Piazza Affari chiude l’ultima seduta del 2013 praticamente invariata (+0,06%) a 18.967 punti. Il listino archivia una capitalizzazione in rialzo sul 2012 di circa il 20% a 438 miliardi, che corrisponde al 28,1% del pil (22,5% l’anno scorso). L’anno ha archiviato il maggior debutto dal 2000 per controvalore, il titolo Moncler, a cui si sono aggiunte altre 17 Ipo (tra mercato principale e Aim). In mattinata il Tesoro ha fatto il pieno di Btp con un’asta da 5,5 miliardi di euro. Ha collocato 2,5 miliardi di euro di Btp a 10 anni al tasso del 4,11% in rialzo dello 0,11% dall’emissione precedente e lo 0,10% in meno rispetto al rendimento di venerdì del secondario. Il titolo con scadenza 2018 è stato collocato al 2,71% dal 2,89% dell’asta di fine ottobre.
Borsa poco mossa dopo l’asta mentre in calo lo spread a 216 punti base, ai minimi da luglio 2011 e rendimento al 4,13%. Il Mot dedicato ai titoli di stato e obbligazioni nel 2013 ha registrato il suo massimo storico (328m 6 miliadi di controvalore scambiato, +2,2% sul 2012) anche grazie al boom del Btp Italia che in una sola seduta, il 5 novembre, ha registrato 16,3 miliardi scambiati. In Italia l’Istat ha diffuso il dato sull’indice della fiducia delle imprese a dicembre che è salito leggermente su novembre a 83,6 da 83,4, ai livelli più alti di luglio 2012.
Segno meno per le altre piazze europee che comunque hanno anch’esse archiviato una seduta poco mossa : Parigi -0,05%, Londra -0,29% , Francoforte -0,39%. Wall Street è partita contrastata ma si muove comunque verso il miglior anno dal 1997. L’eurodollaro è salito dello 0,49%. La vendita di dollari è stata innescata dall’unico dato rilevante della giornata dal fronte macroeconomico: l’indice della National association of realtors che misura l’andamento dei contratti di vendita di abitazioni già firmati ma non ancora conclusi è tornato a salire a novenbre dello 0,2% su base mensile, il primo aumento in sei mesi, anche se le attese erano di almeno +1%. Il petrolio Wti è sceso dello 0,66% a 99,66 dollari al barile e l’oro dello 0,68% a 1.205,8 dollari l’oncia.
Domani i listini Usa sono aperti, Piazza Affari rimane chiusa mentre Parigi, Madrid e Londra rimarranno aperte solo mezza giornata. Francoforte ha già chiuso oggi alle 14. Sul Ftse Mib si mette in evidenza Yoox +2,07%, Fiat +1,89%, Snam +1,55% e Mps +1,39%. Il titolo della banca senese chiude positivo dopo una mattinata sulle montagne russe e con il 3,1% del capitale passato di mano. Il mercato ha reagito all’esito dell’assemblea di sabato che in seconda convocazione ha bloccato l’aumento a gennaio e dato il via libera alla ricapitalizzazione a da maggio in avanti, come voleva la Fondazione. In fondo al Ftse mib Fonsai -4,24% che debutterà come UnipolSai il 6 gennaio, Mediaset -2,77%, Mediolanum -0,79% e Stm-0,52%. Fuori dal paniere principale Premafin balza dell’11,7% dopo una sospensione al rialzo di oltre due ore.