SQUILLA TELECOM, TRACOLLA STM. LA SCURE DI PIMCO FRENA PIAZZA AFFARI
La Borsa di Milano difende di poco l’obiettivo del quinto rialzo consecutivo. L’indice Ftse Mib chiude a +0,03% a quota 16238, pur con un brusco peggioramento nelle ultime battute. Londra -0,39%, Francoforte perde lo 0,19% e Parigi lo 0,43%.
Il peggioramento è stato provocato dalla decisione di Pimco, una delle più grandi società di gestione del risparmio del mondo, di assumere un atteggiamento più prudente sull’Italia, sulla Spagna e sulla periferia dell’Europa.
Il Btp si indebolisce ed il rendimento sale di 5 punti base a 4,35%, sale anche il rendimento del Bund tedesco a 1,55% (+3%). Lo spread tra i due titoli è 279 punti base (+2 punti base). Wall Street perde terreno dopo aver battuto nuovi record. La Borsa degli Stati Uniti si è indebolita dopo aver battuto in avvio di seduta nuovi record. Il Nasdaq ha invertito la rotta e perde lo 0,2%. Il Dow Jones e l’S&P500 salgono dello 0,1%. Incerta Apple -0,6% che stasera a Borsa chiusa darà i risultati.
L’unico dato macroeconomico di rilievo del pomeriggio è l’indice sulle condizioni dell’industria manifatturiera nella zona della Virginia, sceso inaspettatamente a -11 da 8 di giugno, gli economisti si aspettavano un rialzo a 9. La contrazione dell’indice elaborato dalla Fed di Richmond, la capitale della Virginia, è pesante, ed anche tale da renderla bisognosa degli stimoli erogati dalla Federal Reserve.
Peggiorano all’improvviso le banche. Unicredit perde lo 0,56%, guadagnava il 2%. Intesa è in rialzo dello 0,95%% ma nel pomeriggio era in rialzo del 2,5%. Generali perde lo 0,03%%.
Il miglior titolo del paniere principale milanese resta Telecom Italia +6,74%. Il balzo segue l’annuncio di una maxi operazione in Germania nella telefonia: KPN venderà la sua controllata tedesca E-Plus a Telefonica Deutschland per 8,1 miliardi di euro. Telefonica guadagna il 2%, Telefonica Deutschland perde il 2%.
In evidenza anche Enel +1,91%. Fiat +1,18% e Finmeccanica è in rialzo dell’1,9%. Nel segmento delle banche spiccano i rialzi delle due società più grandi: Unicredit +2% e Intesa Sanpaolo +2%. Atlantia sale dell’1,8%, sul titolo è arrivata la promozione di Morgan Stanley.
Stm crolla del 10,5%, dopo i risultati del secondo trimestre, chiuso con una perdita raddoppiata a 152 milioni di dollari, contro i 75 milioni dell’analogo trimestre dell’anno precedente. I ricavi sono calati a 2,05 miliardi da 2,15 miliardi e il margine lordo è sceso al 32,8% dal 34,3%. Il consensus delle previsioni degli analisti convergeva su ricavi per 2,07 miliardi di dollari.