Dopo un avvio all’insegna della cautela le Borse europee tentano la strada dei rialzi nonostante le brutte indicazioni arrivate stamane dall’Eurostat, secondo cui l’Area euro è entrata ufficialmente in recessione tecnica. Una notizia che – paradossalmente – piace ai mercati, convinti che questo andamento possa contribuire a placare gli ardori dei falchi della Bce. Le Borse sono infatti già proiettate verso gli appuntamenti della prossima settimana, quando Federal Reserve e Bce renderanno note le loro decisioni sulla politica monetaria. Per quanto riguarda l’Eurotower sembra ormai scontato un aumento dei tassi di ulteriori 25 punti base.
Borsa ultime notizie: l’andamento dei listini a metà giornata
In questo contesto è Piazza Affari ad indossare la maglia rosa della giornata, segnando un rialzo dello 0,9% a 27.298 punti base, trainata dalle banche e dai titoli della galassia Agnelli. Più timide le altre Borse: Madrid guadagna lo 0,55%, mentre Parigi e Francoforte segnano entrambe +0,4%. Sotto la parità Amsterdam (-0,18%) e Londra (-0,1%).
L’Eurozona è in recessione tecnica
L’Eurozona è entrata in recessione tecnica nel primo trimestre 2023, a seguito di una contrazione dello 0,1% registrata per due trimestri consecutivi. È quanto emerge dai dati sul Pil diffusi stamattina da Eurostat. In particolare, nei primi tre mesi del 2023, il Pil nei 20 Paesi dell’Eurozona è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, quando già era sceso dello 0,1%.
Nell’insieme dell’Ue a 27 si è invece registrato un aumento dello 0,1%, dopo il -0,2% segnato nel quarto trimestre 2022. Rispetto al primo trimestre del 2022, invece, la crescita è stata dell’1% in entrambe le zone. Sul trimestre, gli aumenti maggiori sono stati osservati in Polonia (+3,8%) e Lussemburgo (+2%). L’Italia ha fatto registrare una crescita dello 0,6%. Per la Germania invece -0,3%.
Le percentuali diffuse stamattina dall’Eurostat sono state accolte “con filosofia” dai mercati che preferiscono guardare avanti: secondo gli analisti, infatti, l’ingresso dell’Area Euro in recessione tecnica potrebbe dare meno margini di manovra ai falchi della Bce che spingono per rialzi dei tassi cospicui e prolungati.
Piazza Affari in rialzo con banche e Stellantis
A Piazza Affari continua il rally di Monte dei Paschi (+21% nell’ultimo mese), per l’ennesima volta miglior titolo del FtseMib con un rialzo del 2,3%. Il mercato continua a credere che la banca senese sarà presto protagonista di operazioni straordinarie, anche per agevolare l’uscita dal capitale da parte del Governo, in modo da rispettare gli accordi presi in Europa.
Corre anche il resto del comparto bancario: Mediobanca (+2%), Intesa (+1,9%), Unicredit (+1,7%), Banco Bpm (+1,3%), FinecoBank (+1,2%).
Sugli scudi anche Stellantis (+2,15%), che trascina con sé Cnh (+2,2%). Mercoledì la società guidata da Carlos Tavares ha lanciato un buyback da 500 milioni nell’ambito del programma di riacquisto di azioni fino a 1,5 miliardi di euro annunciato il 22 febbraio 2023.
Guadagna l’1,5% Pirelli mentre, secondo Bloomberg, il governo è al lavoro per preparare restrizioni nei confronti della società cinese Sinochem, primo azionista della società, tra cui limiti alla sua influenza sui ruoli aziendali e poteri di veto per gli investitori italiani.
Fuori dal listino principale, la spinta di alcune raccomandazioni favorevoli da parte delle case di investimento sta facendo risalire in Borsa le quotazioni di Lottomatica, matricola che ha esordito a inizio maggio rimanendo costantemente sotto il prezzo del collocamento. Le quotazioni segnano +3,1% a 8,379 euro, per una capitalizzazione di Borsa di circa 2,1 miliardi, a fronte di un collocamento di 9 euro per azione.
Btp Valore: rallenta la corsa, raccolti 1,1 miliardi
Dopo l’exploit realizzato nei primi tre giorni, nel quarto e penultimo giorno di collocamento rallenta la corsa del Btp Valore, che ha raccolto stamattina 1,1 miliardi di euro, con oltre 43mila contratti sottoscritti. Ieri le richieste arrivate nello stesso periodo di offerta erano pari a circa 2 miliardi di euro per un totale di sottoscrizioni a fine giornata (circa 152mila) d a 4,217 miliardi di euro (5,195 miliardi martedì). Dall’avvio di lunedì scorso il totale sfiora i 15 miliardi di euro.
Petrolio in altalena e gas in rialzo
Sale il prezzo del petrolio dopo che i dati governativi Usa hanno mostrato un forte aumento dell’attività da parte delle raffinerie, al ritmo maggiore da agosto 2019. A metà giornata il Brent viaggia in rialzo dello 0,77% a 77,54 dollari al barile, il Wti avanza dello 0,87% a 73,16 dollari.
Continua l’ondata rialzista del gas, con il prezzo del Tft che sale del 10% a 28,8 euro al Mwh sopo la notizia di un ritardo nella riapertura dell’impianto norvegese Hammerfest Lng. Questo “imprevisto limiterà le forniture dalla Norvegia in un momento dove le previsioni puntano ad un aumento delle temperature europee oltre la media di periodo, con conseguente maggiore utilizzo di energia elettrica per i climatizzatori”, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services.
Passando al mercato valutario, il cambio euro dollaro viaggia a quota 1,07.