“Il verde lampeggia su tutta la linea” commenta Craig Erlaine, analista di Oanda. In Borsa le ultime notizie sono positive ed è difficile dargli torto. Dicembre, sull’onda della linea più morbida della Fed e del possibile cambio di rotta della Cina sul Covid, si è aperto all’insegna dei rialzi per tutti i listini. Non solo per le Borse, ma anche per le obbligazioni, l’oro e pure per le quotazioni del petrolio.
Borse ultime notizie: Fed e Cina danno la carica ai listini europei
Piazza Affari partecipa con singolare sobrietà alla festa generale. L’indice, dopo un avvio prudente, sale a metà giornata dello 0,5% poco sotto quota 24.800 punti ao massimi da giugno, consolidando il balzo in avanti di novembre: +8,60%. In meno di due mesi Milano ha messo a segno un balzo del +22%, che ha contribuito a ridurre la perdita da inizio 2022 a poco meno del 10%.
Il dato più significativo, però, arriva da Wall Street: il balzo di mercoledì ha cancellato il “Bear Market” del Dow Jones: dal 30 settembre il rialzo è infatti del 22%, una performance storica, visto che occorre risalire al 1938 per ritrovare un rialzo simile.
Lo stesso non vale ancora per l’S&P 500 e, soprattutto, per il Nasdaq che accusa un ritardo del 27% rispetto alle quotazioni di inizio 2022.
Andamento analogo per gli altri mercati europei, in forte ascesa nonostante il calo dei petroliferi. Domina l’ottimismo, anche se non pochi si chiedono quanto possa durare questo clima natalizio, l’opinione degli analisti è che la corsa del Toro possa durare per tutto il mese. A gennaio, quando l’Europa dovrà riprendere a piene mani gli acquisti di gas, le cose potrebbero cambiare. Ma, come disse John Maynard Keynes, “nel medio termine saremo tutti morti”.
Nell’attesa, i Btp volano sull’effetto “colomba” delle dichiarazioni del presidente della Fed: il decennale tratta al 3,6%, mentre lo spread si restringe a 185 punti, incurante della contrazione dell’indice Pmi della manifattura.
Sale anche l’oro: in rialzo dello 0,7% a 1.780 dollari. Il metallo prezioso di riferimento chiude novembre con un rialzo dell’8,3%, primo mese positivo da marzo.
Borse ultime notizie: nel pomeriggio però Wall Street potrebbe frenare gli entusiasmi
Risale anche la propensione al rischio: scende il dollaro, riprendono vigore i mercati emergenti, in ombra nella stagione dei tassi in ascesa. L’indice MSCI Emerging Markets ha portato a termine il miglior mese degli ultimi tredici anni con un balzo del +14,60%. Dalo scorso 25 ottobre, il livello più basso dall’aprile di due anni fa, la performance è del -21% grazie anche al rally del mercato cinese.
La carica del Toro potrebbe però subire una pausa nel pomeriggio a giudicare dall’andamento dei futures di Wall Street: particolare attenzione sarà prestata nel pomeriggio all’indice dei prezzi ‘core’ Pce, un dato monitorato dalla Fed e visto in marginale rallentamento a ottobre a +0,3% su mese e +5,0% su anno.
Si profila un robusto ribasso di Salesforce -6% nel preborsa dopo il warning sui conti.
Piazza Affari è la più sobria: in vista lusso e tech, brilla Mps
La corsa ieri dei tecnologici Usa ha messo comunque benzina nel motore di Stm +3,8%, titolo leader del listino italiano. In grande evidenza anche Moncler +2,14%, ormai il benchmark di riferimento del lusso quotato. Brunello Cucinelli mette a segno un rialzo del 3,1%.
Rimbalza Telecom Italia sostenuta, scrive Equita, “dalle numerose ipotesi allo studio sul futuro della Rete”, in attesa dei nuovi chiarimenti del sottosegretario Alessio Butti.
Fra i bancari in tarda mattina si è impennata Banca Monte Paschi con un balzo superiore al 6% (poi ridimensionato a +3%) tornando a quota 2 euro, il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni nel recente aumento di capitale da 2,5 miliardi. Il titolo entrerà nell’indice Ftse Midcap al posto di Caltagirone -1,4% dal prossimo 19 dicembre. Unicredit cede il 2,3%, ancora deboli Bpe e Banco Bpm-1,7%.
Eni arretra dell’1,4% penalizzato dal downgrade di Hsbc che ha ridotto la raccomandazione a “Hold” da “Buy” con prezzo obiettivo a 15,5 euro da 14 euro.
Piazza Affari: Juventus tenta il rimbalzo, rinvio a giudizio per il vertice
Sale in contropiede Juventus +2,5% circa dopo tre sedute di forti ribassi. John Elkann ha detto che il club non ha bisogno di una nuova iniezione di capitale. La procura di Torino ha presentato oggi le richieste di rinvio a giudizio per l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’ex AD Maurizio Arrivabene e altre nove persone, oltre alla società stessa, per presunti falsi in bilancio negli ultimi tre esercizi.