Un senso di precarietà aleggia sui listini nell’ultima seduta della settimana, in vista di un week end all’insegna della paura. Piazza Affari, in linea con gli altri mercati, trattiene il fiato ma, grazie al rialzo dei titoli energetici, limita i danni: l’indice Ftse Mib cede lo 0,80% ma resta largamente sopra quota 28.200 punti.
La crisi di Gaza per ora non ha avuto un effetto diretto. I prezzi del petrolio (+0,7% a 86,70 dollari) salgono stamane dopo che gli Usa hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo, sollevando preoccupazioni sull’offerta in un mercato già ristretto dal taglio alla produzione deciso dall’Arabia Saudita. Al contrario, gli Usa stanno aumentando l’estrazione di petrolio, per bilanciare il calo dell’offerta. Le scorte strategiche sono invece rimaste ferme, segno che portarle al di sotto dei livelli attuali (ai minimi dagli anni ’80) non è praticabile per ragioni anche militari.
Stamattina il vice premier russo, Alexander Novak, ha detto che è troppo presto per anticipare le decisioni della prossima riunione dell’Opec+: “Diverse opzioni sono possibili, un incremento così come un taglio” ha detto a Arabic TV. Novak aggiunto delle considerazioni sul conflitto Hamas- Israele: “I prezzi indicano che il mercato considera non troppo alti i rischi” associati al conflitto.
Ancora in tensione anche le quotazioni del gas naturale in Europa +1,6% a 54 euro/mwh.
Petrolio e gas in rialzo sui mercati, salgono i titoli petroliferi
L’ascesa dei prezzi trova riscontro nelle quotazioni dei titoli petroliferi: Tra i titoli positivi spicca Tenaris +1,3% dopo che Intermonte ha alzato il prezzo obiettivo a 16 euro. Sale anche Eni +1,2%. Ieri Bnp Paribas ha confermato la raccomandazione Neutral ma aumentato il target price da 14,0 a 15,50 euro.
Tra le utilities si mette in evidenza A2a +1%.
Nonostante le tensioni, Btp decennale rimbalza
Malgrado le tensioni, il Btp decennale si avvia a chiudere la miglior settimana da metà luglio grazie alle indicazioni “dovish” dei banchieri centrali.
BTP decennale a 4,73%. Bund a 2,74%. Spread a 200 punti base
Cross Euro-dollaro quasi fermo a 1,055.
A Piazza Affari su le banche, a Wall Street trimestrali al via
In buona salute una parte delle banche: Bper Banca +3%. Barclays alza il giudizio a Overweight, Promossa anche Mps, favorita dagli alti tassi di interesse attivi. lo stesso analista incrementa il target price di Unicredit e Mediobanca.
Al contrario Berenberg ha tagliato Finecobank -3% da 17 a 15,75 euro, confermando il Buy. Morgan Stanley ha limato il target price da 14,90 a 14,70 euro, il giudizio resta Overweight.
Il peggior titolo di giornata è Diasorin -3%, su nuovi minimi dal 2019, dopo il profit warning di Sartorius, -12% a Francoforte.
In rosso anche Campari -2%. Oddo ha tagliato la raccomandazione a Underperform, target 11,20 euro.
In rosso i future del Nasdaq -0,42% e dell’indice S&P 500 -0,17% a due ore dalla seduta di Wall Street: Oggi prende il via l’attesa campagna delle trimestrali Usa con i conti delle grandi banche: JP Morgan, Wells Fargo e Citi. Sotto i riflettori il probabile aumento delle sofferenze e degli accantonamenti.