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Borsa ultime notizie: l’Europa rimbalza con lusso e banche. Confindustria alza le stime su Pil Italia: +0,9% nel 2024

Le Borse europee rimbalzano dopo i nuovi dati sull’inflazione e le parole di Lagarde che ha confermato l’intenzione di “moderare la politica monetaria restrittiva”. A Piazza Affari corrono le banche, bene il lusso dopo i conti Lvmh

Borsa ultime notizie: l’Europa rimbalza con lusso e banche. Confindustria alza le stime su Pil Italia: +0,9% nel 2024

Rimbalzano le Borse europee dopo le vendite di lunedì. Le tensioni mediorientali rimangono sullo sfondo, ma l’attenzione degli investitori si concentra soprattutto sui tassi d’interesse dopo che la presidente della Bce Christine Lagarde ha sottolineato che “se non avremo un grave shock ci stiamo muovendo verso un momento in cui dovremo moderare la politica monetaria restrittiva”. Una posizione diametralmente opposta rispetto a quella del presidente Jerome Powell che ha invece ulteriormente allontanato l’orizzonte del primo taglio dei tassi: se prima si prevedeva a giugno una riduzione di un quarto di punto, seguita da altri due tagli entro la fine del 2024, ora si crede che non ci sarà alcun ritocco alla riunione dell’11-12 giugno ed il primo taglio arriverà solo a settembre, mentre stanno diminuendo le probabilità di altri due tagli entro l’anno.

Le nuove previsioni sulla crescita di Confindustria

Da Confindustria arrivano le previsioni di primavera sulla crescita italiana che “sorprende in positivo nel 2023, arrivando al +0,9%,” rileva il Centro studi di Confindustria che ha soprattutto rivisto al rialzo al +0,9% le previsioni sul Pil 2024; +1,1% nel 2025. La precedente stima per quest’anno, dello scorso ottobre, era ferma al +0,5%. Oltre al miglioramento della domanda globale che “darà nuovo impulso all’export” gli economisti di Confindustria evidenziano “due potenti stimoli alla crescita”: la prospettiva dei tassi in calo ed il Pnrr. E avvertono: “Vari fattori frenano la crescita”: “il costo dell’elettricità”, “il graduale phase out del superbonus”, “le strozzature mondiali nei trasporti” (Mar Rosso ma non solo).

Da segnalare anche il rallentamento dell’inflazione nell’Eurozona. Secondo Eurostat il costo della vita a marzo si è attestato al 2,4% annuo dal 2,6% di febbraio. L’inflazione annuale dell’Unione europea invece ha fatto segnare un +2,6% a marzo 2024, in calo rispetto al 2,8% di febbraio. Rispetto a febbraio nell’Europa a 27, l’inflazione annua è diminuita in tredici Stati membri, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in dieci.

Borsa ultime notizie: l’Europa rimbalza

In questo contesto le Borse europee procedono a spron battuto, mettendosi alle spalle le vendite di lunedì. Andamento fotocopia per Milano, Francoforte e Parigi, tutte in rialzo dell’1,1%. Sul Cac 40 spicca la performance di Lvmh (+4,7%) che festeggia i conti del primo trimestre. In controtendenza Amsterdam, che cede lo 0,1%, mentre fuori dalla Ue Londra sale di mezzo punto percentuale dopo che l’inflazione a marzo nel Regno Unito è rallentata a +3,2% su base annua dal 3,4% di febbraio.

A Milano corrono le banche e Diasorin 

Il Ftse Mib guadagna oltre un punto percentuale sopra i 33.700 punti trainato dalla corsa delle banche e di Diasorin (+3,66%). Il titolo migliore è Pop Sondrio (+3,99%), seguito nel comparto da Bper (+2,49%), Banco Bpm (+2,09%), Mps (+2,08%), Unicredit (+1,89%). 

In rialzo Moncler (+2,5%) e Brunello Cucinelli (+1.78%), con Lvmh che traina l’intero settore. Ferrari guadagna l’1,78% dopo il via libera dell’assemblea al bilancio 2023, alla relazione sulla remunerazione per il 2023 e al dividendo in denaro di 2,443 euro per azione pari a un dividendo complessivo di circa 440 milioni.

Il titolo peggiore della seduta è invece Recordati (-0,85%), seguito da Leonardo (-0,44%).

Fuori dal listino principale vola Saes Getters +4,25%, che si avvicina al prezzo dell’opa annunciata dal Sgg Holding (26,3 euro per azione ex dividendo). L’opa riguarda il 69,9% del capitale, cioè la totalità delle azioni non già detenute da Sgg e punta al delisting da Piazza Affari.

Gli altri mercati

Lo spread tra Btp e Bund scende a quota 138 punti base dai 142 di lunedì, con il rendimento del decennale benchmark in ribasso al 3,86% dal 3,91% della vigilia, sul valutario il cambio euro dollaro è a quota 1,064, mentre tra le materie prime il petrolio Wti viaggia sotto gli 85 dollari al barile, mentre il Brent torna sopra 90 dollari. Prosegue la corsa dell’oro che supera di nuovo i 2.400 dollari l’oncia.

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