Giugno scalda i mercati, che chiudono la seconda seduta consecutiva in rialzo oggi in Europa incoraggiati da notizie che vengono dagli Stati Uniti: in particolare l’approvazione anche al senato dell’innalzamento al tetto del debito (che evita il temuto default) e l’espansione del mercato del lavoro a stelle strisce, due novità che allontanano il rischio di una crisi economica e finanziaria Usa che poteva avere effetti globali.
Piazza Affari è ancora una volta tra le prime della classe, con un progresso dell’1,85, che la porta oltre il confine psicologico dei 27mila punti. Sono quasi tutte positive le blue chip milanesi, a partire da settori come oil, industria e lusso.
I volumi sono stati limitati dalla giornata di festa in Italia, ma l’ottimismo non ha oggi conosciuto ombre e il verde è brillante anche sul secondario, dove lo spread tra Btp decennale benchmark e omologo tedesco arretra a 167 punti base (-4,76%), con acquisti copioni sulla carta tricolore e tassi rispettivamente a +3,97% (da 3,99% del giorno prima) e +2,3% (da 2,25%).
Nel resto d’Europa è tonica Parigi +1,87%, che ieri era rimasta un po’ in ombra; i guadagni sono consistenti a Londra +1,54%, Madrid +1,67%, Amsterdam +1,13%, Francoforte +1,27%.
Oltreoceano Wall Street, partita di slancio, si sta muovendo in territorio positivo, con il Dow Jones (+1,7%) particolarmente brillante. Tra i titoli corre Amazon (+2,12%) che, secondo Bloomberg, è in trattative con le maggiori compagnie di telefonia mobile per offrire agli abbonati Prime statunitensi un servizio a basso costo o addirittura gratuito.
Insieme all’azionario festeggia oggi il petrolio, in vista della riunione dell’Opec+ del 4 giugno (Brent +2,1%, 75, 84 dollari al barile) e si rafforza leggermente il dollaro, anche se l’euro preserva un cambio attorno a 1,072.
Dati macro e banche centrali
A maggio sono stati creati 339mila posti di lavoro non agricoli negli Stati Uniti, quasi il doppio di quanto atteso dagli analisti. Contestualmente però è salita la disoccupazione al 3,7% dal 3,4% (e contro attese al 3,5%), mentre i salari orari medi sono aumentati in misura corrispondente al previsto.
Il forte mercato de lavoro americano racconta di un’economia che resiste alla politica restrittiva della banca centrale, mentre il lieve aumento della disoccupazione e la stabilità dei salari fa sperare nell’attesa pausa nei rialzi dei tassi da parte della Fed nel mese di giugno. Secondo gli esperti le probabilità che Jerome Powell alzi il costo del denaro per l’undicesima volta di fila nella riunione del 14 giugno sono inferiori ora al 30%.
Nella zona euro si soppesano invece le dichiarazioni di vari banchieri, dopo le parole di Christine Lagarde di ieri. Secondo Gabriel Makhlouf il calo dell’inflazione uscito un giorno fa è “benvenuto, ma non definitivo, dato che le pressioni sottostanti e i prezzi dei servizi rimangono piuttosto forti”. La conseguenza più probabile è quindi che al prossimo meeting Eurotower aumenterà ancora i tassi di 25 punti base ma non è finita qui: “penso che probabilmente a giugno e luglio assisteremo ad aumenti dei tassi”.
Per il membro del board Fabio Panetta invece non è il momento di essere frettolosi: “la mia intuizione – ha detto a Le Monde – suggerisce che non abbiamo raggiunto la fine del nostro ciclo di rialzo dei tassi, anche se non ne siamo lontani”.
Piazza Affari oltre i 27mila punti base
Piazza Affari è quasi tutta in verde e vede rialzi massicci praticamente in tutti i settori, ritrovando 27.068 punti base. Sul Ftse Mib si parte dai titoli oil con Saipem, +5,64%, Tenaris +3,61%, Eni +2,77%, mentre il lusso riprende quota con Moncler +4,01%. L’automotive è ampiamente rappresentato nella top ten odierna con Iveco +4,11%, Pirelli +3,11%, Ferrari +2,88%, Stellantis +2,8%.
Amplifon guadagna il 3,34%, dopo aver sottoscritto una linea di credito Esg con le banche per 300 milioni.
Nel settore bancario si conferma effervescente Monte Paschi di Siena +3,61%.
Sono in controtendenza solo due titoli, ritenuti per lo più difensivi come Campari -0,12% e Inwuit -0,25%.
Fuori dal paniere principale Autogrill, prossima al delisting, archivia la seduta con un rialzo dell’1,83%, mentre Dufry si avvicina al 95% del capitale. Sono poco mossi i titoli Mfe A (-0,36%) e Mfe B (+0,46%), dopo la notizia che il gruppo ceco Ppf ha aumentato la sua quota nella tedesca Prosiebensat (che ha come primo azionista MediaForEurope della famiglia Berlusconi).