Borse europee in rialzo dopo l’ennesimo record di Tokyo (Nikkei +1,8% ai massimi da febbraio 1990) e in vista dell’attesissimo dato sull’inflazione Usa di dicembre che sarà pubblicato oggi, giovedì 11 gennaio, alle 14 ora italiana. È da quella percentuale, e in particolare da quella core, che i mercati si aspettano possibili indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve che, secondo S&P, alzerà i tassi di interesse già alla fine del secondo trimestre 2024. Gli analisti prevedono un aumento dell’inflazione del 3,2%-3,3%, mentre la componente core è vista in rallentamento al 3,8% dal 4%.
Nel frattempo a Wall Street è tutto pronto per la stagione delle trimestrali, che comincerà venerdì con i dati delle grandi banche. Gli analisti stimano che i sei principali istituti di credito statunitensi abbiano archiviato il 2023 con profitti cumulati per 120 miliardi di dollari di cui 50 in capo alla sola Jp Morgan.
Dall’altra parte dell’oceano, nel tradizionale bollettino economico mensile, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha ribadito che “ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo”. Una formula in cui, da mesi, i mercati leggono il segnale dello stop alla manovra di rialzo dei tassi.
Borsa ultime notizie: Europa positiva
In questo contesto Piazza Affari guadagna lo 0,17% a 30.503 punti trainata dall’exploit di Iveco (+6,35%). Stamane l’Istat ha reso noto che a novembre 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1,5% rispetto a ottobre.
In Europa la maglia rosa è Amsterdam (+0,64%), seguita da Madrid (+0,4%) e Francoforte (+0,3%). Sale dello 0,22% Parigi, mentre Londra è fanalino di coda (+0,1%).
Viaggiano in positivo anche i future di Wall Street.
A Piazza Affari Iveco spicca il volo, Mps maglia nera
A Piazza Affari spicca il volo Iveco (+6,35%), miglior titolo della seduta dopo un rapporto positivo di Equita, Positivo il lusso con Ferrari (+1,74%) e Cucinelli (+1,66%). Rimbalza Campari (+1,29%) dopo il tonfo della vigilia con le azioni che si era allineato al prezzo delle azioni collocate per finanziare l’acquisto di Courvoisier.
In fondo al listino c’è Mps (-2,3%) in una giornata di generale debolezza del comparto bancario: Bper (-0,95%) Banco Bpm (-0,74%). In rosso anche Moncler (-1,58%) dopo il taglio del target price da parte di Goldman Sachs.
Vendite anche su Azimut (-0,6%) che ha chiuso il 2023 con una raccolta netta di 6,9 miliardi di euro in linea con l’obiettivo di 6-8 miliardi per l’anno. Nel solo mese di dicembre la raccolta netta è stata di 981 milioni.
Criptovalute: vola Ether dopo il via libera della Sec all’Etf sul Bitcoin
Le criptovalute festeggiano il via libera della Sec all’Etf sul Bitcoin. La regina delle cripto rimane stabile intorno ai 46mila dollari, dopo la corsa dell’ultimo periodo realizzata proprio in vista del via libera della Sec. Gran parte dell’entusiasmo dei mercati si era dunque già riflessa sul prezzo, con gli investitori che ora si limitano ad applaudire quella che è a tutti gli effetti una decisione storica. Vola invece Ether, seconda criptovaluta più grande, salita del 9% nelle ultime 24 ore a 2.585 dollari, sui massimi di 20 mesi.
Obbligazionario: il lieve calo lo spread, rendimenti in calo nell’asta Btp
Continua a scendere lo spread, che passa a 161 punti base dai 162 della vigilia, con il rendimento del decennale vicino al 3,80%. Questa mattina il Tesoro ha emesso la prima tranche del nuovo BTp benchmark a 3 anni scadenza 15/02/2027 per 4 miliardi a fronte di una richiesta pari a 5,9 miliardi. Il rapporto tra domande e offerta si è attestato all’1,48. Il rendimento è sceso di 20 centesimi attestandosi allo 3,03%, ai minimi dal settembre 2022. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 15 gennaio.
Gli altri mercati
Mentre rimane alta la tensione in Medio Oriente, viaggiano in rialzo i prezzi del petrolio, con il brent sopra i 78 dollari al barile (+1,57%) e il Wti a 72,56 dollari al barile (+1,66%), nonostante l’aumento delle scorte americane. I prezzi del greggio erano scesi mercoledì dopo l’inatteso balzo delle scorte negli Stati Uniti, che hanno alimentato le preoccupazioni sull’andamento della domanda. Si mantengono invece sopra i 30 euro al megawattora i prezzi del gas sulla Borsa di Amsterdam.
Nel valutario, il cambio euro-dollaro si attesta a quota 1,0966, con il biglietto verde spinto dall’attesa per i dati sull’inflazione e l’euro zavorrato dalle parole della tedesca Schnabel che ha ribadito la necessità per la Bce di mantenere una politica monetaria sufficientemente restrittiva.