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Borse 16 agosto ultime notizie: le ombre cinesi frenano i mercati europei e americani. Piazza Affari maglia nera Ue

Evergrande.com

Tra i timori per l’economia cinese e l’attesa dei verbali dell’ultima riunione della Fed, in un clima pienamente agostano, la seduta odierna dei mercati finanziari appare priva di una direzione precisa.

Piazza Affari, chiusa ieri, archivia la giornata in maglia nera, -0,93% a 28.169 punti base, tra scambi sottili e banche contrastate. A pesare è anche il rialzo dello spread che, nel finale, è indicato a 172 punti base, con un rendimento del Btp decennale del 4,34% contro il 2,61% del Bund di pari durata.

L’agenzia Fitch ha però migliorato leggermente la stima del pil potenziale a medio-termine del paese (+0,7%), in considerazione del miglior andamento degli investimenti.

Le altre piazze europee non sono molto più brillanti: Francoforte sale dello 0,14% e Madrid dello 0,08%, mentre Londra cede lo 0,44% con l’inflazione in rallentamento a luglio (6,8% da 7,9% di giugno), ma in misura inferiore alle attese e una sterlina tonica su attese di una banca centrale ancora in agguato, anche se il settore assicurativo è in rialzo con i risultati trimestrali e le previsioni di Aviva (+1,45%) e Admiral Group (+7,05%).

È in ribasso Amsterdam, -0,32%, allarmata dall’Olanda in recessione dopo il secondo calo trimestrale consecutivo del pil (-0,3%), anche se la produzione industriale della zona euro è migliorata a giugno e il pil è confermato in crescita nel secondo trimestre (+0,3% sul primo trimestre e +0,6% sullo stesso periodo 2022).

Negli Usa, Wall Street in mattinata risulta nervosa, dopo le perdite di ieri dovute in parte alle banche e alla minaccia di Fitch di abbassare il rating di una dozzina di istituti colpendo i titoli di Jp Morgan, Wells Fargo e Bank of America.

L’opening bell è stata stonato, ma al momento il Dow Jones è in territorio positivo (+0,2%), in scia alla trimestrale di Target (+2,75%) che ha sollevato l’umore del settore retail.

Scende invece il Nasdaq (-0,3%) e si sgonfia parzialmente Vinfast (-21%), dopo la performance stellare della vigilia in cui il titolo della società vietnamita di auto elettriche ha guadagnato il 270%, superando per capitalizzazione Ford e Gm. Resta negativa Tesla (-1,81%), che perde quota da quando ha annunciato il taglio del prezzo di alcuni modelli in Cina. 

Dollaro piatto, rublo in recupero

Sul mercato dei cambi è piatto l’indice del dollaro, mentre il rublo recupera posizioni dopo le perdite dei giorni scorsi che avevano portato la divisa di Mosca a superare la quota di 100 per un dollaro (94,6 in questo momento). A rafforzare la moneta russa è la decisione della banca centrale che ieri, in una riunione straordinaria ad hoc, ha alzato il tasso di interesse di riferimento del 3,5%, al 12%.

S’indebolisco invece la moneta giapponese: lo yen ha toccato la soglia di 145 per dollaro per quattro sessioni, livello che a settembre e ottobre dell’anno scorso aveva innescato l’intervento delle autorità. China discendente anche per la divisa cinese, con lo yuan ha toccato il livello più basso da novembre sia nei mercati onshore che offshore, scendendo fino a 7,3297.

Si mantiene poco mosso il petrolio, che tratta a 84,8 dollari al barile, tra tagli straordinari alla produzione e debolezza cinese. A tenere sulla corda il mercato dell’oro nero sono i segnali negativi che si susseguono dalla Cina che, tra l’altro, ha deciso di non pubblicare più le statistiche sulla disoccupazione giovanile, che ha raggiunto il record del 21%. Una scelta che aumenta i dubbi sullo stato di salute dell’economia del celeste impero.

Al momento appare poco mosso il mercato dei titoli di Stato Usa (il decennale mostra un tasso intorno a 4,2%) in attesa della pubblicazione in serata dei verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui trarre spunti per le prossime mosse della banca centrale. Il mercato scommette ancora su uno stop nel ciclo dei rialzi a settembre, anche se il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha detto che l’inflazione a stelle e strisce, seppur in calo, è “ancora troppo alta”.

Piazza Affari bene Iveco, arretra Saipem

Anche Piazza Affari si è mossa senza bussola, con le prese di profitto che hanno prevalso.

Tra le blue chip brillano Iveco +1,16% e Amplifon +0,76%, mentre sono contrastate le banche. Bper e Banco Bpm si apprezzano rispettivamente dello 0,37% e dello 0,07%, ma sono in rosso le big Unicredit -1,99% e Intesa -0,65%.

Chiude una seduta volatile Banca Monte Paschi -1,79%, positiva in avvio sull’ipotesi di ingresso di nuovi investitori in seguito alla cessione del 10%-15% da parte del ministero dell’economia.

Anche il settore automotive si è mosso in ordine sparso, con Iveco sono positive Pirelli +0,55% e Ferrari +0,42%, mentre Cnh cede il 2,67%.

La maglia nera del giorno va a Saipem, -3,59%, in un settore oil complessivamente debole. Tra le utility s’indebolisce Hera -1,87%.

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Categories: Finanza e Mercati