Il mare resta poco mosso sui mercati europei, che chiudono un’altra seduta in ordine sparso, mentre i vari paesi continuano a fare i conti con l’asfissiante pandemia e la difficile campagna vaccinale.
Piazza Affari si apprezza dello 0,39%, nonostante il crollo di Leonardo (-6,09%), spinta dal rimbalzo dei titoli petroliferi e dalla sferzata di Mario Draghi che, nelle Comunicazioni alla Camera, ha ribadito l’intenzione di arrivare a immunizzare mezzo milione di persone al giorno. Il premier inoltre ha strigliato duramente le regioni per “differenze inaccettabili”, nell’attuazione del piano e ha annunciato che “Il governo renderà pubblici questa settimana tutti i dati” sui vaccini “sul sito della Presidenza del Consiglio, Regione per Regione, categoria di età per categoria di età”.
Francoforte cede lo 0,35%, nel giorno del mea culpa di Angela Merkel sul lockdown duro in Germania nel periodo pasquale. La retromarcia si è resa necessaria dopo le aspre critiche subite, mentre l’economia della locomotiva europea accusa i colpi delle restrizioni e le stime dell’indice Ifo per l’anno in corso scendono a +3,1%.
È praticamente piatta Parigi +0,03%, mentre sono positive Madrid +0,62% e Amsterdam 0,64%, incoraggiate dalle notizie macro della zona euro dove il Pmi composito (che somma manifattura e servizi) torna in crescita a marzo, per la prima volta da sei mesi. L’indice Pmi flash complessivo sale a 52,5 punti, dai 48,8 punti di febbraio, oltre i 50 punti che separano espansione e contrazione del ciclo. Gli ultimi dati calcolati da Ihs Markit mostrano il settore industria che tocca un livello record di 63 punti e un settore servizi che dai 45,7 punti di febbraio si attesta a 48,8 punti a marzo, sotto i 50 punti ma al top da 7 mesi.
Sono misti i listini fuori dall’area della moneta unica: Londra +0,23%; Zurigo -0,33%.
Wall Street è partita in cauto rialzo e al momento si muove contrastata con il Dow Jones in progresso dell‘1% e il Nasdaq in calo dello 0,4%.
Gli acquisti premiano i titoli legati all’economia come i finanziari e gli energetici, nel secondo giorno di testimonianze al Congresso di Jerome Powell, presidente della Fed, e di Janet Yellen, segretaria al Tesoro. Ieri non è piaciuta molto ai mercati l’idea di un aumento delle tasse, ma Powell è riuscito a rassicurare sull’azione della banca centrale sull’aumento dei tassi. Il Treasury decennale al momento registra un rendimento stabile, di poco superiore a 1,6%-.
Fra i titoli sono in calo i big tech, mentre il comparto energetico guadagna circa il 3% con il petrolio in rimonta, dopo il tonfo di ieri.
Gamestop, protagonista di un rally che ha coinvolto piccoli investitori, crolla oggi del 21% dopo i conti e per aver detto che potrebbe collocare nuove azioni per approfittare di un aumento di oltre l’800% da gennaio del prezzo del titolo.
Tesla cede lo 0,5%, ma spinge il Bitcoin (+1,84%) a 56.181 dollari, confermando che da oggi si può comprare un’auto elettrica con la cripotovaluta e che questa opzione diventerà operativa nei prossimi mesi anche fuori dagli Stati Uniti.
Il dollaro appare ben intonato: l’euro cede lo 0,15% e il cross si muove intorno a 1,18.
Fra le materie prime il petrolio recupera, con gli interessi, le perdite della vigilia. Il future Brent maggio 2021 si apprezza del 6% a 64,44dollari al barile. Stessa impennata per il greggio texano che si spinge a 61,20 dollari. Secondo i dati del Dipartimento dell’energia la scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate per la quarta volta consecutiva, al contrario delle attese, con un rialzo di 1,912 milioni di barili a 502,711 milioni di unità, contro stime per un -0,2 milioni di barili. A sostenere i prezzi dell’oro nero sono però i problemi di navigazione nel canale di Suez, una delle rotte commerciali più trafficate al mondo, a causa di una gigantesca nave container che si è incagliata di traverso a nord del porto.
Il rimbalzo del greggio si fa sentire anche in Piazza Affari, dove i titoli oil sono fra i migliori del giorno.
Il podio del Ftse Mib è occupato infatti da Tenaris +3,72%, Saipem +3,04%, Eni +2,67%.
Nella parte alta del listino Nexi +2,6%. Tornano a premere sull’acceleratore anche Cnh +2,11% e Exor +1,28%. Incolore Stellantis +0,08%, mentre Ferrari arretra (-1,71%) dopo i recenti guadagni.
Pirelli nel finale trova la spinta per passare in positivo (+0,14%), a seguito della notizia che l’Executive Vice Chairman e Ceo di Pirelli Marco Tronchetti Provera, proporrà al cda del 31 marzo la nomina di Giorgio Luca Bruno come Deputy-Ceo per supportare l’esecuzione del nuovo piano industriale. A seguito della proposta, Angelos Papadimitriou ha comunicato il ritiro della propria candidatura alla carica di consigliere.
Fino a nuova nomina, prevista in occasione dell’assemblea degli azionisti del 15 giugno, Giorgio Luca Bruno continuerà a supportare le attività industriali di Prometeon Tryre Group, di cui oggi è amministratore delegato.
Le banche rialzano la testa, in particolare Mediobanca +1,79%, Bper +1,39%, Banco Bpm +1,32%.
Timida Terna, +0,48%, nonostante abbia battuto le aspettative registrando un aumento del 5,1% degli utili core lo scorso anno, sostenuta da una base di asset più ampia.
Pesa sul listino il rosso acceso di Leonardo, penalizzata dalla decisione di rinviare l’offerta pubblica iniziale della controllata Usa Drs, in quanto le avverse condizioni di mercato non consentono un’adeguata valutazione della società. Era stata invece proprio la scelta su Drs a spingere in rialzo Leonardo a fine febbraio.
Le prese di profitto penalizzano Amplifon, -3,98%, dopo il balzo della vigilia.
Fuori dal paniere principale chiude una seduta effervescente la società editoriale Il Fatto che guadagna 16,95%.
Stabile l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco chiude a 95 punti base (+0,57%), scende leggermente il tasso del Btp, +0,59%.