molto contenuta” e che la svalutazione dello yuan ha un impatto positivo sui conti. “La Cina, incluso Hong Kong, rappresenta circa il 2% del fatturato del gruppo, una parte soltanto del quale è legata ai brand del lusso”, afferma in particolare Luxottica. 

INTESA E’ LA MIGLIOR BLUE CHIP

A Piazza Affari sono decollate le banche. L’indice Eurostoxx Banks è stato il miglior settoriale con un progresso del 5,7%. 

Intesa +8,2%, è la miglior blue chip dell’indice Eurostoxx 50 di oggi, a sua volta in rialzo del 5%. Unicredit +6,9%, MontePaschi +5,4%, Banco Popolare +7,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +9,5%.

Ampie variazioni positive per le società del risparmio gestito e le assicurazioni.

Azimut +6%, Mediolanum +6,2%, Generali +4,6%, Cattolica +4,3% .

BENE I PETROLIFERI, SOCGEN PROMUOVE SNAM

Per quanto riguarda i petroliferi, Eni ha terminato la seduta in rialzo del 5,4% a 13,85 euro, dopo aver chiuso lunedì in ribasso dell’8% a 13,14 euro. La quotazione era tornata sui livelli di febbraio.  

Tenaris +3,4%, Saipem +4,5%.

E’ tornata a correre Saras con un rialzo dell’8%. Nelle ultime tre sedute, complici le forti turbolenze sui mercati azionari di tutto il mondo, il titolo ha perso il 20% circa.

Tra le utility, Enel 5,9%. Snam +6,1%: Société Générale ha alzato la raccomandazione a Buy. Terna +4,6%.

MEDIASET LANCIA L’ULTIMATUM A SKY

Balzo di Telecom Italia +6%.

Rimbalza anche il settore media trainato da Mediaset +3,75%%. Equita Sim ha ridotto il target price dell’8% a 4,4 euro sul titolo confermando il rating hold. La società ha deciso di oscurare i tre canali generalisti gratuiti dal prossimo 7 settembre se non ci sarà un accordo con Sky per riconoscere i diritti di ritrasmissione.

Rcs +1,87% dopo aver chiuso il primo semestre con una perdita netta di 95,4 milioni di euro, rispetto al rosso di 70 milioni dell’analogo periodo dello scorso anno. Rcs prevede per l’esercizio 2015 un Ebitda consolidato ancora in crescita fino al raggiungimento di una marginalità (ante oneri non ricorrenti) pari a circa il 9% sui ricavi del 2015.

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