Galoppa il Toro in Europa, sullo slancio dei record di Wall Street e del balzo prepotente di Shanghai (+3,4%). I mercati scommettono anche sull’accordo in extremis fra Ue e Grecia, sull’onda di dichiarazioni ottimistiche in arrivo dal ministro greco Varoufakis. I titoli greci veleggiano ancora sull’11%, la Borsa di Atene avanza (+4%).
A Milano l’indice Ftse Mib avanza dell’1,40%, a 23.523 punti. Guidano la corsa Parigi (+2%), seguita ad un soffio da Francoforte (+1,89% nonostante il crollo dell’indice Zew sulla fiducia dei tedeschi). Madrid +1,36%. Londra sale dello 0,43%.
Rallenta la pressione sui Btp. Il rendimento scende all’1,76% dall’1,90% precedente. Si placa anche la pressione sui Bund, con tassi scesi allo 0,56%. Riprende quota il dollaro, trattato a 1,12 contro l’euro.
A spingere i listini sono state anche le dichiarazioni di due banchieri centrali Ue. Christian Noyer ha ribadito che il piano di acquisti del Quantitative Easing proseguirà fino al settembre 2016 ed oltre, se necessario. Benoit Coeuré ha invece rivelato che gli acquisti del Qe saranno superiori ai previsti 60 miliardi a maggio e a giugno per ovviare ad un calo della liquidità.
A Piazza Affari brilla Fiat Chrysler sull’onda degli ottimi dati di vendita in Europa: +13,4% contro una crescita media del 6,9%.
Recupera in parte Monte Paschi (+1%), in attesa del via libera della Consob al prospetto dell’aumento di capitale. JP Morgan ha fissato il target del titolo a 11 euro.
Avanzano i titoli del risparmio gestito: Mediolanum +2%, Anima + 1%. Fineco Bank segna +1,4%. Fa eccezione Azimut (-2,7%).
Tra le banche primeggia Mediobanca (+2%), sull’onda della notizia che Vincent Bolloré ha arrotondato la sua quota al 7,97%. Bene anche Intesa (+1,5%) ed Unicredit (+1,8%). Meglio di tutti fa Ubi (+2,8%). Sale Generali (+1,9%).
Nel resto del listino, avanza Mediaset (+2,3%), nonostante le perquisizioni della Finanza per la sospetta intesa con Sky sulla Serie A. In rialzo Eni (+1,6%), Enel (+1,5%) e Saras (+4,5%), promossa da SocGen.