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Borsa: Unipol, Unipolsai e Fincantieri volano dopo i conti

Pixabay

Nel giorno della pubblicazione dei dati trimestrali e del nuovo piano industriale, volano in testa al Ftse Mib le azioni di Unipol (+4,7%), e Unipolsai (+4,9%), mentre a guidare il Ftse Mid Cap è Fincantieri (+4,8%), anche in questo caso in scia ai conti.  

UNIPOL, PIÙ DIVIDENDI IN ARRIVO

Il piano 2019-2021 del gruppo assicurativo prevede un utile netto cumulato di 2 miliardi di euro e dividendi cumulati pari a 600 milioni di euro, oltre a un indice di solvibilità compreso tra il 140% e il 160% del minimo regolamentare. L’obiettivo del Gruppo è raggiungere nel 2021 una raccolta a livello consolidato pari a 8,7 miliardi di euro nel Danni (+750 milioni di euro rispetto al 2018) e a 5,0 miliardi di euro nel Vita (+750 milioni di euro rispetto al 2018).

Per quanto riguarda il primo trimestre, Unipol ha messo a segno un utile netto consolidato pari a 171 milioni di euro, più che dimezzato rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell’anno scorso. Il gruppo spiega però che “il risultato contabile del primo trimestre 2018, pari a euro 472 milioni, era influenzato dalla plusvalenza, pari a euro 309 milioni, generata dalla cessione, avvenuta in data 29 marzo 2018, della partecipazione di UnipolSai in Popolare Vita” e che quindi il “risultato normalizzato e a perimetro omogeneo” era di “144 milioni” nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente”.

FINCANTIERI, BOOM DI ORDINI E RICAVI

Fincantieri, invece, archivia il primo trimestre con un Ebitda consolidato pari a euro 90 milioni (contro gli 89 milioni al 31 marzo 2018) e ricavi in aumento del 13,0% a 1,385 miliardi. Nello stesso periodo la società ha acquisito ordini per 6,5 miliardi di euro, con un record storico di ordini nell’ambito “cruise”, e un carico di lavoro complessivo pari a 34,3 miliardi, circa 6,3 volte i ricavi del 2018. Il backlog al 31 marzo 2019 è pari a 30,7 miliardi (21,8 miliardi al 31 marzo 2018) con 104 navi in portafoglio.

“I risultati del primo trimestre 2019 rafforzano la nostra posizione di azienda leader, capace di trasformare rapidamente il soft backlog in ordini fermi”, ha commentato l’amministratore delegato del gruppo Giuseppe Bono, secondo cui “gli ordini per le 11 navi da crociera firmati in questi tre mesi si traducono in quasi 27 miliardi di euro generati a beneficio dei territori dove siamo presenti”.

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Categories: Finanza e Mercati