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BORSA ULTIME NOTIZIE: Tim vola sugli scenari di rete e Opa, avanzano le banche. Europa positiva, gas ancora giù

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Prende slancio la corsa dei listini. Dagli Usa arriva l’eco degli acquisti sulle trimestrali e della discesa del prezzo della benzina che lascia ai consumatori americani la possibilità di spendere di più per la salute, per il turismo e per altri servizi. Anche in Europa – l’area più fragile dell’economia globale – si riduce, grazie all’accordo sul tetto ai prezzi dinamico in sede Ue, il rischio di un’esplosione dei prezzi e di una mancanza di fonti energetiche per l’inverno. In sintesi, spiega Alessandro Fugnoli, c’è spazio per un moderato ottimismo: “la liquidità nei portafogli è cresciuta e c’è anche una certa quantità di posizioni al ribasso che, in caso di recupero, dovranno correre a ricoprirsi. Quello che si profila potrebbe essere di più di un bear market rally, non necessariamente per l’ampiezza del recupero quanto per la sua durata”.

Borse europee in positivo, gas e petrolio in calo

 A Piazza Affari alle 12 l’indice principale avanza dell’1,5% poco sopra 21.600 punti. Toniche anche le atre borse, sostenute da banche e tech. Dopo il dietrofront di Londra, si respira aria di scampato pericolo. 

Altro tema chiave, l’energia. ll gas scambiato al nodo di Amsterdam perde l’8% a 115 euro al Megawattora, minimo da giugno. La Commissione Ue presenterà oggi misure per affrontare i rincari di gas ed elettricità. Bruxelles vuole introdurre nei casi di emergenza e, in via temporanea, un tetto al prezzo del gas scambiato alla borsa di Amsterdam.

I prezzi del petrolio sono in calo sui timori di un rallentamento dell’economia e di una minore domanda di carburante da parte della Cina, che persiste nella sua severa politica zero Covid. Intorno alle 12,30 i futures sul Brent sono in ribasso di 19 centesimi – 0,21% a 91,43 dollari al barile.

In salita i rendimenti dei Btp 

Qualche tensione sui bond governativi. Il rendimento del Btp decennale viaggia sui massimi di seduta al 4,77% dal 4,68% del finale di ieri. Lo spread con la Germania sullo stesso tratto balla appena sopra i 240 punti, dai 236 della precedente chiusura, restando comunque all’interno del recente range, con il Bund.

Il focus resta sulla Bce, con gli interventi dei consiglieri Isabel Schnabel, Joachim Nagel e Gabriel Makhlouf previsti oggi, due giorni prima che i policymaker entrino nel periodo di silenzio in vista della riunione del 27 ottobre. Francois De Villeroy de Galhau, uno dei membri del board dalla BCE parla in un’intervista al Financial Times, della possibilità di un cambio di marcia sulla via del rialzo dei tassi. Una volta raggiunto un livello intorno al 2% del tasso sul deposito, presumibilmente intorno alla fine dell’anno, la velocità potrebbe scendere.

Piazza Affari trainata da Tim, Poste e banche

In Piazza Affari, Telecom Italia +6,8% si riporta a 0,19 euro. Due le piste per spiegare il ritorno di interesse. Da una parte l’esito del cda di Cdp che ha chiesto di spostare il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per la rete unica a metà gennaio 2023, favorendo così il progetto caro a Fratelli d’Italia. Dall’altra rispunta l’ipotesi di un’Opa da parte di un fondo. Principale indiziato Cvc.

Si risveglia, dopo aver quasi dimezzato la capitalizzazione nell’ultimo anno, anche Poste Italiane +4,17%. Il terzo trimestre dovrebbe mostrare i benefici della diversificazione del business model, compensando la diminuzione dei ricavi in alcuni segmenti (mail, capital gain, commissioni da CDP) con un aumento in altri (NII, pagamenti), a testimonianza della resilienza del gruppo.

In grande evidenza il settore bancario. Corrono i big: Intesa +2,88%, Unicredit avanza del 2,25% sui massimi da marzo. Nella nota pubblicata stamattina, Goldman Sachs alza le previsioni sui ricavi del terzo trimestre del 3% dell’istituto guidato da Andrea Orcel. Gli analisti riducono però il target price a 16,25 euro, dal precedente 17 euro, a seguito degli effetti dell’aumento della spesa per il buy back.

Ormai ibernata Banca Monte Paschi: il titolo si aggira poco sopra i 2 euro -0,10%, i diritti passano di mano a 0,75 euro, più o meno un decimo del valore teorico (7,837). Il possesso di tre diritti consente di sottoscrivere 374 nuove azioni al prezzo di 2 euro ciascuna. La capitalizzazione dell’istituto resta sotto i 100 milioni di euro (96,6).

A Wall Street occhi su Netflix

Buone le prospettive di Wall Street. I future anticipano un’apertura Toro +1%. Al centro delle attenzioni Goldman Sachs che presenterà i conti e la nuova struttura organizzativa. Da seguire Johnson&Johnson, leader mondiale nei prodotti per la cura della persona. Gli occhi saranno puntati anche su Netflix, uno dei peggiori titoli del Nasdaq 100 di quest’anno con una performance negativa intorno al -61%. La società ha appena comunicato una nuova strategia commerciale che prevede nuovi abbonamenti a prezzi più bassi, che però prevedono gli inserti pubblicitari.

Domani toccherà a Tesla, Ibm e Procter & Gamble.

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