Arriva direttamente dal Sudafrica la nuova mina che ha colpito e affondato i mercati di tutto il mondo. Si tratta di una nuova variante di Covid-19, catalogata come B.1.1.529, che prima dal Botswana e poi dal Sudafrica è già arrivata in Israele e in Europa, con almeno un caso già accertato in Belgio. Della variante si sa ancora molto poco, ma le poche informazioni finora pervenute circa le 32 mutazioni, l’alta contagiosità e la possibile resistenza ai vaccini (ancora tutta da provare) che la caratterizzano hanno generato il panico sui mercati finanziari, preoccupati per le eventuali conseguenze che un nuovo peggioramento della crisi pandemica potrebbe avere sulla ripresa economica internazionale.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’intenzione di sospendere i voli provenienti dall’Africa meridionale, mentre l’Italia ha deciso di giocare d’anticipo, bloccando tramite un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, “l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini”.
A esacerbare gli animi ci si è messa anche la Cina, che ha cancellato oltre 500 voli, chiuso scuole e sospeso i viaggi per turismo a Shanghai dopo aver individuato tre nuovi casi di Covid-19, tre amici di ritorno dalla vicina città di Suzhou.
A PICCO LE BORSE EUROPEE
La tempesta pandemica si è abbattuta sulle Borse europee sin dalle prime battute e non ha risparmiato nessun listino, provocando perdite ingenti per tutti. La peggiore è Madrid (-5%), seguita a ruota da Parigi (-4,8%). Francoforte cede il 4%, mentre Londra “si limita” a un -3,6%.
Di pessimo umore Piazza Affari che, con il suo -4,6% e oltre mille punti lasciati sul terreno in poche ore, saluta quota 26mila punti e scende a 25.852.
WALL STREET IN PROFONDO ROSSO
Nel pomeriggio, la pioggia di vendite ha coinvolto anche la Borsa americana, i cui listini si avviano verso una chiusura anticipata (oggi Wall Street chiude alle 13, le 19 in Italia), con perdite superiori al 2%. A soffrire sono soprattutto i titoli legati al settore viaggi e turismo: Carnival Corp. e Royal Caribbean perdono rispettivamente l’12,8% e il 11,3%, United Airlines, Delta Air Lines e American Airlines cedono oltre l’11%, Boeing perde il 7,6%, Marriott International e Hilton Worldwide oltre il 10%. Male anche i colossi bancari (Bank of America -5,4%, JpMorgan Chase -4%, Goldman Sachs -3,7%) e gli energetici (Chevron -3,75%). Volano invece i titoli farmaceutici, in primis i due produttori di vaccini anti-Covid: Moderna (+27,5%), Pfizer +5,7%. Da segnalare anche la corsa di Zoom (+7,6%), la piattaforma di videoconferenze che ha avuto molta fortuna durante le prime due ondate di Covid-19.
A MILANO SI SALVA SOLO DIASORIN
In Italia a fine giornata lo scenario è molto simile: il sell-off colpisce soprattutto i titoli ciclici, gli energetici, le banche e le azioni legate alla mobilità. Nel comparto bancario è Unicredit (-6,9%) la maglia nera. A picco anche gli altri titoli del settore: Intesa Sanpaolo (-5,7%), Banco Bpm (-5,8%), Mps (-4,3%). In profondo rosso i petroliferi: Tenaris (-7%), Eni (-6,23%). Pesante l’industria: Stellantis (-6,8%), Cnh (-6,9%), Exor (-5%). Vendite anche su Atlantia (-5,66%) e Autogrill (-8,3%). Crolla Moncler (-6,39%).
Su quaranta titoli del Ftse Mib, se ne salva solo uno: è Diasorin, che sfiora i 190 euro per azione (+5,5%), mettendo nel mirino il massimo storico di 209 euro toccato nel maggio del 2020. A spingere gli acquisti sono proprio preoccupazioni sulla nuova variante. Un ulteriore aumento dei contagi incrementerebbe la necessità di tamponi e di trattamenti medici ed inciderebbe dunque positivamente sui bilanci della società di diagnostica. Si è invece arresa alle vendite Telecom Italia (-0,72%), che dopo aver passato gran parte della mattinata in rialzo, ha virato in negativo in attesa di notizie dal cda che discuterà dell’offerta di KKR e che potrebbe ufficializzare il passo indietro dell’Ad Luigi Gubitosi e la possibile promozione di Pietro Labriola, attuale ceo di Tim Brasil, a suo successore.
Da segnalare anche la sfortuna di Ariston, il cui debutto ha coinciso con una delle giornate più difficili che si siano viste negli ultimi mesi in Borsa. Il primo giorno di contrattazioni si è dunque chiusa in parità, con il titolo rimasto a 10,25 euro per azione.
BOND, PETROLIO E VALUTE
Se la diffusione della nuova variante dovesse portare a nuovi lockdown, la domanda globale di energia registrerebbe una nuova battuta d’arresto. È bastato solo il pensiero a mandare a picco il petrolio: -10,4% sotto i 74 dollari al barile per il Brent, -11,4% sotto i 70 per il Wti. Si apprezza l’oro, bene rifugio per eccellenza, che sale dello 0,5% a 1798.16 dollari l’oncia. Sul mercato dei cambi, l’euro si rafforza sul biglietto verde, arrivando a 1,131 dollari da 1,121 dollari dell’ultima chiusura.
Infine, sul secondario, lo spread scende a 128 punti base (-0,5%), mentre il rendimento sul decennale italiano cala del 9% allo 0,97%.