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BORSA ULTIME NOTIZIE – Listini in rialzo aspettando la Fed, Lagarde sui tassi: “Nessun impegno su rialzi o stop”

FIRSTonline

Le Borse europee procedono in timido rialzo in attesa di ascoltare il verdetto della Fed. Nella serata di oggi, infatti, la banca centrale americana rivelerà la sua attesissima decisione sui tassi di interesse dopo il terremoto che ha colpito le banche Usa. Secondo  future sui Fed Funds, Powell annuncerà con ogni probabilità (all’89,3%) un rialzo dello 0,25% mentre secondo il restante 10,7% manterrà invariati i tassi. 

Lagarde sui tassi: “Non ci impegniamo ad aumentarli, ma non abbiamo finito di farlo”

Nel frattempo, dalla conferenza annuale The ECB and Its Watchers di Francoforte, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde ha confermato: “Di una cosa si può essere certi: conseguiremo la stabilità dei prezzi e non transigiamo sull’impegno a riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. Ciò significa che, ex ante, non ci impegniamo ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse ma non abbiamo finito di farlo”. La numero uno della Bce ha sottolineato che “a tal fine seguiremo una strategia solida, che si fonda sui dati e ci vede pronti ad agire, ma senza compromessi riguardo al nostro obiettivo primario”. 

Dopo che L’Eurozona è stata colpita da uno shock inflazionistico, che si sta trasmettendo all’economia, ora ci si attende che quest’anno il carovita mostri “una brusca flessione per effetto del calo dei prezzi dell’energia e dell’allentamento delle strozzature dell’offerta, ma la dinamica dell’inflazione di fondo rimane vigorosa”. In questo quadro, ha sottolineato Lagarde, “il nostro traguardo è chiaro: dobbiamo riportare tempestivamente l’inflazione all’obiettivo di medio termine e lo faremo”. 

La presidente della Bce ha quindi spiegato che il futuro della politica monetaria “sarà determinato da tre fattori: la nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”. 

Parlando del settore bancario europeo, Lagarde ha detto che “alla luce della recente volatilità nei mercati finanziari siamo pronti ad agire e fornire, se necessario, liquidità a sostegno del sistema finanziario e a preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”. “Ma deve essere chiaro che non occorrono compromessi fra la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria. Come abbiamo dimostrato più volte, siamo in grado di stabilire l’orientamento adeguato di politica monetaria per tenere a bada l’inflazione e al tempo stesso utilizzare altri strumenti per far fronte ai rischi per la trasmissione della politica monetaria”.

A intervenire sulla questione oggi è anche il falco Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, che ha affermato che chi fissa i tassi deve essere “piu’ testardo” nella lotta all’inflazione, scrive oggi il Financial Times.

Inflazione Uk sopra le attese

Recono noto stamattina uno dei dati macro più attesi della giornata. A febbraio 2023, l’inflazione del Regno Unito è aumentata dell’1,1% su mese. Rispetto allo stesso mese del 2022, il rialzo è pari al 10,4%. I dati sono superiori alle attese degli analisti che si aspettavano +0,7% su mese e +9,9% su anno.

Le ultime notizie sulle Borse europee

In questo contesto le Borse europee procedono in territorio positivo, con il Ftse Mib che a metà giornata sale dello 0,26% a 26.624 punti. Performance fotocopia per Parigi e Madrid, mentre Francoforte viaggia in rialzo di mezzo punto percentuale. Piatta Zurigo dove il titolo Credit Suisse cede il 3,5% e le azioni Ubs viaggiano in rosso del 2,57%. Segna +0,14% Londra

A Milano salgono le banche

Sul Ftse Mib è Iveco la maglia rosa (+2,42%), seguita da Leonardo (+1,94%) e FinecoBank (+1,58%). La banca guidata da Alessandro Foti è stata promossa da Equita per la solidità e la liquidità del bilancio.

In verde il comparto bancario: Intesa Sanpaolo (+1,53%), Mps (+1,13%), Bper (+0,76%), Unicredit (+0,74%). 

Deboli le utility, con A2a in fondo al listino (-1,77%). Negative anche Italgas (-0,9%), Terna (-0,84%) Snam (-0,7%) ed Hera (-0,68% all’indomani dei conti). 

Sotto la parità (-0,17%) Telecom Italia, che nella notte ha firmato un accordo coi sindacati di categoria che prevede 2mila uscite volontarie nel 2023, da realizzare tramite lo strumento dell’isopensione

Spread e rendimenti

È in lieve rialzo lo spread tra Btp e Bund che si attesta a quota 185 punti base dai 182 del 21 marzo. Sale anche il rendimento del BTp decennale che a metà seduta arriva al 4,15% dal 4,10%.

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