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Borsa: vola Mediaset, banche incerte. La Cina (e Fitch) non fanno paura

FIRSTonline

VOLA MEDIASET, BANCHE INCERTE
LA CINA (E FITCH) NON FANNO PAURA

In leggero rialzo Piazza Affari +0,35%, Ftse Mib a quota 15.484 sulla scia dei dati macroeconomici in linea con le attese provenienti dalla Cina dove il prodotto interno lordo e’ cresciuto al ritmo del 7,5% annuo nel secondo trimestre contro il +7,7% dei primi tre mesi dell’anno.

Stesso andamento per le altre principali piazze europee che guadagnano tutte fra lo 0,28% Francoforte e lo 0,49% di Parigi che non risente del downgrade ricevuto venerdi’ da Fitch che ha deciso di abbassare il rating di tripla A. Fa eccezione Madrid – 0,52%. Nel primo pomeriggio verrà annunciato l’esito dell’asta francese. Il Tesoro mira a collocare tra i 6,8 e gli 8 miliardi .

Sul fronte degli spread gli occhi sono ancora puntati sul Portogallo. Ieri i tre partiti principali hanno fissato per il prossimo 21 luglio il termine ultimo per raggiungere un accordo per formare un “patto di salvezza nazionale” in grado di preservare il piano di aiuti da 78miliardi di euro (102 miliardi dollari), con l’obiettivo di andare a elezioni anticipate il prossimo anno.

Il differenziale tra Portogallo e Germania sulla scadenza a 10 anni è fermo a 590 punti base, per un rendimento del 7,2%, sui massimi dell’anno. Lo spread Btp/Bund è poco mosso a quota 292, per un rendimento del 4,48%.

Spread tra Btp e Bund tedesco a 292 punti in apertura questa mattina, dopo aver superato nella giornata di venerdì scorso la soglia dei 300 punti. Il rendimento del Btp italiano è a quota 4,47%.

Esplode l’interesse per Mediaset +6,21%: Ubs ha alzato il target price a 3,6 euro da 2,4 euro, confermato il giudizio buy.

Scatta bene dai blocchi di partenza anche Ansaldo Sts +1,75%.

Fiat è in rialzo dello 0,69%. Mediobanca ha alzato il target price a 6,3 euro da 4,5 euro, confermato il giudizio neutral.

Eni +0,38%: Mediobanca ha tagliato il target price a 20,8 euro da 22,2 euro, confermato il giudizio outperform.

Enel -0,78, Credit Suisse ha tagliato il target price a 2,3 euro da 2,5 euro. Confermato il giudizio underperform. Mediobanca ha tagliato il target price a 2,5 euro da 2,6 euro, confermato il neutral.

Da segnalare anche l’avvio positivo di Atlantia +1,38%, Azimut +2,30% (voci di interesse per Anima) , Campari +1,18%, Diasorin +1,49%.

Prysmian si mette in evidenza con un guadagno del 3,08% portandosi a 15,09 euro. Il titolo recupera dopo i ribassi della scorsa settimana. In quattro sedute il gruppo leader mondiale dei cavi ha perso in Borsa il 4%. Il prezzo del rame, a cui storicamente l’andamento del titolo è correlato positivamente, si è mosso in direzione opposta guadagnando il 3%.

St Microelectronics +0,95%.

In evidenza nel lusso Luxottica +0,35% e Ferragamo +1,07%. A Londra Burberry sale oltre l’1%.

Contrastata la performance del comparto bancario. In equiilibrio Banco Popolare , Mps -0,14%, Unicredit +0,23% e Intesa -0,08%. In forte calo Bpm -2,78%, Mediobanca -1,13% e Bper -1.11%.

S&P, a seguito al taglio del rating dell’Italia a BBB, ha declassato Intesa Sanpaolo e Unicredit, inoltre ha messo sotto osservazione Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

La Tassara di Romain Zaleski intende chiedere alle banche di allungare il periodo di rimborso dei finanziamenti ottenuti e di convertire in capitale 750 milioni di debito, su un totale di 2,2 miliardi, in capitale.

Il principale creditore di Tassara è Intesa Sanpaolo con 1,2 miliardi di euro, a seguire Unicredit (500 milioni), Monte Paschi (200 milioni) e Ubi Banca (150 milioni).

Non pesa invece sulle banche francesi il downgrade di Fitch: bene in particolare Bnp Paribas +1,69%, Credit Agricole +1,21% e Societe Generale +1,52% . Positive a Londra Lloyds Banking Group e Barclays che guadagnano oltre l’1%.

In salita invece la partenza di Telecom Italia -0,6% e Parmalat -0,16%. Finmeccanica -0,53%.

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