L’anno 2015 si conclude positivamente per Assosim. “Sia pure con diversa intensità – ha spiegato una nota della società -, è proseguita una moderata crescita economica delle principali economie avanzate, favorita anche dall’abbondante liquidità fornita al sistema economico dalle politiche monetarie accomodanti”.
Per quanto in particolare riguarda l’Unione Europea, a fronte di andamenti nel complesso positivi per i mercati azionari (per l’Italia, il FTSE Mib ha registrato un incremento del 12,70%), Assosim rivela come si siano evidenziate fasi di elevata volatilità riconducibili anche alle difficoltà che stanno interessando la Cina e altri Paesi emergenti.
Per l’Italia, in crescita i volumi negoziati sul mercato azionario di Borsa Italiana (+11,30%) e il numero di contratti conclusi (+6,87%). Tale trend positivo dei volumi è proseguito anche sui mercati ETFPlus (+41,57%) e SeDeX (+36,40%). Diminuiscono, invece, i controvalori negoziati sul mercato obbligazionario (MOT: 14,58%), che ha risentito del livello dei tassi di interesse, ormai ai minimi storici.
Il trading sul mercato azionario gestito da Borsa Italiana continua a concentrarsi sui titoli del FTSE MIB, anche se in misura minore rispetto all’anno precedente (90% nel 2015 versus 91% nel 2014). Nel 2008, la percentuale degli scambi sulle azioni del principale indice di Borsa Italiana era del 94%. “La riduzione progressiva della concentrazione degli scambi – rileva il comunicato di Assosim – evidenzia che l’interesse degli operatori si rivolge ora anche ad azioni di società a minore capitalizzazione, ma con apprezzabili prospettive di redditività e sviluppo”.
Invariata la partecipazione degli intermediari esteri sul mercato azionario italiano, con una quota del 21% degli scambi totali; significativa la quota di mercato degli operatori domestici specializzati nel trading online, che ha raggiunto il 40% circa del totale dei volumi negoziati sul mercato azionario.
