Deboli le Borse europee in avvio della settimana nominata dall’attesa delle decisioni sui tassi della Fed. In particolare, Piazza Affari nell’attesa arretra dello 0,65% poco sopra la barriera dei 30 mila punti. Pesano alcune trimestrali negative. Tra questi Philips -3%.
La società olandese, partecipata al 20% da Exor, ha annunciato di aver sospeso le vendite di dispositivi e ventilatori per l’apnea notturna negli Stati Uniti, dopo aver raggiunto un accordo con la Food and drug administration (Fda) sulle apparecchiature mediche difettose. Lo rende noto Bloomberg, specificando che il gruppo olandese ha accantonato 363 milioni nel quarto trimestre anticipando costi aggiuntivi per il resto dell’anno.
Giù anche Bayer -5%, condannata a pagare 2,25 miliardi di dollari di danni nella causa sugli effetti in cancerogeni del diserbante Roundup.
Sale la febbre per il reddito fisso
Ma, anche se la maggioranza degli osservatori è convinta che Powell lascerà per ora i tassi invariati, prende ormai corpo la prospettiva di un prossimo calo dei tassi di un interesse, sia in Europa che oltre Oceano. A sostenere questa previsione ci sono gli acquisti sulle obbligazioni: il Treasury Note a dieci anni tratta al 4,10%. Bund decennale al 2,24%, -4 punti base. Lo spread Btp/Bund decennale è sceso a 150 punti base, sui minimi da aprile 2022. A metà ottobre era oltre i 205 punti base. Ciò testimonia il crescente appeal dei nostri governativi, combinato al ritorno di interesse per tutta la periferia della zona euro.
Btp Valore in offerta fino a venerdì
Il clima ideale per il varo del terzo Btp Valore, durata 6 anni con premio fedeltà. Il ministero dell’Economia ha annunciato il varo della terza la terza emissione. Il titolo dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori, è offerto da oggi a venerdì 1 marzo (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. L’emissione avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni, nonché un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7% per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza. Un’occasione ghiotta per i risparmiatori, seppur costosa per il Tesori.
La corsa alle obbligazioni contagia anche Wall Street
La corsa all’acquisto delle obbligazioni coinvolge anche la finanza Usa. A Wall Street è in atto la corsa al rialzo nel mondo della carta aziendale, quella che permette di ottenere un rendimento aggiuntivo, rispetto ai bond governativi di pari scadenza, senza allungare la duration. Lo ’yield premium espresso dal Bloomberg Global Credit Corporate, un indice mondiale comprendente bond a basso e alto merito creditizio è sceso sui minimi degli ultimi due anni a 143 punti base, quaranta in meno dei livelli di inizio anno. Il rendimento dei bond dotati di rating dell’Asia è ancora più in basso, sui minimi della storia. Gli spread sono in un range piuttosto interessante per gli investitori”, ha dichiarato all’agenzia, Campe Goodman, gestore di portafoglio di Wellington Management Company.
L’entusiasmo è tale che gli investitori sono disposti ad accettare tassi più bassi su alcuni dei prestiti che possiedono, piuttosto che cederli. Le imprese sono state pronte ad approfittarne, anche grazie a condizioni che rendono i loro prestiti estremamente facili da rifinanziare, anche a pochi mesi dalla loro emissione.
Salgono i petroliferi, soffre Azimut
L’interesse dei mercati è così concentrato sulle prossime mosse delle banche centrali da far passare in secondo piano l’avanzata dei petroliferi: Eni +1,63% davanti a Saipem (+1,59%).
Al contrario, la febbre per il reddito fisso gioca un brutto scherzo ai titoli del risparmio gestito: Azimut arretra del 4% abbondante.