Piazza Affari è la miglior Borsa d’Europa del 2019. Dall’inizio dell’anno il Ftse Mib, l’indice dei 40 principali titoli della Borsa Italiana, ha guadagnato il 16,7%, più della media europea (+13,13 per lo Stoxx 50) e più della Borsa di Parigi (+14,36%), di quella di Francoforte (+9,16%), di quella di Londra (+8,10%), di quella di Madrid (+8,79%) e di quella di Zurigo (+12,44%).
Ma come si spiega che la Borsa corra proprio nel momento in cui l’economia italiana è drammaticamente ferma e oscilla tra recessione tecnica e stagnazione mentre la fiducia nel nostro Paese cade a picco per l’incertezza che la politica di bilancio – tutta proiettata sul reddito di cittadinanza e sull’anticipo pensionistico di quota 100 anzichè sugli investimenti – semina incertezza? In parte si spiega perchè la Borsa di Milano, che è meno cara di altre, sta recuperando quanto ha perso l’anno scorso e in parte perchè Piazza Affari scommette sul fatto che nel secondo semestre dell’anno l’economia italiana possa andare meglio dei primi mesi del 2019.
Ma quali sono i settori e quali sono le blue chips che in Borsa hanno corso di più nei primi tre mesi di quest’anno? A livello di settori i rialzi più rilevanti sono stati messi a segno dai materiali di base (+30,19%), dalle banche d’investimento (+25,10%) e dall’alimentare (+19,16%).
Tra i principali 40 titoli del Ftse Mib la maglia rosa è Azimut che nel 2019 ha guadagnato il 53,2% anche grazie al superdividendo promesso agli azionisti e sta vincendo il testa a testa con un altro titolo che ha corso molto, anche in per effetto dell’aumento dei prezzi del petrolio, e cioè Saipem che dall’inizio dell’anno sta guadagnando il 50,3%.
Sul podio, dietro ad Azimut e Saipem, sale anche la Juventus che ha sfruttato l’effetto Ronaldo e il successo in Champions contro l’Atletico incassando un rialzo del 43% nel primo trimestre 2019.
Al quarto posto si colloca un altro titolo della scuderia Agnelli-Exor, la Ferrari che dall’inizio del 2019 è in rialzo del 34,5%.
Dietro le prime quattro, si trovano poi a pari merito Finecobank e Tenaris, che stanno entrambe guadagnando il 31,6% e, subito dopo, Leonardo, protagonista di un forte recupero nella prima parte dell’anno che l’ha portata a guadagnare il 30% in virtù del nuovo piano industriale lanciato da Alessandro Profumo che sta procurando nuovi ordini, soprattutto nel campo degli elicotteri e sta inducendo gli analisti finanziari a cambiare in positivo il giudizio sul gruppo della difesa e dell’aerospazio.