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Borse 29 agosto pomeriggio: Piazza Affari ancora regina d’Europa e a un passo dalla soglia dei 29 mila punti

Imagoeconomica

Il Toro si consolida in Europa, dove le borse chiudono la terza seduta consecutiva in rialzo e corre a Wall Street, dopo un avvio in sordina. A tirare la volata della piazza di New York sono soprattutto le mega tech, con il calo dei rendimenti dei T-Bond dopo segnali di raffreddamento dal mondo del lavoro.

I mercati sembrano così intenzionati a recuperare gran parte delle perdite del mese di agosto in questo scorcio di fine mese, molto importante sotto il profilo macroeconomico, perché offre una serie di dati utili a orientare le prossime scelte delle banche centrali. Aiutano il sentiment i segnali di sostegno all’economia che arrivano dalla Cina.

In questo contesto Piazza Affari oggi guadagna l’1,21% e aggancia quota 28.889 punti base, seconda solo a Londra +1,76%, che ha lavorato in seduta anche per recuperare la festività della vigilia. Seguono Madrid +0,96% Francoforte +0,9%, Parigi +0,67% e Amsterdam +0,56%.

Sale l’euro, corrono gli stipendi in Germania, ma il lavoro si raffredda negli Usa

Sale l’euro contro dollaro con un cambio oltre 1,085, mentre l’’ottimismo dei mercati sembra scontrarsi a dire il vero con alcuni segnali negativi per l’inflazione. In primo luogo, in Europa e precisamente in Germania dove i salari, secondo il Financial Times, sono cresciuti al ritmo record annuo del 6,6% nel secondo trimestre del 2023. Un aumento che viene dopo la crescita salariale del 5,6% del trimestre precedente ed è il più alto da quando i dati hanno iniziato a essere raccolti nel 2008. L’impennata supera l’indice dei prezzi al consumo – 6,5% nel periodo – per la prima volta dal 2021. Questo balzo da un lato aiuterà i consumi, ma dall’altro potrebbe nutrire l’inflazione, contro cui restano in trincea Bce e Fed.

Il cancelliere Olaf Scholz ha inoltre annunciato oggi un vasto piano di ripresa per l’attività economica, compreso un pacchetto di aiuti fiscali di oltre 7 miliardi di euro all’anno fino al 2028.

Intanto negli Usa a giugno le case hanno registrato il quinto aumento consecutivo dei prezzi. Secondo l’indice standard & poor’s/case-shiller, su base mensile, il dato è salito dello 0,9% per l’intera nazione, per le dieci e le venti città principali. Rispetto a un anno prima c’è un calo dell’1,2% nelle venti maggiori città, contro il -1,5% del consensus. La componente sull’intera nazione è rimasta invariata, quella relativa alle dieci principali aree metropolitane è diminuita dello 0,5%.

A incoraggiare gli acquisti sull’azionario di Wall Street però sono oggi di dati sulle offerte di lavoro nel mese di luglio, scese a 8,8 milioni (minimi dal marzo 2021), un assaggio del rapporto sull’occupazione atteso venerdì, ma sufficiente a sfamare un mercato a caccia di buone notizie e a sperare in una Fed più vicina alla fine del ciclo di rialzi dei tassi. Scende la fiducia dei consumatori statunitensi rispetto a luglio.

Gli effetti dei dati Usa si vedono anche sull’obbligazionario, dove i rendimenti dei T-Bond sono in discesa e il decennale è indicato al momento a 4,13 (-2,17% da ieri).

Salgono oro e petrolio, si sgonfia il gas

Corrono le materie prime, soprattutto i metalli, anche l’oro spot si apprezza dello 0,82% avvicinandosi a 1936 dollari l’oncia.

Il petrolio rallenta, ma si mantiene positivo: Brent +0,6%, 84,4 dollari al barile; Wti 0,5% 80,5 dollari al barile.

Si sgonfia il sempre più volatile gas, dopo l’impennata di ieri e oggi, sulla Piazza di Amsterdam, il future settembre 2023 cede il 9,4%, ridimensionandosi a 34,8 euro al Mwh. 

Piazza Affari, vicina ai massimi da 15 anni

Piazza Affari torna in zona massimi da 15 anni, con quasi tutte le blue chip in rialzo, fatta eccezione per Nexi, -0,6%, oggetto di realizzi dopo il balzo di ieri.

Rialza subito la testa invece Erg, +2,49%, che torna regina del listino dopo un giorno di tregua. Le fonti alternative di energie fanno gola, in un mercato che vede i prezzi elettrici correre: nella settimana da lunedì 21 a domenica 27 agosto, il Gme ha registrato infatti un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) pari a 137,67 euro a MWh, in rialzo del 29,9% rispetto ai 106 euro circa della settimana precedente. I volumi scambiati direttamente nella borsa del Gme sono risultati pari a 4,1 milioni di MWh, con la liquidità al 72,4%. I prezzi medi di vendita, comunica il Gestore dei mercati elettrici, sono variati tra 136,25 euro a MWh del Nord e 144,16 euro a MWh della Sicilia.

Tornando al Ftse Mib, tra le blue chip migliori del giorno ci sono Stm +2,14% e Saipem +1,71%.

Riflettori accesi anche su Stellantis +1,7%, dopo la notizia evidenziata da Milano Finanza che John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli Bv, cassaforte che controlla il 52% della holding Exor (+0,72% ad Amsterdam). La novità, evidenziata da Milano Finanza, emerge dalla carte che ufficializzano l’acquisizione del 15% della Philips. Gli succede Jeroen Preller, avvocato olandese, partner dello studio legale NautaDutilh. Elkann, che ha già lasciato la presidenza di Exor mantenendo la carica di amministratore delegato, secondo fonti stampa vorrebbe concentrarsi su ruoli operativi.

Le banche sono in progresso a partire da Unicredit +1,94% e Banca Mps +1,58%. 

Spread stabile, scendono i rendimenti

Scendono i rendimenti dei titoli di Stato anche nella zona euro. Quello del Btp decennale in chiusura è indicato a +4,14% (da 4,22% di ieri), quello del Bund di pari durata a +2,48% (da 2,53%), per uno spread favorevole alla carta italiana e in ribasso a 166 punti base (-1,2%).

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