Sotto la spinta di alcune eccellenti trimestrali i listini europei vanno a caccia di record storici ritoccando i massimi di inizio millennio. L’indice EuroStoxx50 +0,6% si porta sui massimi dal 2000. Nuovi massimi storici per l’indice Eurostoxx 600, per il Dax di Francoforte e per il Cac di Parigi. Ftse Mib di Milano +0,8%, attorno a 31.600 punti rocca nuovi massimi da 15 anni.
A Milano brillano Prysmian e Stellantis
A tirare la volata di Piazza Affari è Stellantis +5,1%, sostenuta dai conti e, dal dividendo in salita e dall’annuncio di un buyback di 3 miliardi. Il dividendo proposto sui risultati 2023 è pari a 1,55 euro per azione ordinaria, con un aumento di circa il 16% rispetto all’anno precedente. La cfo del gruppo Natalie Knight ha detto in una call che le difficoltà nel corso del 2024 saranno consistenti ma minori rispetto al 2023.
Ma la performance del gruppo è superata da quella di Prysmian +6,5% che raccoglie i frutti della crescita sui mercati internazionali, perfezionando i contratti per tre commesse dal valore aggregato di circa 5 miliardi con Amprion, gestore di sistemi di trasmissione (Tso) europei, per due sistemi di connessione della rete offshore, BalWin1 e BalWin2, e il progetto in cavo terrestre Dc34.
Non si ferma la striscia positivo di Leonardo +2%. L’ad Roberto Cingolani, alla domanda su un possibile interesse per l’unità difesa di Iveco, si è limitato a dire che recentemente le due società sono state in contatto ma che qualunque decisione sarà presa pensando a “soldi e tecnologia”. Il gruppo, ha detto, è aperto a eventuali acquisizioni, portate avanti parallelamente a joint venture più ampie con operatori europei.
Corrono anche Diasorin e Moncler, tanto per sottolineare la vivacità a 360 gradi della manifattura di casa nostra. Una volta tanto invece segno il passo le banche: Banco Bpm -2%. Fondazione Crt ha deciso di vendere la sua quota pari all’1,8% Male anche Bper e Monte Paschi.
Prudenti le Borse Usa, spread ai minimi
Assai più caute le Borse Usa. Future Wall Street sulla parità. Nasdaq +0,1%. S&P500 +0,1%. Dow Jones +0,2%. Indice Russell 2000 delle mid mall cap +2,1%.
Tim -1%. Risultati del quarto trimestre senza grandi sorprese. Il trend positivo si conferma nel 2023: l’ebitda after lease aumenta del 6,1% a 5,3 miliardi (leggermente sopra il consensus) e i ricavi del 3,1% a 16,3 miliardi (in linea con le attese). Nel quarto trimestre il mercato domestico è tornato a crescere per la prima volta dopo 22 trimestri.
Le obbligazioni governative consolidano l’ottimo spunto di ieri. Treasury Note a dieci anni a 4,23%. Bund a 2,31%. Btp a 3,81%. Lo spread scende a 149 punti base, sui minimi da due anni.
Torna la festa sui mercati ma la Ue ha evitato la recessione “per un pelo”
Euro dollaro a 1,073. “Io non ho mai detto che non abbiamo intenzione di ridurre i tassi. Sto cercando di essere molto attenta sulla questione. Il processo di rallentamento dell’inflazione è in corso, il Consiglio direttivo deve essere più fiducioso che questo processo ci porterà all’obiettivo del +2% in maniera sostenibile”, ha spiegato il presidente della Bce, Christine Lagarde.
Le Borse avanzano ma l’economia soffre. Lapidario il commissario Usa Valdis Dombrovskj: “Nel 2023 la crescita è stata frenata dall’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, dalla forte stretta monetaria, dal ritiro parziale del sostegno fiscale e dal calo della domanda esterna. Dopo aver evitato per un pelo una recessione tecnica nella seconda metà dello scorso anno, le prospettive per l’economia dell’Ue nel primo trimestre del 2024 rimangono deboli”.