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Borse 25 aprile deboli sulla scia di Wall Street e Tokyo. Pesa il crollo di Meta

Imagoeconomica

Borse europee verso una seduta in tono negativo sulla scia della borsa di Tokyo e della chiusura di Wall Street ieri. Il future sull’Eurostoxx50 in calo dello 0,14%. Pesa la caduta di Meta Platforms.

Ieri Wall Street ha chiuso poco mossa, ma poi si scatena l’inferno su Meta

Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,11% a 38.461 punti, mentre l’S&P500 ha recuperato lo 0,02% a 5.072 punti. Sopra la parità anche il Nasdaq (+0,1% a 15.713 punti). La giornata è stata decisamente positiva per Tesla (+12,1% a 162,13 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 1° trimestre 2024 e le indicazioni operative per i prossimi trimestri. Wall Street ha apprezzato anche la trimestrale di Texas Instruments (+5,64% a 174,81 dollari): il colosso dei chip ha terminato i primi tre mesi del 2024 con un utile per azione decisamente superiore al consensus degli analisti.

Ma stamane i futures sul Nasdaq in profondo calo (-1,23%) sotto il peso di Meta Platform (-15%) che nell’afterhours di Wall Street ha perso fino al -18%. La società di Mark Zuckerberg ha previsto ricavi tra 36,5 e i 39 miliardi di dollari per il secondo trimestre del 2024, una stima inferiore alle attese degli analisti a causa dell’aumento dei costi dell’intelligenza artificiale.

Oggi negli Usa è atteso il dato del Pil del primo trimestre (ore 14.30) che potrebbe influenzare le prospettive della politica monetaria della Federal Reserve. Il consensus e per un +2,2% tt/aa (precedente +3,4% tt/aa). Inoltre nell’agenda Usa ci sono i dati sulle richieste di sussidi settimanali e la bilancia commerciale di marzo.

Biden contro TikTok. Nella legge statunitense che prevede nuovi aiuti a Ucraina e Israele è contenuta anche una misura contro TikTok. La proprietaria del celebre social network, la cinese ByteDance, dovrà infatti vendere la piattaforma a una società di un altro Paese entro nove mesi, o al massimo un anno per evitare che ne sia vietato l’uso sull’intero territorio nazionale. Gli Stati Uniti giustificano la misura con la preoccupazione che TikTok possa condividere i dati degli utenti con il governo cinese.

In Asia il Nikkei sotto pressione per lo yen

Nelle contrattazioni asiatiche lo yen ha registrato nuovi minimi da oltre 34 anni superando il livello di 155 per dollaro. La Banca del Giappone ha iniziato oggi la riunione di politica monetaria che durerà due giorni: i mercati prevedono che la BoJ resterà ferma, dopo aver abbandonato i tassi negativi a marzo, ma i trader staranno attenti a eventuali segnali per combattere la debolezza della valuta.

Invece lo yuan offshore (scambiato fuori dalla Cina) ha raggiunto un livello record rispetto allo yen, complicando la strategia di crescita di Pechino votata all’export mentre le esportazioni del Giappone diventano più competitive a livello globale. Lo yen è in calo dello 0,19% rispetto allo yuan offshore a 21,39 yen, il minimo storico.

Il Nikkei della Borsa di Tokyo, sotto il peso dello yen, cede il 2,13%. In leggero rialzo invece l’Hang Seng dello 0,45% e Shanghai dello 0,17%. L’economia della Corea del Sud è cresciuta del 3,4% nel primo trimestre rispetto a un anno fa, il dato più forte dal quarto trimestre del 2021.

Che cosa seguire oggi

Oggi l’Eurostat poi pubblicherà i dati trimestrali sul deficit/debito pubblico e la Bce il suo bollettino economico, entrambi potranno dare indicazioni per le future mosse dlla Bce. In agenda anche i dati sulla fiducia dei consumatori Gfk di maggio in Germania e delle imprese di aprile in Francia.

Interesserà il comparto bancario, in particolare Mediobanca e Generali, il fatto che ieri sera il Parlamento Europeo ha dato l’ok finale ieri alle regole bancarie su Basilea 3 e sulla gestione delle crisi. Una norma nel testo consentirà di congelare, prolungando di altri 3 anni il provvedimento scaduto nel 2022, il valore di una parte significativa dei titoli di Stato nei bilanci delle banche fino al 2025 ai fini patrimoniali. In altre parole le banche potranno non considerare nel capitale le variazioni di prezzo dei titoli detenuti nella categoria «Fair value through Other Comprehensive Income» dove sono inseriti in gran parte i bond disponibili per la vendita, in genere circa la metà del portafoglio complessivo sui bond pubblici. In questo modo il patrimonio delle banche sarà meno volatile rispetto a eventuali scossoni sui titoli di Stato. Solo il portafoglio per il trading sarà soggetto ai prezzi di mercato, dato che anche la categoria valutata al costo ammortizzato è protetta dalle variazioni. Il provvedimento interessa ovviamente anche le banche italiane: in particolare per Mediobanca non ci sarà pressione a cedere quote in Generali grazie alle modifiche sul Danish Compromise.

Stm ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi pari a 3,47 miliardi di dollari, in calo del 18,4% anno su anno. In termini sequenziali, i ricavi netti sono diminuiti del 19,1%, 320 punti base al di sotto del valore intermedio della guidance di Stm. Il margine lordo è sceso al 41,7% (-800 punti base rispetto allo stesso trimestre del 2023, -380 pb trimestre su trimestre) e l’utile netto ha segnato un -50,9% a/a a 513 milioni di euro. Ieri il titolo ha chiuso con un +5,3% 39,235 euro beneficiando dei risultati di Texas Instruments, che ha terminato i primi tre mesi del 2024 con un utile per azione decisamente superiore al consensus degli analisti.

Occhi su Webuild dopo che ieri sera il Parlamento Europeo ha approva le linee guida Ten-T inserendo il Ponte sullo Stretto tra le “infrastrutture strategiche”. Ieri sera il Cda Webuild , che ha confermato Pietro Salini come amministratore delegato, nell’esaminare i dati dei primi tre mesi del 2024, ha mostrato nuovi ordini pari a circa 5,5 miliardi di euro, inclusi 0,7 miliardi di progetti per cui Webuild risulta migliore offerente. La quasi totalità dei nuovi ordini proviene dall’estero in mercati quali Canada, Stati Uniti e Arabia Saudita. Webuild ha precisato che l’order intake rappresenta circa il 50% degli ordini attesi per l’anno 2024. Inoltre, la pipeline commerciale di breve termine del gruppo ammonta a 72,6 miliardi di euro e include gare presentate e in attesa di aggiudicazione per 12,7 miliardi. Sulla base di queste indicazioni il management di Webuild ha confermato la guidance per l’intero 2024. La società stima una crescita dei ricavi, che dovrebbero superare gli 11 miliardi di euro. mentre l’EBITDA dovrebbe oltrepassare i 900 milioni di euro.

L’assemblea degli azionisti di Amplifon ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023 – chiuso con un utile netto civilistico di 90,6 milioni di euro – e ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,29 euro per azione, per un ammontare complessivo di 65,59 milioni di euro; la cedola sarà staccata lunedì 20 maggio 2024 e messa in pagamento dal 22 maggio. Inoltre, i soci hanno approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, fino a un ammontare massimo del 10% del capitale; al 24 aprile 2024 Amplifon deteneva in portafoglio 226.199 azioni proprie, pari allo 0,1% del capitale.

L’assemblea dei soci del Credem ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023 – chiuso con un utile netto civilistico di 346,28 milioni di euro – e ha deliberato di distribuire un dividendo complessivo di 0,65 per azione, per un ammontare complessivo di 221,39 milioni di euro. Il dividendo sarà erogato in due fasi, la prima per un ammontare di 0,45 euro per azione, con stacco lunedì 13 maggio 2024 e pagamento dal 15 maggio; la seconda per un importo di 0,2 euro per azione, con stacco lunedì 14 ottobre 2024 e pagamento dal 16 ottobre. Inoltre, l’assemblea degli azionisti ha nominato il consiglio di amministrazione per il triennio 2024/2026, confermando tutti gli amministratori in carica nel precedente triennio

Moncler nel primo trimestre di quest’anno ha visto ricavi per 818,01 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto ai 726,42 milioni realizzati nei primi tre mesi dello scorso anno; a tassi di cambio costanti, l’aumento del fatturato sarebbe stato del 16%. I vertici, segnalando che lo scenario macroeconomico è ancora volatile e il settore si trova in un trend di normalizzazione, hanno precisato che i risultati includono i ricavi del marchio Moncler, pari a 704,98 milioni di euro (+17%), e quelli del marchio Stone Island, pari a 113,02 milioni (-7%).

Fitch ha alzato il rating della Popolare di Sondrio a BBB- con un outlook stabile.

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