L’effetto Powell continua a pesare sulle Borse europee, con Piazza Affari che indossa la maglia nera, zavorrata dal risparmio gestito.
A metà giornata Il Ftse Mib registra un ribasso dello 0,8% sopra i 27.600 punti, mentre il Cac40 e il Dax40 cedono entrambi lo 0,3%. A Francoforte è da segnalare la performance negativa di Leg Immobilien, che crolla dell’11% dopo avere annunciato la sospensione del dividendo per il 2022, date le incertezze che pesano sull’attività e sulla scia dei conti dell’esercizio. Cedono invece lo 0,6 per cento Amsterdam, Parigi e Londra. A Zurigo (-0,7%) è in rosso del 5,4% Credit Suisse, sull’orlo di un nuovo minimo storico in Borsa dopo l’annuncio del rinvio della pubblicazione della relazione annuale per il 2022. Negativi i future di Wall Street dove sono attesi oggi i dati sui sussidi di disoccupazione.
A pesare sulle Borse sono ancora le politiche monetarie delle Banche Centrali. Non solo la Fed che non ha escluso strette più aggressive, ma anche la Bce che nella riunione del 20-21 marzo annuncerà un nuovo rialzo dei tassi di 50 punti base. Dopo le dure parole del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che ieri ha dichiarato di non apprezzare “le dichiarazioni dei miei colleghi sui rialzi prolungati dei tassi”, stamattina a parlare è stato il numero uno della Banca di Francia François Villeroy de Galhau che alla televisione France Info ha spiegato: “Il picco è vicino, ma l’inflazione rimane troppo alta oggi in Francia e in Europa”. “Porteremo l’inflazione verso il 2% entro la fine del 2024 o l’inizio del 2025: questo è un impegno, non solo una previsione”, ha aggiunto Villeroy.
In Italia, sul fronte dell’inflazione gioca a favore il calo del prezzo dell’elettricità:”Credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre, sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore. Oltre il 20%”. Lo ha detto il presidente di Arera, Stefano Besseghini, a margine del convegno Top Utility a Milano.
Piazza Affari in rosso, giù il risparmio gestito
A Milano è il giorno dei consigli di amministrazione di Bper Banca (-1,49%), Italgas (-1,6%), Prysmian (+0,6%) e Leonardo (-0,65%). La società guidata da Alessandro Profumo ha annunciato oggi la firma di un contratto per l’acquisto di sei elicotteri AW139 da parte dell’operatore Abu Dhabi Aviation. Ad aver già svelato i propri conti è Italgas, che ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 12,1%, utile netto in rialzo del 7,6% a 395,7 milioni ed ebitda adjusted a 1,082 miliardi (+7,3%).
Sopra la parità Nexi (+0,75%) che ha reso nota una nuova partnership con Carrefour Italia, mentre tutte le altre blue chip viaggiano in territorio negativo. La peggiore è Buzzi (-4,8%), seguita da Banca Generali (-3,85%), che allunga a tre la serie di cali consecutivi. L’8 marzo la società guidata da Gian Maria Mossa ha pubblicato i dati sulla raccolta di febbraio, giudicati “in linea con le aspettative” dagli analisti e pari a 442 milioni, con il cumulato da inizio anno a 859 milioni. Annunciato anche l’ingresso nel cda di Alfredo De Falco a seguito delle dimissioni presentate da Massimo Lapucci. In profondo rosso tutto il comparto del risparmio gestito: FinecoBank (-3,7%), Azimut (-2,2%), Banca Mediolanum (-1,17%).
Vendite su Diasorin (-3%) dopo il taglio di rating e di target price da parte degli analisti di Exane, e Stellantis (-2,17%) che dopo la firma del rinnovo del contratto, ha annunciato oggi che lo stabilimento di Cassino, dove attualmente sono prodotti veicoli dei marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati, estenderà la propria attività alla produzione di veicoli basati sulla piattaforma flessibile Stla Large, una delle quattro piattaforme Bev su cui si fonda il piano di elettrificazione di Stellantis.
Perdono terreno i petroliferi: Saipem (-2,45%), Tenaris (-1,56%). Cede l’1,1% Telecom Italia: nel corso della conferenza stampa sui conti di Vivendi, l’Ad della società, primo azionista del gruppo telefonico italiano con il 24%, ha affermato che le offerte attuali per la rete di TIM, ovvero quelle di KKR e della coppia CDP-Macquarie “sono molto al di sotto del valore reale e del vero valore di Telecom Italia”. “Non conosco i dettagli dell’offerta di CDP e Macquarie, quindi non posso commentarla”, ha aggiunto, sottolineando che “se effettivamente è a condizioni variabili e al livello di valutazione che è stato fatto da KKR, mi sembra che sia completamente al di sotto degli obiettivi che Vivendi ha chiaramente indicato in termini di condizioni che le permetterebbero di essere in grado di sostenere un’operazione”.
Enel -0,6%, meglio del mercato, dopo l’addio alla Romania.
Fuori dal FtseMib è da segnalare la performance di De Longhi, che mette a segno un rialzo superiore al &, sostenuto dalla valutazione di Equita, che ha migliorato la valutazione a “buy” e ha alzato l’obiettivo di prezzo da 23 a 26,8 euro per azione, in scia all’atteso miglioramento dei margini nel 2023, alla forza del segmento caffè “sottostimata” e all’opzionalita’ da M&A “non scontata”.
Btp Italia: cedola definitiva al 2%, la domanda totale sfiora i 10 miliardi
Si è definitivamente conclusa la 19esima emissione del Btp Italia. Stamattina il tesoro ha comunicato che il tasso cedolare (reale) annuo definitivo è al 2%. Alle 12 si oggi si è concluso anche il collocamento presso gli investitori istituzionali, nel corso del quale sono stati assegnati 1,353 miliardi di Btp Italia.In totale le sottoscrizionihanno sfiorato i 10 miliardi di euro, formandosi a 9,9 miliardi di euro.
Nel frattempo lo spread tra il decennale italiano e il bund si muove a 177 punti base, stesso livello della vigilia, mentre il rendimento aumenta al 4,455% rispetto al 4,42% dell’ultimo riferimento.
Petrolio in calo, gas sono i 41 euro al MWh
Passando all’energia, è stabile il petrolio (Brent a 82,79 dollari al barile +0,16%) dopo la riduzione sopra le attese delle scorte americane e l’ottimismo sulla domanda cinese.
Continua invece a calare il prezzo del gas naturale sulla Borsa di Amsterdam, con il contratto ad aprile che scende dell’1,5% a 41 euro al megawattora dopo aver toccato anche 40,8 euro. L’euro viaggia a quota 1,057 sul dollaro (+0,3%).