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Borse 10 agosto pomeriggio: inflazione Usa più bassa del previsto e le piazze azionarie corrono

FIRSTonline

L’inflazione Usa manda segnali incoraggianti, la Cina rimuove le limitazioni ai viaggi turistici di gruppo per una serie di paesi e in Italia si attenua la paura per la tassa sugli extra profitti delle banche: l’insieme di queste notizie favorisce oggi il ritorno di un certo grado di fiducia sui mercati e i listini europei centrano la seconda giornata di recupero, mentre Wall Street si muove intonata a poche ore dall’avvio.

Lusso viaggi e banche danno la carica all’Europa

Europa in progresso dunque, grazie ai titoli del lusso, dei viaggi e delle banche.

Piazza Affari chiude con un guadagno dello 0,94% a 28.575 punti base, sostenuta anche da Telecom (+2,75%) con gli investitori che scommettono su più rapidi sviluppi del dossier sulla rete unica.

Nel resto d’Europa svetta Parigi, +1,52%, che vede sul podio delle blue chip le grandi firme della moda, grazie agli ulteriori allentamenti della politica anti Covid da parte di Pechino.

Archivia una seduta brillante Madrid +1,58% (con tutte le big cap in verde) seguita a qualche lunghezza da Amsterdam +0,98% e Francoforte +0,91%. È più arretrata Londra, +0,45%.

Copenhagen si è mossa addirittura in controtendenza, -0,63%, con il colosso farmaceutico Novo Nordisk che cede l’1,22% nonostante le straordinarie previsioni di crescita di utili grazie al boom dei suoi farmaci contro l’obesità. Il titolo è cresciuto del 65% circa nell’arco di un anno e può strappare a Lvmh lo scettro di regina delle azioni europee.

Il lusso è sotto i riflettori intanto anche New York, dove Capri Holdings registra un’impennata del 56,2% dopo che la grande rivale Tapestry (-12,5%) ha detto di voler acquistare la casa madre di Michael Kors in un’operazione da 8,5 miliardi di dollari.

Il dollaro ripiega dopo dati macroeconomici

Il dollaro è in ritirata dopo l’attesissimo dato sull’andamento dei prezzi al consumo nel mese di luglio negli Stati Uniti. La crescita mese è stata dello 0,2% e il ritmo tendenziale del 3,2% dopo il 3% di giugno, meno però del 3,3% atteso dagli esperti. L’inflazione core è salita del 4,7% dopo il 4,8% del mese prima.

A rafforzare la possibilità che la banca centrale Usa metta un freno alle strette monetarie già a settembre ha contribuito oggi anche il rapporto sui sussidi alla disoccupazione, con le richieste che la scorsa settimana sono salite di 21mila a 248mila, contro attese a 230mila.

L’euro prevale su biglietto verde in misura relativamente robusta (+0,4%), con un cambio oltre 1,1, spinto anche dai toni piuttosto decisi della Bce, nel nuovo bollettino economico.

Tra le materie prime arretra il petrolio, che nella notte ha toccato i massimi da sette mesi: Brent -0,6% circa a 87 dollari al barile; Wti -1% a 83,56 dollari al barile.

Seduta volatile per il gas, che infine perde quota ad Amsterdam dopo l’impennata di ieri, dovuta a timori sulle forniture: 36,65 euro Mwh, -7,97%.

Piazza Affari tonica con Moncler, banche e Tim

Anche Piazza Affari trova appoggio nei titoli del lusso, dopo le novità provenienti dalla Cina. Tra le blue chip campeggia infatti Moncler con un incremento del 3,59%.

Le banche consolidano il rimbalzo dopo il martedì nero seguito all’annuncio della tassa sugli extra profitti decisa da Palazzo Chigi. La correzione di rotta successiva ha favorito fin da ieri una forte ripresa del settore, ma la misura è stata comunque bocciata da Moody’s.

Sul Ftse Mib sono in primo piano Banco Bpm +2,94%, Intesa Sanpaolo +1,9%, Banca Mediolanum +1,65%, Finecobank +1,26%.

Prosegue anche il rally di Telecom Italia, con le molte indiscrezioni sul futuro della rete e fonti stampa che sostengono che Tesoro e il fondo Usa Kkr stanno negoziando un memorandum d’intesa che fisserebbe i termini di un’offerta sostenuta dallo Stato per la rete fissa; un accordo preliminare potrebbe essere firmato anche prima di Ferragosto.

La seduta è stata favorevole a Ferrari +2,05%. Bene le utility con Enel +1,48%, Terna +1,34%, A2a +1,15%.

I ribassi sul listino principale sono frazionali a partire da Interpump -0,56%, Cnh -0,47%, Pirelli -0,37%, Iveco -0,41%. Resta debole Generali -0,35%, in un settore ben comprato a livello europeo dopo i risultati oltre le stime di Allianz (+3,99%) e Zurich Insurance del (+0,17%).

Spread in calo

Chiude positivamente anche il secondario italiano: lo spread tra Btp decennale e omologo tedesco che arretra a 163 punti base (-2,12%). È stabile il tasso del titolo italiano a +4,13%, sale il Bund +2,5%.

Scendono i rendimenti anche sul primario. Il Tesoro ha collocato stamani l’intera nuova emissione (prima tranche) di Bot a un anno per 8 miliardi, con scadenza 14 agosto 2024. Il rendimento è del 3,82% con una limatura al ribasso (-13 punti basi). La domanda ha superato i 10,5 miliardi. Sono in scadenza, il prossimo 14 agosto, Bot a un anno per 9,7 miliardi.

Una boccata d’aria per il Belpaese arriva dai dati sull’inflazione comunicati dall’Istat: +5,9% a luglio da 6,4% di giugno.

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