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Borse 25 aprile: l’Ops Mps su Mediobanca scalda Piazza Affari e Piazzetta Cuccia (+6,6%) e Siena (+4,6%) guidano la corsa

Milano e Madrid le Borse più effervescenti d’Europa con le banche in primo piano. Bene anche Prysmian e Pirelli. Wall Street contrastata

Borse 25 aprile: l’Ops Mps su Mediobanca scalda Piazza Affari e Piazzetta Cuccia (+6,6%) e Siena (+4,6%) guidano la corsa

Le Borse europee chiudono in rialzo in questo 25 aprile di festa per l’Italia, con Milano protagonista assoluta grazie ai forti acquisti sul comparto bancario. Il FtseMib chiude con un guadagno dell’1,47% tornando sopra i 37mila punti, trainato dal rally di Mediobanca, +6,61% e Mps,+4,64% al centro delle attenzioni del risiko bancario dopo l’assemblea di Generali (+1,33%) che ieri ha visto trionfare Donnet. La vittoria della lista di Piazzetta Cuccia nell’assemblea del Leone triestino ha rafforzato la posizione di Mediobanca, sostenuta dai grandi fondi, e ha rianimato l’interesse del mercato sull’Offerta pubblica di scambio lanciata da Mps.

Milano è così la miglior piazza europea, seguita da Madrid, +1,32%. Tutti i listini europei hanno chiuso in positivo, pur con intensità differenti: bene Francoforte (0,81%) e Parigi (0,45%), Londra (0,09%) e Amsterdam (+0,10%) sono poco mosse.

Piazza Affari: oltre alle banche, svettano Iveco e Pirelli

Oltre al comparto bancario (bene Unicredit, +2,75%, Banco Mediolanum,+2,49%, Unipol, +2,41% e Banco Bpm, +2,18%) si distingue Iveco Group (+3,44%) dopo le indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Bain Capital e KPS Capital sarebbero interessate all’acquisto della divisione difesa del gruppo italiano. Il progetto di uno spin-off annunciato dal cda a febbraio torna così sotto i riflettori, con il mercato che scommette su una valorizzazione di circa 1,5 miliardi di euro dell’asset.

Buona seduta anche per Buzzi (3,23%), Pirelli (3,38%) e Prysmian (3,31%). In particolare Pirelli, risalita ai livelli di inizio aprile, beneficia della distensione temporanea sui dazi e della promozione ricevuta da Citi, che ha confermato il rating “buy” e un target a 7 euro e dell’accordo con la svedese Cts per il Nord Europa. Positiva anche Stellantis, +0,87%. Poco mossa invece Ferrari, +0,22% nonostante le notizie di colloqui con la cinese Leapmotor per lo sviluppo congiunto di tecnologie per l’auto elettrica.

In fondo al listino si segnala invece il calo di Campari, -2,21%, maglia nera di giornata, seguita da Inwit, -0,68% e Amplifon, -0,67%.

Byd batte ancora Tesla

Sul fronte internazionale, riflettori su Byd, che ha raddoppiato l’utile netto nel primo trimestre a 9,15 miliardi di yuan, superando ancora una volta Tesla sia per volumi sia per risultati. Spinta dalla forte domanda, la casa cinese ha registrato vendite complessive (inclusi gli ibridi) in aumento del 60%, raggiungendo 1 milione di unità.

Wall Street incerta, si raffredda l’entusiasmo sui dazi

Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street si muove con cautela dopo tre sedute di forti rialzi. Le dichiarazioni rilasciate alla rivista Time dal presidente Donald Trump, che ha definito “una vittoria totale” l’introduzione di dazi tra il 20% e il 50% sui prodotti esteri entro un anno, hanno frenato l’entusiasmo degli operatori. Trump ha anche smentito che lo stop momentaneo ai dazi sia stato dettato dai rendimenti dei Treasury e ha confermato un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, stimando che un accordo sui dazi potrebbe arrivare “entro tre o quattro settimane”.

In questo contesto, la fiducia dei consumatori americani – misurata dall’indice Michigan – è calata ad aprile a 52,2, in forte flessione rispetto al 57 di marzo. Un segnale che preoccupa i mercati, anche se il rally dei titoli tech ha compensato la debolezza iniziale.

Alphabet, la casa madre di Google, vola dopo una trimestrale sopra le attese. Il fatturato è salito a 90,23 miliardi di dollari, spinto dalla pubblicità online, e ha battuto il consensus. Bene anche Meta e Apple, quest’ultima secondo il Financial Times pronta a spostare in India tutta la produzione di iPhone destinati al mercato statunitense già dal 2026. Tonfo invece per Intel, dopo un outlook che ha deluso gli esperti.

Lagarde: “Rischi al ribasso in aumento, inflazione verso il 2%”

Sul piano macroeconomico, la presidente della Bce Christine Lagarde ha messo in guardia sui crescenti rischi al ribasso per la crescita dell’eurozona. Nel suo intervento all’IMFC, Lagarde ha ribadito che l’inflazione è attesa intorno al target del 2%, ma ha sottolineato che le tensioni commerciali stanno generando ulteriore incertezza per le prospettive economiche del blocco.

Energia stabile, oro in frenata

Il comparto energetico mostra scarsa volatilità: il greggio WTI galleggia poco sopra i 62 dollari al barile, mentre il Brent si mantiene oltre quota 66. Il gas naturale continua a perdere terreno, attestandosi intorno ai 31 euro per megawattora. Dopo i recenti massimi storici, l’oro rallenta la sua corsa: il prezzo spot si aggira attorno ai 3.300 dollari l’oncia, in calo rispetto ai picchi di 3.500,05 dollari, con i future su livelli analoghi. Sul fronte valutario, l’euro rimane stabile sopra 1,13 dollari, mentre il Bitcoin segna un nuovo rialzo, superando i 94.000 dollari.

Lo spread Btp-Bund chiude la seduta a 111 punti base, rendimento Btp 10 Anni, +3,58%.

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