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Borsa ultime notizie: il rally non si ferma, nuovi record per Parigi e Francoforte. A Milano bene le banche, tonfo di Erg

Imagoeconomica

Il rally delle Borse non si ferma più. Il dato sopra le attese sull’inflazione Usa non ha minimamente intaccato l’umore dei listini europei (e nemmeno di Wall Street) che proseguono la loro corsa, convinti che il taglio dei tassi a giugno, da ambo le parti dell’oceano, sia ormai cosa certa. Sul fronte europeo i mercati hanno ignorato anche il dato (peggiore del consensus) sulla produzione industriale dell’area euro, calata a gennaio del 3,2% su dicembre e del 6,7% anno su anno.

Borsa ultime notizie: nuovi record per Parigi e Francoforte

In questo contesto, Piazza Affari guadagna mezzo punto percentuale (+0,48%), con i rialzi delle banche che controbilanciano il tonfo di Erg. Performance fotocopia per Parigi, che ha toccato un nuovo record sopra gli 8.100 punti, mentre Amsterdam si apprezza dello 0,32%. Più timida Francoforte (+0,1%) che in avvio ha superato per la prima volta quota 18mila punti per poi scendere nuovamente in area 17.980 punti. I riflettori della Borsa tedesca sono puntati su Adidas, che ha aperto in ribasso del 3% per poi recuperare parzialmente a -0,4%. A pesare è la prima perdita registrata in oltre 30 anni, con la società che ha previsto un calo delle vendite in Nord America nel 2024 a causa dello stop della collaborazione con il rapper Kanye West, e della conseguente sospensione delle vendite della linea di sneaker Yeezy, altamente redditizia. In luce anche Zalando che vola del 14,4% dopo la diffusione dei conti 2023 e guidance positive per il 2024. In calo Volkswagen (-3,2%) nonostante il maxi dividendo.

Tornando alle Borse, la migliore è Madrid che a metà giornata avanza di slancio, guadagnando l’1,4% sulla scia di Inditex, proprietaria del marchio Zara, che sale del 5,88% grazie a un aumento delle vendite a cambi costanti nella prima metà della stagione primaverile, sulla spinta della moda di alta gamma e di un forte slancio. Fuori dall’Unione Europea è sopra la parità Londra spinta dal lieve aumento del Pil a gennaio (+0,2%). Su base annua il calo è dello 0,3%.

A Piazza Affari acquisti su banche e Leonardo, tonfo di Erg

A Milano è Erg (-3,74%) ad indossare la maglia nera della giornata. La società ha pubblicato i conti del 2023, chiuso con dati positivi e sopra le attese, ma a deludere gli investitori sono stati i target 2024. In particolare, l’Ebitda – indicato a 520-580 milioni – è “notevolmente inferiore rispetto alle nostre stime precedenti di 582 milioni’ segnalano in coro gli analisti. 

In rosso anche A2a (-1,54%) dopo la pubblicazione del bilancio 2023 e del nuovo piano industriale al 2035, mentre continuano le difficoltà del titolo Telecom Italia (-0,84%), su cui anche il governo ha acceso i riflettori dopo gli ingenti passaggi di volumi dei giorni precedenti. In negativo anche Nexi (-0,93%).

A sostenere il Ftse Mib ci pensano però le banche trainate da Unicredit che realizza una delle migliori performance della seduta dopo le parole del ceo Andrea Orcel, fiducioso sulla possibilità di utilizzare parte del capitale in eccesso per operazioni di M&a. Il titolo della banca guadagna l’1,86% a 32,33 euro per azione dopo aver toccato quota 32,52 euro, sfiorando i livelli massimi di giugno 2015 (32,57), con una capitalizzazione che aggiorna i massimi post Lehman Brothers a 55,6 miliardi. Positive anche le altre banche: Intesa Sanpaolo (+1,08%), Bper Banca (+0,88%), Mps (+0,84%).

Tra i titoli migliori ci sono anche Azimut (+2,18%), Leonardo (+1,95%) all’indomani della presentazione del nuovo piano industriale ed Enel (+1,27%).

Fuori dal Ftse Mib rientra il balzo della Juve, sotto aumento di capitale, sulla notizia che prenderà parte alla prima edizione del nuovo formato del Mondiale per Club Fifa, in programma nell’estate 2025 negli Stati Uniti. Lazio in flessione del 2,7% dopo le dimissioni dell’allenatore Maurizio Sarri.

Gli altri mercati

In deciso ribasso lo spread tra Btp e bund, che si attesta a quota 126 punti base, con il rendimento sul decennale italiano benchmark al 3,58% dal 3,6% della chiusura di ieri. Sul valutario, il cambio euro/dollaro è a 1,094 (1,092 al closing precedente), mentre sale il petrolio dopo il rapporto Opec che ha lasciato invariate le stime sulla crescita della domanda nel 2024. Il brent maggio è a 82,97% dollari al barile, mentre il Wti aprile a 78,73 dollari.

Prosegue la corsa dell’oro, in rialzo dello 0,2% 2163.105 dollari l’oncia, mentre il bitcoin ha superato la soglia dei 73.000 dollari.

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