Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump cambia tono sull’indipendenza della Federal Reserve e sulla Cina, mandando un messaggio rassicurante ai mercati che oggi festeggiano. I listini europei chiudono così una seduta in rally, spinti dai titoli ciclici e dai tecnologici, con l’azienda tedesca di software “Sap” che guadagna l’8,95% grazie a una trimestrale superiore alle attese (utili di 1,44 euro per azione contro stime di 1,32 euro).
Così Francoforte guida i guadagni del continente con un balzo del 3,14%, seguita da Parigi, +2,15%, dove a festeggiare sono soprattutto i titoli del lusso. Bene Amsterdam +1,4%, Madrid +1,6% e Londra +0,96%.
Piazza Affari chiude con un rialzo dell’1,42%, a 36.457 punti base, guidata da Stm (+6,03%) alla vigilia della presentazione dei conti trimestrali. Centrano un rimbalzo Prysmian (+5,42%) e Amplifon +3,61% e sono toniche le banche. Perdono quota invece i titoli difensivi come le utility.
Grazie alla maggior propensione al rischio agguanta un’ottima seduta anche la carta italiana, che vede lo spread con il decennale tedesco restringersi a 113 punti base.
Vendite su oro e petrolio, mentre il dollaro riprende quota.
Dal fronte macro, per la zona euro, emerge che il Pmi composito ad aprile è a 50,1 punti, solo marginalmente superiore alla soglia di crescita di 50 punti. La lettura è in calo rispetto ai 50,9 punti di marzo ed è la più bassa degli ultimi quattro mesi.
Wall Street viaggia forte, anche Musk ci ripensa e decide di dedicare più tempo a Tesla
Le pesanti perdite subite da Wall Street e da titoli di peso come Tesla devono aver aiutato i ripensamenti di queste ore nell’amministrazione Usa. Dopo un lunedì nero per la borsa americana, i listini di New York sono in ripresa soprattutto oggi grazie al fatto che Donald Trump non avrebbe “alcuna intenzione” di licenziare il presidente della Fed, Jerome Powell e che i dazi del 145% su prodotti cinesi “sono molto elevati” e andranno ridotti in modo sostanziale. Secondo il WSJ manca ancora una decisione del tycoon, ma Le tariffe alla Cina potrebbe scendere fra il 50% e il 65% e sarebbe allo studio un approccio a più livelli, con dazi al 35% sui beni cinesi che non sono ritenuti una minaccia alla sicurezza e al 100% per i prodotti considerati strategici per gli interessi americani. A fronte di queste aperture Pechino sarebbe disposta a spalancare le sue porte alle trattative.
Morale, oggi si brinda in borsa: lo S&P 500 sale del 2,11%, il Nasdaq segna +3,09%, il Dow Jones guadagna l’1,72%.
Nell’attesa che questa sera la Fed pubblichi il Beige Book, tra i titoli Tesla spinge sull’acceleratore e mostra un rialzo del 7,6%. Anche Elon Musk annuncia un cambio di rotta e, nella call con gli azionisti, dice che da maggio si occuperà molto meno del Department of Government Efficiency (Doge) – istituito dal presidente degli Stati Uniti per ridurre la spesa federale – e dedicherà più tempo alla sua azienda. Il titolo segna così un deciso rialzo, nonostante la delusione del mercato per un calo delle consegne del 13% nel primo trimestre rispetto a un anno prima. Boeing decolla (+7%) pensando al possibile miglioramento dei rapporti Usa-Cina e ai conti superiori alle attese degli analisti.
I titoli di Apple e Meta registrano imponenti acquisti nonostante le multe inflitte dalla Commissione europea ai due colossi, rispettivamente di 500 milioni di euro e di 200 milioni di euro.
Dollaro in rialzo
Il clima momentaneamente più sereno favorisce un ritorno degli acquisti sul dollaro, che appare in rialzo in queste ore contro le principali valute.
L’euro perde circa lo 0,5%, per un cambio di 1,135.
Stesso andamento per la sterlina.
Il biglietto verde si apprezza in misura poco più consistente contro lo yen, per yen per un cross di 142,62.
Bene anche l’obbligazionario statunitense, che vede prezzi in rialzo e tassi in ribasso. Il rendimento del Treasury decennale è intorno al 4,32%.
Gli investitori approfittano della schiarita sui mercati azionari, per andare all’incasso sull’oro, che perde circa il 3%, pur restando vicino a 3300 dollari l’oncia, sia sul contratto giugno 2025, sia sulla consegna immediata.
Sono in rosso anche i future del petrolio, che vede il Brent perdere il 2%, per un prezzo di 66,06 dollari al barile e il Wti cedere il 2,21%, 62,26 dollari al barile.
Piazza Affari, banche e auto in rialzo
Tra le migliori blue chip del giorno trovano spazio anche molti titoli bancari e del settore auto.
Nel primo caso svetta Mps, +4,3% e sono toniche anche Popolare di Sondrio +3,41% e le big Unicredit +2,81% e Intesa +2,79%. Sale Banco Bpm +2,13%, che domani terrà un cda per l’approvazione del “Comunicato dell’Emittente”, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Unicredit. Alle 17,30 il presidente Massimo Tononi e l’ad Giuseppe Castagna terranno una conference call.
Tra i titoli finanziari sono in evidenza Banca Mediolanum +2,91 e Fineco +3,11%, mentre Nexi sale del 4,48% dopo aver reso noto ricavi in incremento del 3,7% su base annua nel primo trimestre, “in linea con la guidance per il 2025 e leggermente migliore delle nostre stime”, secondo Intermonte.
Poste Italiane si apprezza dell’1,11% e aggiorna i suoi massimi storici a 17,28 euro.
Nell’auto riprende forza Stellantis +2,93.
Nella giornata positiva hanno perso terreno le utility: Terna -2,02%, Snam -1,31%, A2a -1,3%, Italgas -1,76%.
Debolezza per Leonardo -1,77% e Generali -0,22%.
Oggi intanto Borsa Italiana ha disposto la revoca del titolo Beghelli, a seguito dell’Opa lanciata da Gewiss.
Spread in calo; a maggio torna il Btp Italia
Come anticipato chiude in verde anche il mercato secondario, dove lo spread tra Btp 10 anni e Bund di durata uguale arretra a 113 punti base (-3,12%). Il rendimento del titolo italiano in chiusura è indicato al 3,63%, mentre quello tedesco sale al 2,49%.
Intanto è di oggi la notizia che il 27 maggio partirà la nuova emissione del Btp Italia (che si concluderà il 30 maggio), titolo indicizzato al tasso di inflazione italiana e dedicato a piccoli risparmiatori. Il nuovo Btp Italia, durerà 7 anni e mette in conto un premio finale extra pari all’1% per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza, il 4 giugno 2032. La collocazione avverrà in due fasi: la prima si svolgerà da martedì 27 a giovedì 29 maggio – salvo chiusura anticipata – e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini. La seconda avrà luogo nella mattinata del 30 maggio e sarà riservata a investitori istituzionali.
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