Dopo un avvio incerto, le Borse europee hanno imboccato la via del ribasso. A prevalere sono le prese di beneficio dopo la buona performance delle ultime sedute. Nell’attesa d’importanti dati macroeconomici come l’indice tedesco Zew e l’inflazione europea e statunitense, a metà mattina Milano perde circa mezzo punto. Fanno peggio Francoforte (-0,6%) e Parigi (-0,66%). Londra -0,2%.
Lo spread Btp-Bund rimane in ogni caso sotto controllo, arretrando a quota 287 punti base. L’euro in apertura di giornata è scambiato a 1,3085 dollari, contro il cambio a 1,3065 registrato ieri sera dopo la chiusura di Wall Street.
A Piazza Affari sono in evidenza per ragioni opposte i titoli di Mps e Telecom Italia, rispettivamente il migliore e il peggiore del Ftse Mib.
Le azioni della Banca senese guadagnano oltre tre punti e mezzo. La Fondazione ha deciso ieri che all’assemblea dell’istituto del 18 luglio voterà a favore della cancellazione della norma dello statuto che impedisce agli altri soci di superare il 4% nel capitale dell’istituto.
Telecom Italia lascia invece sul campo più del 3%. Le vendite sul titolo sono state innescate dallo stop allo scorporo della rete annunciato ieri sera dalla società al termine di un Cda straordinario.
“Nel ribadire l’importanza del progetto non solo per Telecom Italia, ma per lo sviluppo del sistema di telecomunicazioni del Paese – si legge nella nota di Telecom –, il Cda ha preso atto che le incertezze introdotte dalle recenti decisioni dell’Agcom rischiano di comprometterne la fattibilità. Ha pertanto deliberato che, prima di procedere a ulteriori fasi implementative dello stesso, sia verificata la coerenza dei contenuti e del percorso regolatorio con le assunzioni alla base del progetto”.
Male a Piazza Affari anche Fiat (-2%) dopo l’ennesima pubblicazione di dati negativi sulle immatricolazioni.