Sesta seduta consecutiva di ribasso per Piazza Affari -0,3% nonostante il buon esito dell’asta Btp a 5 e 10 anni con i tassi decennali scesi per la prima volta sotto il 3%. In particolare, i 2,5 miliardi di euro di Btp a 10 anni sono stati collocati a un tasso del 2,81%, contro il 3,01% della precedente asta. I titoli a 5 anni, invece, sono stati collocati all’1,35% (contro l’1,62% precedente). Lo spread Btp bund chiude in calo a 157 punti. In mattinata l’Istat ha pubblicato il dato sulla fiducia delle imprese che a giugno è salita a 88,4 punti da 86,9 con un miglioramento diffuso in tutti i settori. A fiaccare gli indici eyuropei è però il calo a sorpresa della fiducia nell’Eurozona. L’indice Esi, Economic Sentiment Indicator, calcolato dalla Commissione europea è sceso di 0,6 punti a 102 contro un aumento a 103 messo in conto dagli analisti.
Diversi comunque oggi i dati macro in arrivo dall’Europa soprattutto su Pil e inflazione. In Francia i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,5% a maggio per il calo degli energetici, le spese per i consumi di maggio sono salite dell’1% ed è stato confermato l’andamento piatto del Pil del primo trimestre (+0,7% annuo). In Spagna hanno frenato i consumi mentre l’inflazione di giugno annuale è risultata piatta. In Gran Bretagna la crescita del pil è stata confermata allo 0,8%, rispetto al trimestre precedente. Rivisto al ribasso al 3% la stima precedente del 3,1% della variazione annua. Infine, in Germania, secondo le stime preliminari, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% a giugno, portando l’inflazione annua all’1%. L’inflazione era scesa allo 0,9% a maggio, registrando il livello più basso da quattro anni.
Le piazze europee chiudono deboli: Londra +0,34%, Francoforte +0,10% e Parigi -0,06%. Chiusura contrastata anche per le Borse asiatiche: Hong Kong +0,10%, Shanghai -0,11%. Tokyo ha perso l’1,39% appesantita dai timori per l’economia Usa e dal calo del dollaro nei confronti dello yen. Anche Wall Street sta registrando una seduta debole e si avvia a chiude la seconda settimana con il segno meno nonostante i buoni dati macro sulla fiducia. La fiducia dei consumatori americani è salita alla fine di giugno a 82,5 punti da 81,9 alla fine di maggio battendo le attese degli analisti che si attendevano una conferma a quota 81,9 punti. In particolare il Dow Jones cede lo 0,14%, l’S&P500 lo 0,04% mentre il Nasdaq riesce a rimanere in territorio positivo con un rialzo dello 0,14%. Vendite su DuPont dopo il profit warning, acquisti su Nike dopo la presentazione dei dati. Il cambio euro dollaro si attesta a 1,3631 mentre il petrolio Wti cede lo 0,31% a 105,51 dollari al barile.
A Piazza Affari brilla Mediaset che conferma il buon andamento dell’avvio: il titolo sale del 4% dopo l’accordo sui diritti tv per le partite di calcio. L’accordo con Al Jazeera ora sembra più facile. Per Exane Bnp Paribas, che ha promosso il titolo a “neutral” da “underperform” (traget da 3,5 a 3,6 euro) “l’annuncio di una partnership è imminente” e l’offerta dal Qatar potrebbe essere superiore alle aspettative: il valore di Mediaset Premium è aumentato di 0,2 miliardi a 0,7 miliardi di euro. Balzo anche di Mondadori +3,5%. Intesa SanPaolo ha in portafoglio, al 24 giugno scorso, una partecipazione dell’1,997% del capitale di Mondadori. In seguito a un collocamento privato di azioni della Mondadori Editore dello scorso 18 giugno Intesa San Paolo aveva comunicato alla Consob di essere in possesso del 2,004% del capitale del gruppo editoriale di Segrate, iscritto come diretta pegno e indiretta proprietà pegno. Il giorno dopo la quota in capo al gruppo bancario è stata limata all’1,997%.
Seguono Mediaset in evidenza sul Ftse Mib Bper che sale del 2,3%, Yoox +1,02%, Prysmian +1% e Tenaris +0,94%. In fondo al Ftse Mib Unipolsai -2,51%, Saipem -2,3%, Mps -1,6%, Banco Popolare -1,5%, telecom Italia -1,2%.
Unicredit scivola dello 0,165%. Oggi è stato reso noto il prezzo di collocamento della controllata FinecoBank che inizierà le quotazioni il 2 luglio. Le azioni sono state assegnate a di 3,70 euro, mnella fascia bassa della forchetta. la capitalizzazione sarà pari a 2,243 miliardi di euro. Unicredit un capital gain di 360 milioni di euro.
Mps perde l’1,6% nel giorno in cui si chiude l’aumento di capitale da 5 miliardi e dopo un buon avvio favorito dal miglioramento del rating da parte dell’agenzia Moody’s.
Fiat -0,67%. La settimana prossima Fca dovrebbe annunciare l’avvio della produzione di una piccola berlina, a marchio Chrysler, presso uno stabilimento thailandese di Mitsubishi.