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Borsa ultime notizie: industria più economia Usa ed Ue migliorano ma i listini azionari sono tutti in rosso. Al via la correzione soft

Imagoeconomica

Anche l’industria si risveglia cancellando l’ombra della recessione. Il settore manifatturiero ha mostrato segni di ripresa a marzo dopo 11 mesi consecutivi di contrazione, con la creazione di nuovi posti di lavoro. In Italia l’indice pmi si è attestato a marzo a 50,4, in crescita rispetto al 48,7 di febbraio e al di sopra della soglia di 50 – che separa la crescita dalla contrazione – per la prima volta dal marzo dello scorso anno. L’indice EuroStoxx50 è però negativo, -0,48%. Milano, dopo un avvio in positivo, aggiornando il suo massimo da sedici anni (sopra quota 34.800), ora perde l’1%.

Nuovo record storico in mattinata anche per il Dax di Francoforte, ora in discesa a -0,86%, nonostante sia proseguita la flessione del settore manifatturiero tedesco, che rappresenta circa un quinto dell’economia del Paese.

L’indice finale Hcob Purchasing Managers’ Index (Pmi) per il settore manifatturiero è sceso a 41,9 a marzo da 42,5 di febbraio, leggermente al di sopra della stima flash di 41,6 ma ancora molto al di sotto del livello di 50 che separa la crescita dalla contrazione. Secondo i dati preliminari dell’Ufficio Federale di Statistica, l’inflazione tedesca è scesa al 2,3% a marzo, rispetto all’incremento del 2,7% registrato a febbraio per i prezzi al consumo tedeschi armonizzati per il confronto con gli altri Paesi dell’Unione Europea.

Nuovo balzo dell’oro

Da segnalare il nuovo balzo dell’oro. Sesto rialzo consecutivo e prezzo a livelli record, a seguito della crescente domanda di beni rifugio, mentre il balzo del dollaro e i segnali di forza economica degli Stati Uniti hanno messo un freno alle speranze di un taglio anticipato dei tassi. Il bilancio a inizio anno oltrepassa il +9%.

Il nuovo massimo storico di oggi è arrivato a valle dell’inaspettata espansione dell’attività manifatturiera statunitense: l’indice ISM dei responsabili degli acquisti manifatturieri è salito a 50,3 punti da 47,8. Il valore dell’indice si è spinto oltre quota 50, il che indica un’espansione del settore manifatturiero, per la prima volta da settembre 2022.

Di riflesso, anche il dollaro ha reagito, portandosi sui massimi da un mese e mezzo contro Euro, cross 1,0733.

Il “sentiment” favorevole agli acquisti di oro, come bene rifugio, è stato sostenuto soprattutto dalle tensioni geopolitiche: i media iraniani e siriani hanno riportato che lunedì un attacco israeliano ha colpito un edificio vicino all’ambasciata iraniana a Damasco.

Salgono anche petrolio e dollaro

Il prezzo del petrolio allunga ai massimi da fine ottobre, a causa delle tensioni geopolitiche. Il prezzo del greggio raggiunge 88 dollari al barile per il Brent il scadenza aprile, mentre il Wti scadenza maggio tratta a oltre gli 84 dollari al barile. In leggero rialzo le quotazioni del gas naturale che ad Amsterdam toccano i 27,5 euro al megawattora. Corrono I titoli petroliferi in apertura, con Saipem +1,9% ed Eni a +2,88%.

Il dollaro si porta sui massimi da metà febbraio. Secondo i future, le probabilità di un taglio dei tassi a giugno si sono ora ridimensionate al 56% rispetto al 64% della scorsa settimana. Tuttavia, i forti dati economici sono stati in qualche misura bilanciati dall’indice dei prezzi PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, che ha rallentato la corsa.

L’economia americana dimostra una resilienza straordinaria. L’indice ISM dei responsabili degli acquisti manifatturieri è inaspettatamente salito a 50,3 punti da 47,8. Il valore dell’indice si è spinto oltre quota 50, il che indica un’espansione del settore manifatturiero, per la prima volta da settembre 2022. L’inattesa ripartenza del settore manifatturiero americano ha spinto il rendimento del Treasury decennale a 4,31% da 4,21% di settimana scorsa, sui massimi da quattro mesi. È assai probabile che anche in Europa stamattina seguiranno la stessa via il Bund decennale a 2,29% e il BTP decennale a 3,67%. Robert Holzmann, membro del consiglio direttivo della Bce, ha dichiarato che la Bce potrebbe iniziare ad abbassare i tassi di interesse prima della Federal Reserve.

A Milano giù Cucinelli e Diasorin

Tim, -1%: Starlink di Elon Musk avrebbe fatto un esposto contro Tim al ministero delle Imprese e Made in Italy e all’Agcom, accusando l’azienda italiana di ostacolare la diffusione di internet veloce nel Paese. Lo scrivono alcuni quotidiani in cui si riporta un commento di un portavoce Tim che parla di ricostruzione parziale che non tiene conto delle interlocuzioni in corso con le autorità. Il fondo Bluebell e l’azionista di minoranza Merlyn hanno presentato liste rivali di candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Lo ha reso noto sabato il gruppo telefonico italiano.

Profondo rosso per Brunello Cucinelli -4,06% e Diasorin -3,42%.

Azimut -2,74%. La nuova banca digitale, che nascerà dallo spin off di una parte della rete italiana di consulenti finanziari di Azimut Holding, punta ad avere una banca come un azionista di peso fino al 50% del capitale e sarà quotata a Piazza Affari possibilmente prima delle elezioni negli Stati Uniti a novembre. Lo ha detto il presidente e fondatore, Pietro Giuliani, nel corso di una conferenza stampa di giovedì scorso per presentare il progetto.

Scende anche Stm – 2,52% con Barclays che ha tagliato il giudizio.

Ennesima promozione per Saipem +1,9%. Bernstein avvia la copertura con il giudizio Outperform. La società ha completato il rimborso anticipato del finanziamento di 387 milioni di euro, stipulato nel febbraio del 2023 con un consorzio di banche italiane e internazionali e garantito per il 70% da Sace.

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