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Borse alla riscossa, Fiat all’attacco. Ripartono le Popolari. Kiev fa meno paura

BORSE ALLA RISCOSSA, LA FIAT VA ALL’ATTACCO
RIPARTONO LE POPOLARI, KIEV FA MENO PAURA

La grande paura è durata meno del previsto. La situazione in Ucraina è tutt’altro che tranquilla, ma i mercati scommettono che il ricorso alle armi, per ora, sia scongiurato.

A Milano, l’indice Ftse Mib +2,47% a quota 20.248, sta recupendo più dei due terzi perduti ieri.

Variazioni di prezzo analoghe per Londra +1,68%, Parigi +2,32%, Francoforte + 2,15%, Madrid +1,59%.

Accelera la Borsa di Mosca, in rialzo del 4% dopo il crollo di ieri. Si riprende il rublo nei confronti del dollaro a 36,36 da 36,58 di ieri che era il minimo storico.

Frenano i beni rifugio: oro a 1.338 dollari l’oncia (-2%). Il petrolio tipo Wti perde l’1% a 104 dollari.

Sale di 4 punti base il rendimento del Bund tedesco all’1,58%.

Si rafforza il Btp e lo spread tra Italia e Germania sul decennale scende di un punto base a 185 punti base, in prossimità dei minimi dal luglio del 2011.

Nuovi segnali di deflazione nell’eurozona. Sono scesi più del previsto i prezzi alla produzione in gennaio nella zona euro, la variazione anno su anno è -1,4% (previsione -1,3%).

Riprende la corsa in Piazza Affari il Banco Popolare +7,82%; dopo Deutsche Bank anche Bank of America Merrill Lynch ha alzato la raccomandazione a Buy da Neutral.

Accelera Banca Popolare di Milano in rialzo del 6,32%.

Rimbalzano Intesa Sanpaolo +2,14%, Monte dei Paschi +2,23%. Ubi Banca +3,35%.

Unicredit +3,97%. Bank of America Merrill Lynch ha abbassato la raccomandazione a Neutral da Buy. Per la banca, l’Ucraina vale lo 0,45% degli impieghi totali, la Russia il 2,4%.

In pieno recupero le compagnie assicurative e le società del risparmio gestito: Generali +1,71%, Unipol-Sai +2,49%, Azimut +2,9%.

Dopo il tonfo “ucraino” rimbalza Buzzi +2,74%.

In pieno rally Fiat +3,78% all’indomani della diffusione dei dati sul mercato auto in Italia e Stati Uniti.

Il piano industriale di Fca sarà annunciato “attorno al 6 maggio a Detroit” ha detto l’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, al Salone dell’auto di Ginevra. A proposito dello sbarco a Wall Street “Il sogno e’ quotarci il primo ottobre – ha aggiunto – ma c’e’ tantissimo lavoro da fare… ‘Se non ce la faremo arriveremo il primo novembre o il primo dicembre”. Marchionne ha definito il convertendo “solo un’ipotesi” “una delle opzioni” e rilancia sulla possibilità di un’Ipo o di una vendita di quote di Ferrari e Maserati, che però non sarà nel piano industriale, previsto a maggio.. Per quanto riguarda il debito Chrysler, “è noto che Fiat può richiamarlo nel 2016, se lo farà dipenderà dalle condizioni di mercato”, ha detto Marchionne aggiungendo che Chrysler finanzierà diversi progetti Fiat all’estero, citando il mini-Suv Jeep realizzato nello stabilimento di Melfi, e al Brasile.

In ascesa gli altri industriali: Pirelli +2,31%, Prysmian +2,33%, Cnh Industrial+2,33%.

Telecom Italia è in rialzo dell’1,9%. Si riprendono le utilities: Atlantia +1,34%, Eni è in rialzo del 2,04%, Enel del 3,01%

Nel lusso effervescenti Yoox + 2,33%, Luxottica + 2,03%, Ferragamo + 3,35%.

Fra i titoli minori strappa Centrale Latte Torino, in asta di volatilità segna un balzo del 10% circa sulle indiscrezioni secondo cui la società ha siglato un contratto quinquennale per l’esportazione nelle grandi aree urbane del Sud della Cina di latte a lunga conservazione.

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Tags: BorsaFiat